Approdo sulla Luna - ultimo viaggio
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Approdo sulla Luna - ultimo viaggio
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Non so se ci siamo incrociati su nasf o micronasf comunque sia è un piacere leggerti.
Hai proposto un buon racconto strutturato bene malgrado non sia un amante delle cornici narrative.
Come dico spesso fossi in te proverei a riprenderlo per ampliarlo e renderlo qualcosa di più, per ora 4 mi è piaciuto.
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La struttura è piuttosto semplice, basata su sequenze dialogiche per lo più, e qualcuna narrativa.
Ci sono dei problemi di concordanza dei tempi, e di ripetizioni.
"A. D. 2589. Dopo la Grande Guerra del XXV secolo, che ridusse (per questa sequenza narrativa che funziona da antefatto utilizzi il passato. Ma in questo caso narri di avvenimenti precedenti al tempo della narrazione. E quindi dovresti adoperare i trapassati. Aveva ridotto) a un cumulo di macerie radioattive le principali città delle Americhe e dell'Eurasia, nello stesso secolo, come se non bastasse (fosse bastato), un intenso sciame fatto di meteoriti di media-piccola grandezza colpì (aveva colpito) il pianeta Terra portando con se un minerale sconosciuto. Il bombardamento meteorico, durato qualche mese, sebbene avesse quasi distrutto la rimanente civiltà terrestre, contribuì (aveva contribuito) a ridurre in vaste aree la radioattività ancora presente sul pianeta.
L'unica area del globo scampata agli eventi del XXV secolo è (qui viri al presente, ed è un errore. Tutti i tempi verbali successivi sono errati) la Nuova Zelanda, ma nonostante sembri un arcipelago felice lontano da tutto c'è molta frenesia tra i sopravvissuti; tutti vogliono lasciare il pianeta.
Una coppia di amici di origini napoletane vive (Finito l'antefatto potevi normalizzare al presente i tempi verbali, quindi diciamo da questo punto) nell'isola sud, a Invercargill (sull'isola più vicina al polo Sud) (Ma l'inciso enciclopedico era proprio necessario?). Antonio, ingegnere aerospaziale convertitosi in pilota aerospaziale, e Giuseppe, pilota di aerei civili, militari e aerospaziali, lavorano presso il centro di volo spaziale sito a Bluff (nell'isola sud), ed hanno il compito di organizzare i viaggi dalla Terra verso la stazione spaziale Lunare per i sopravvissuti. (Passo alle ripetizioni: aerospaziale lo scrivi tre volte in due righe e poi passi a spaziale. Francamente troppo).
Per il resto, la storia scorre in modo piuttosto lento a causa delle sequenze dialogiche. I protagonisti sono Peppino e Antonio in Nuova Zelanda, che per certi versi somigliano un po' ai celebri Totò e Peppino alla stazione di Milano, in versione più malinconica e apocalittica. Il racconto, a mio avviso, non ha una vera conclusione, ma sembra parte di un discorso più ampio, che in parte hai già postato nella gara scorsa.
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Re: Commento
Grazie del commento e della valutazione.Giovanni p ha scritto: ↑13/12/2023, 20:16 Buonasera Roberto
Non so se ci siamo incrociati su nasf o micronasf comunque sia è un piacere leggerti.
Hai proposto un buon racconto strutturato bene malgrado non sia un amante delle cornici narrative.
Come dico spesso fossi in te proverei a riprenderlo per ampliarlo e renderlo qualcosa di più, per ora 4 mi è piaciuto.
Su NASF cercherò di partecipare alle prossime gare, ma trattandosi di fantascienza e non di fantasia bisognerà che studi un pò.
Alla prossima gara.
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Re: Commento
Grazie del commento.Namio Intile ha scritto: ↑14/12/2023, 12:17 Ciao, Roberto.
La struttura è piuttosto semplice, basata su sequenze dialogiche per lo più, e qualcuna narrativa.
Ci sono dei problemi di concordanza dei tempi, e di ripetizioni....
Farò sicuramente le modifiche proposte.
Per i prossimi testi che ho in preparazione, mi piacerebbe farli passare per la "Officina del Racconto".
Se mi dai istruzioni, comincio subito.
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Re: Approdo sulla Luna - ultimo viaggio
In offficina ci sono degli esercizi. Registrati e comincia a leggere i testi che avevo preparato. Se hai domande o perplessità le puoi evidenziare sul forum e io risponderò. Quando cominci ad orientarti, anche dando un'occhiata al lavoro degli altri partecipanti, potresti i cominciare con gli esercizi. Ne ho preparato una serie per ogni lezione. Per lo più dovresti preparare dei piccoli racconti.
Fammi sapere con un messaggio qui su BA.
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Il dubbio che si pone sui privilegi, inoltre, lo trovo azzeccato anche per i nostri tempi e lo trovo di particolare importanza in un contesto di crisi globale.
Un argomento piuttosto spinoso, il tuo, per nulla scontato (anche se già proposto nell'ambito cinematografico), che va dritto al punto dolente della nostra società. Come si sceglie chi salvare? È una domanda essenziale, io mi domando anche "Chi sceglie chi salvare?"
A presto, Roberto. È stato un vero piacere leggere il tuo componimento. Ci vediamo in Officina
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Re: Commento
Grazie per il commento e la valutazione.Maria Spanu ha scritto: ↑20/12/2023, 18:57 L'ho letto d'un fiato e l'ho adorato. Verosimile come storia, anche il fatto che due napoletani si possano trovare in Nuova Zelanda, perché no? Se fossero americani con la bandiera svolazzante, andrebbe meglio per il cinema mainstream. Ma qui sono napoletani, e questo rende il racconto molto originale e reale.
Il dubbio che si pone sui privilegi, inoltre, lo trovo azzeccato anche per i nostri tempi e lo trovo di particolare importanza in un contesto di crisi globale.
Un argomento piuttosto spinoso, il tuo, per nulla scontato (anche se già proposto nell'ambito cinematografico), che va dritto al punto dolente della nostra società. Come si sceglie chi salvare? È una domanda essenziale, io mi domando anche "Chi sceglie chi salvare?"
A presto, Roberto. È stato un vero piacere leggere il tuo componimento. Ci vediamo in Officina
Mi ha fatto piacere che hai gradito il racconto.
Nell'Officina del racconto cercherò di esercitarmi per migliorare sempre più la scrittura di un racconto.
Alla prossima, e auguri di buone feste.
La Gara 32 - MOM - Storie di Madri (e figli)
A cura di Mastronxo.
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La Gara 7 - L'Incubo
A cura di CMT.
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La Gara 67 - Cavalieri di ieri, di oggi e di domani
A cura di Ida Dainese.
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BReVI AUTORI - volume 1
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
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Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Fausto Scatoli. Giorgio Leone, Annamaria Vernuccio, Luca Franceschini, Alphaorg, Daniel Carrubba, Francesco Gallina, Serena Barsottelli, Alberto Tivoli, Giuseppe C. Budetta, Luca Volpi, Teresa Regna, Brenda Bonomelli, Liliana Tuozzo, Daniela Rossi, Tania Mignani, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Umberto Pasqui, Ida Dainese, Marco Bertoli, Eliseo Palumbo, Francesco Zanni Bertelli, Isabella Galeotti, Sandra Ludovici, Thomas M. Pitt, Stefania Fiorin, Cristina Giuntini, Giuseppe Gallato, Marco Vecchi, Maria Lipartiti, Roberta Eman, Lucia Amorosi, Salvatore Di Sante, Valentina Iuvara, Renzo Maltoni, Andrea Casella.
Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero
antologia di opere ispirate alla paura dell'ignoto
Nella ricerca di un tema che potesse risultare gradito a più autori, ci è sembrato infine appropriato proporre un'antologia di opere il cui fattor comune fosse il brivido. Un termine per molti versi ingannevole, almeno quanto lo sono certe credenze e immagini che la ragione volutamente ignora, o perfino deride. Eppure, l'ignoto ci aspetta al varco, silenzioso e paziente, per catapultarci nello strapiombo degli incubi o nel vortice di ansie e desideri repressi.
A cura di Roberto Virdo'.
Contiene opere di: Ida Dainese, Francesca Paolucci, Marcello Rizza, Fausto Scatoli, Annamaria Ricco, Francesco Cau, Valentino Poppi, Mario Flammia, Essea, Umberto Pasqui, Enrico Teodorani, Roberto Masini, Maria Perrella, Giacomo Baù, Eliseo Palumbo, Selene Barblan, Stefano Bovi, Ibbor OB, Andrea Teodorani, Simona Geninazza, Lidia Napoli, Mario Malgieri, Michele Silvi, Ida Daneri, Alessandro Mazzi.
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Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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