La morte della fantascienza
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La morte della fantascienza
In più, mi riferiscono che c'è un sacco di gente in Italia che ambirebbe scrivere fantascienza ma ben poche che la leggono.
Non solo: ho appena letto sul forum WMI, riguardo alla Mondadori che Urania esce 12 volte all'anno. Ma siccome Urania congloba fantascienza, horror e fantasy, in media restano 4 posti per la fantascienza. All'anno.
Il catalogo della Fanucci, settore fantascienza, porta autori stranieri e i soliti Dick e Matheson che vanno bene in tutte le stagioni.
Editrice Nord altrettanto, autori esteri e romanzi che vanno avanti da decenni.
Io mi chiedo: se stanno a ristampare sempre gli stessi da anni e solo qualche novità all'anno, si aspettano che un appassionato di sf butti le pile di libri che ha collezionato per comprarseli di nuovo tali e quali? Se io ho già quei libri ti pare che me li ricompro? E poi mi sento dire che nessuno compra la fantascienza? Grazie!
Perché non dare spazio ai nuovi, possibilmente italiani, che si rinnova un po' il panorama?
Ora, che la fantascienza sia morta, all'estero non mi sembra, dato che se guardiamo il cinema, ne escono a decine ogni anno.
Sentir dire che la fantascienza in Italia non piace mi suona assurdo: un paese che non ama la fantascienza è un paese senza futuro, secondo me.
Boh.
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Re: La morte della fantascienza
Qui ci sono 3 libri di fantascienza completi e liberamente scaricabili in PDF: https://www.braviautori.it/pubblicazioni

- Roberto Guarnieri
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Re: La morte della fantascienza
Re: La morte della fantascienza
Sono anni che vado dicendo le stesse tue cose.
Hai visto lo spazio che danno nelle librerie adesso alla fantascienza? Fino a 20-15 anni fa c'era uno stand pieno, ora è relegato nella parte sotto, e sopra ci sono solo fantasy o horror o storie sui vampiri.
E nella parte di sotto, dove devi inchinarti per vedere i titoli, cosa trovi? Le raccolte di Asimov, qualche Bradbury e pochi altri. Poi stop. Come se di colpo il genere avesse cessato di esistere come i dinosauri.
Eppure in America mi è sembrato di capire che la fantascienza abbia ancora molti appassionati.
E secondo me, e si vede quando si gira per internet, di amatori ce ne sono ancora. Ma come ben dici tu, se le case editrici non stampano i libri che trattano questo genere, possiamo noi comprarli? Insomma io credo che la domanda ci sia, ma è chiaro che se manca l'offerta...
Ecco forse dovremo sensibilizzare queste case editrici che potrebbero anche selezionare qualche buon autore italiano (e ce ne sono, perchè bazzicando tutti questi siti amatoriali ho potuto accorgermi che ci sono buone penne in giro) e magari anche tradurre qualcosa di buono di nuovo di oltre oceano.
Mi domando dove sia finita la mitica Cosmo serie Oro o Argento, fonte sicura di romanzi di fantascienza più che valevoli. Di certo se acquistavi un libro del genere non te ne pentivi.
Adesso invece ho constatato il basso livello (mentre aumenta il costo di copertina) di altri libri di altri generi (come hai detto c'è rimasto forse solo Urania 4 volte l'anno e qualche altro) editi da case anche famose, in contrapposizione a riviste amatoriali che, dal loro canto, presentano autori e storie di miglior fattura.
Comunque sono anche delusa dal lettore medio italiano che considera la fantascienza una lettura di serie B.
- Ser Stefano
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Re: La morte della fantascienza
Daccordissimo con le critiche agli editori, ma non è solo quello.
Facciamo anche un analisi spietata.
1) La fantascienza è in auge da decenni ed è stato scritto di tutto e di più. E' difficile trovare cose nuove, che prendono. Cosa che magari, in altri generi, ci si riesce meglio.
2) Devono essere gli autori di fantascienza a scrivere libri che afferrano il pubblico. Sul cinema, la fantascienza tira ancora perchè c'è azione, grandi effetti speciali, storie di grande impatto.
Noi sui libri ci perdiamo gli effetti speciali ma possiamo contare ancora sugli altri due.
Io sto puntando su quello.
Oh.
Se poi non prendono il mio lavoro... è ovvio che è colpa delle case editrici

Re: La morte della fantascienza
Insomma io credo che ormai a parte le idee, un buon scrittore si vede non solo da quello ma anche da COME lo scrive.
Ad esempio (ma ora non ti alzare di mezzo metro solo perchè ti ho fatto un complimento!) su NASF7 tu hai utilizzato una storia già conosciuta e abbastanza quindi "scontata", ma l'hai scritta talmente bene che non mi ha dato fastidio il fatto che sapessi già tutta la storia, anzi ho avuto molto piacere di leggere la tua interpretazione (e ora basta. Non ti farò più complimenti!


- Ser Stefano
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Re: La morte della fantascienza
Se guardi fuori dalla finestra mi puoi vedere galleggiare tra le nuvole

Sui vampiri posso dirti che Twilight ha spinto tanto (brrr rabbrividisco). Ci sono ragazzine che appena leggono la parola vampiri pensano subito al luccicoso figo e se lo comprano (anche se non centra niente col film). E questo le case editrici lo sanno e ci marciano.
L'horror in generale tira ancora ma già a molti ha stufato (sia sui libri che sui film). Il fatto è che l'horror ha un campo di 'azione' molto più ampio della fantascienza. E quindi non solo sopravvive ma si evolve.
La fantascienza deve seguire questa via. Trovare nuove strade di applicazione, unire più generi.
Poi boh.
Predico bene e razzolo male. Sto scrivendo un libro di fantascienza che più classico non si potrebbe fare lol
Forse anche esattamente l'opposto.
La fantascienza deve tornare alle origini dei grandi viaggi spaziali, delle guerre interspecie, dei nuovi mondi e delle fantastiche apparecchiature. Puntando magari, come dici tu, su una buona scrittura, che ti prende e ti faccia 'viaggiare'.
Re: La morte della fantascienza
Perfetto! Sarebbe il libro che piacerebbe leggere a me. Le astronavi, i viaggi spaziali, la serie Star Trek, nuovi mondi, guerre e imperi spaziali, mi hanno fatto sempre sognare.
Ecco forse dai, hai trovato già una lettrice per il tuo libro.
Per quel che riguarda invece accorparla agli altri generi, non so. Sai io sono di un epoca (mamma mia come mi sento vecchia a scrivere così...) che non mi ha fatto crescere a pane e horror. Quindi ti dirò non sono un'appassionata di fantascienza condita con quello, ma in ogni caso, io sono una che spazia (ahahha ci sta bene spazia...) e se una cosa è scritta bene, non ci faccio caso (certo poi la trama deve essere anche logica e coerente e deve catturare l'attenzione del lettore fino a non farlo smettere di leggere prima della fine).
Si vede che io sono una grande lettrice capitata per caso a ritrovarsi a scrivere?
- Roberto Guarnieri
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Re: La morte della fantascienza
Che ne pensate?
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Re: La morte della fantascienza
Forse.Roberto Guarnieri ha scritto: Forse perchè ognuno di noi è ormai a posto con i suoi classici preferiti e non vede in giro nulla di meglio? siamo tutti appartenenti a una generazione ormai staccata dal mercato dei giovanissimi? Siamo "Fuori moda'"?
Una cosa però è vera: credo sia quasi impossibile scrivere nuove idee di fantascienza, oggi, e dunque se qualche "pivello" chiede in giro alcuni titoli sui viaggi nel Tempo, è ovvio che gli suggeriranno i classici e non "Time City" di Massimo Baglione, per dire.
L'errore credo sia più generalizzato.
Re: La morte della fantascienza
Diciamo quindi che la moda detta legge non solo negli abiti ma anche per quel che viene proposto sul mercato. Le case editrici quindi propongono, ma ho visto che non sempre ci azzeccano.
C'è una ragazza che ha un blog molto seguito dalle ragazze, che è stata molto intelligente. Poichè legge in inglese ha organizzato una specie di comunità di lettrici e ha cercato di sensibilizzare le case editrici secondo i loro gusti. Spesso infatti queste trascuravano di tradurre serie che invece erano belle e che avrebbero trovato il consenso di molte lettrici. Lei quindi ha chiesto a tutte loro, se erano delle fan di una determinata scrittrice, di intasare di e-mail con richieste gli editori affinchè questi si muovessero secondo le loro preferenze. Bè è stata in gamba. Spesso molte serie sono state editate anche in Italia proprio grazie a questa iniziativa.
Chissà magari dovremmo farlo pure noi fan della fantascienza!
Questo ovviamente non riguarda Autori italiani ma quelli stranieri nuovi che non vengono nemmeno tradotti perchè secondo gli editori italiani è un genere che adesso non và.
Re: La morte della fantascienza
hai mai letto qualcosa di fantascienza? Ma qualcosa di scritto bene, perchè ovviamente, come in ogni genere ci sono autori (wau!) e autori (sblech!).
Ora non è che voglio per forza convincerti, ma davvero se ami il mistero, la fantasia e i gialli, forse un pochino dovrebbero piacerti anche i libri di fantascienza.
Se dovessi leggerne uno di quelli veramente belli e non ti dovesse piacere, bè allora è proprio una questione di gusti. Ma troppo spesso mi sono trovata di fronte persone prevenute che assolutamente non volevano sentire parlare di sf manco si stesse parlando della peste bubbonica.
M'è capitato di convincerle (una fatica!) a leggere magari solo un mio raccontino (niente di paragonabile quindi ai grandi autori) e di essermi sentita dire: "ma non sembra fantascienza...". Ecco il fatto è che il lettore normale a volte pensa che la sf sia qualcosa di diverso da quello che.
In ogni caso forse io la penso così perchè non divido i libri a seconda del genere (anche se io adoro la sf non vuole dire che leggo solo quella) ma a seconda che sia un buon libro scritto da un autore con i controfiocchi oppure no.
Scusami se volevo comunque sposarti alla mia causa!

- Ser Stefano
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Re: La morte della fantascienza
Se fondo una setta, un posto da cacciatrice di proseliti, non te lo toglie nessuno.

Re: La morte della fantascienza



Re: La morte della fantascienza
Io in realtà ho sempre visto la fantascienza come un mezzo, per la letteratura, di vedere lo sviluppo di tematiche che al giorno d'oggi sono appena in fase iniziale. Metti per esempio come stiamo rovinando il mare e la terra con gli scarichi inquinanti e velenosi. Un classico sarà inventare un mondo in cui purtroppo gli animali vanno estinguendosi e l'aria sarà sempre più irrespirabile. Ho fatto ovviamente un esempio stupido, ma in pratica l'idea è questa. Di visioni del futuro secondo me ce ne possono essere un milione, e benchè una volta il progresso fosse più lento del ritmo vertiginoso preso da adesso, ci sarebbe ancora da inventare parecchio.
Asimov per quanto osannato, può anche non piacere (se non sbaglio Carlo Trotta di Nasf non lo adora). Se dovessi consigliarti per una lettura più giovane potrei indirizzarti su Lois McMaster Bujold e la sua saga dei Vor che ha vinto un sacco di premi Nebula. Pensa, uno o due libri suoi, sono riuscita anche a farli leggere a mio figlio, che non è certo un estimatore della sf (ha visto troppi star trek in televisione e troppi altri film ormai da non volerne più sapere...). Eppure credimi ha detto che la Bujold scrive proprio bene (tra l'altro è una scrittrice che sa commuovere ma anche saper ridere).
Insomma sicuro ci sono un sacco di scrittori americani (per non parlare degli italiani) che scrivono bene ma che qui in Italia non sono stati tradotti perchè si pensa che ormai sia un mercato che non rende.
Vabbè visto che convincerti così


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Re: La morte della fantascienza
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Re: La morte della fantascienza

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Re: La morte della fantascienza
Io ho avuto un dialogo, non dico con chi, in questi giorni e tra le righe si legge: la fantascienza è morta, cambia genere. Mi dicono che un'ottima idea un editore se la prende subito ma subito dopo mi dicono che l'idea va valutata in base all'editore (e qui intervengono ANCHE le preferenze personali sue), in base al mercato (e la fantascienza è praticamente zero, così affermano), in base al periodo storico e un sacco di altre cose.
Ma l'equazione che a me viene è: bella idea+mercato editoriale zero = scartato; idea banale+ mercato editoriale fiorente (vedi i vampiri) = preso
Il problema è che oggi come oggi, con tutte le occasioni di autopubblicazioni che ci sono in giro a costo zero, vedi lulu e ilmiolibro, sai quanti, sentendosi dire che la fantascienza è morta, se ne sbattono di inviare qualcosa agli editori e la pubblicano per conto proprio invece di attendere mesi e mesi per non ricevere manco un no?
E le autopubblicazioni, le fai anche senza isbn. Senza isbn come cavolo fai, tu editore, ad avere un'idea precisa del mercato?
Se il genere muore la gente non rinuncia a scriverne ma se la pubblica da solo, sottobanco, ergo, diventa parte di un mercato sommerso.
Anche se un singolo titolo di fantascienza autopubblicato vende solo 50 copie, moltiplicalo per 100-200-1000 libri autopubblicati e vedi quante copie sono.
E il fenomeno crescerà in maniera esponenziale, secondo me gli editori non pensano a questo.
Le idee @ser stefano io non credo che non esistano più nuove idee. Ma bisogna capire se l'idea prevale sul genere. Io ne ho mandata una a un concorso, genere fantastico, quindi fantascienza, oppure horror o fantasy, è bella e chi se l'è già letta ha detto che mi invidia per quello che sono riuscita a escogitare.
Però ho proposto un'idea di fantascienza e anche se obiettivamente penso di averlo scritto bene, non penso di avere speranze a meno che le idee degli altri racconti facciano schifo, perché, a parità di qualità di idee, tu editore chi scegli: il fantasy e l'horror, che ti danno più mercato, o la fantascienza?
@cordelia organizziamo un sit in.
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Re: La morte della fantascienza

Il problema è che se si ama fare qualcosa vorresti sempre condividerlo con qualcun altro. Insomma è come vedere un bel film da solo. Il piacere di vederlo vorresti condividerlo e vorresti che un altro provi la stessa soddisfazione tua. E' ovvio che la logica ti dice che ognuno di noi è diverso e ha gusti differenti, ma comunque pensi "forse se gli faccio leggere le cose migliori, o le storie di fantascienza che si avvicinano di più al suo gusto, forse riuscirà ad apprezzarle come me".
Insomma non venirmi a dire che un tuo ragazzo non ha mai cercato di portarti allo stadio (se era un tifoso di calcio) o a vedere un film horror (se questo era il suo genere)!

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Re: La morte della fantascienza
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Re: La morte della fantascienza
Urania, purtroppo, è abbastanza scaduta rispetto ad altri periodi. Ma questo non vuol dire che non ci sia vita al di fuori di Urania. Ad ottobre sono stato a StraniMondi, una convention di fantascienza a Milano, e c'erano centinaia di titoli italiani e tradotti in vendita. Il problema, forse, è più la sovrapproduzione che la mancanza di opere. Comunque, potendo scegliere, meglio la sovrapproduzione

Ci sono tantissime piccole case editrici che hanno comunque il loro spazio. Conviene farsi un giro per convention, e conoscerle!
StraniMondi è passata, ma la prossima è a marzo, a Fiuggi. Ne ho scritto qui sul forum nella sezione Eventi: viewtopic.php?f=9&t=4919
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Re: La morte della fantascienza
Dipende sempre dal prodotto, ma in generale sì, è come dicono anche gli astronauti: "E' meglio troppa spinta che poca spinta, ed è meglio poca spinta di nessuna spinta"Gino Lucrezi ha scritto:Comunque, potendo scegliere, meglio la sovrapproduzione

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Re: La morte della fantascienza
però questo non vuol dire, come fa notare qualcuno, che non vi siano novità. credo che il problema maggiore consista nel fatto che la sf è sempre stata bistrattata e considerata lettura di seconda scelta o peggio. di conseguenza non viene molto pubblicizzata e se anche vi sono titoli nuovi, il più delle volte bisogna andarli a scoprire.
purtroppo.
comunque la fantascienza non può morire, come la fantasia o il fantastico
dovesse capitare significherebbe un ritorno al medio evo, letterariamente parlando

http://scrittoripersempre.forumfree.it/
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Re: La morte della fantascienza
Assolutamente, dipende dal prodotto... comunque basta farsi un giro per qualsiasi convention per vedere in vendita un sacco di libri. Poi appunto il problema e` scegliere!Massimo Baglione ha scritto:Dipende sempre dal prodotto, ma in generale sì, è come dicono anche gli astronauti: "E' meglio troppa spinta che poca spinta, ed è meglio poca spinta di nessuna spinta"
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