Dodici

[Luca P]

Ricordo bene quando mi hai fatto leggere "Lazzaro" la prima volta, il quaderno su cui l'avevi scritto e gli anni che stavamo vivendo allora. Pensai che avevi usato un linguaggio troppo artificioso, che ci sarebbe voluto un editing, a parte la trama. Che poi si interrompeva sul più bello lasciandoti a fantasticare su dove si sarebbe potuta evolvere.
Riletto dopo tanto tempo fa un altro effetto: i discepoli che rivelano la loro fragilità umana, Gesù preso dalla sua "missione", l'ambientazione non solo fisicamente ostile, un piccolo tocco comico in Lazzaro che si è addormentato e avrebbe tutto il diritto di farsi una bella dormita in pace, ecc. Insomma un ottimo lavoro o abbozzo di lavoro.
Come hanno già detto prima di me, dovresti riprendere a scrivere racconti, di sicuro hai ancora tanto da dire e lo sai dire con classe e personalità.