Gara 68 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Bravo, Alberto, tema stimolante.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Però, ripeto, io sono nuovo in questo forum e non vorrei dire qualche cosa inesatta.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
di Claudio Lei
Sinceramente l'ho letto tre volte ma non sono riuscito a capire il racconto. Non ho compreso cosa c'entra il disturbo ossessivo compulsivo con tutto il resto. Sono gay non sono gay? Il rapporto a tre? La gelosia? L'esperimento sulle coppie disfunzionali?Non sono riuscito davvero a mettere insieme tutti questi tasselli...
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Bella fiaba, azzeccato anche il nome, Geremia mi sa di fiaba ottocentesca, sei stata brava a mantenere lo stile tipico delle fiabe, ma sono rimasto un po con l´amaro in bocca.
La fine della fiaba non mi e´piaciuta molto, non ho capito che fine abbia fatto, anche se forse non era importante al fine del racconto, Geremia, quindi mi sono immaginato che non sia piu´tornato dal commerciante anche perche´si sia perso e sia finito dimenticato, come il bosco in cui avrebbe nascosto il suo gruzzoletto.
Voto: 3
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Ma da che parte stai - Patrizia Chini
Hai descritto bene la gelosia tipica puerile, gelosia dovuta forse al fatto che il padre fosse sempre in mare, quindi la piccola soffriva la mancanza di attenzioni da parte del padre, abituato ad orari improponibili considerato il lavoro che facesse e il fatto di essere un uomo di poche parole, ben l´opposto del compare solare, sorridente ed espansivo.
"Innamorata? No, più che altro gelosa ..." qui io avrei evitato di specificarlo perche´era palese.
"Un giorno, dopo essersi ricoperte di insulti, tipo “scema”, “cattiva”, “stupida” ..." qua invece avrei fatto un piccolo dialogo con gli insulti invece di elencarli.
Infine avrei evitato di ripetere sempre che Gianni fosse di poche parole, avrei portato il lettore a trarre questa conclusione da solo.
Voto: 3
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Veleno - Micol Fusca
Io ho letto il racconto tre volte e non c´ho capito nulla onestamente, pero´puo´essere un limite mio.
"Veridiana aveva speso una fortuna per procurarsi il fiore: aveva pregato Nephelim, suo marito, di fargliene dono per l’anniversario di nascita." in realta´lei non aveva speso nulla, bensi il suo sposo, inoltre considerando che il tuo sia un racconto fantasy basato sugli elfi, non in chiave moderno, credo sia stato difficile che la donna gestisse il denaro.
Dalain e´il fratello di chi? Poi se Dalain non era autosufficente come faceva a sapere quali fossere le sue medicine e come faceva a prenderle? Inoltre e´stato descritto come una specie di vegetale quindi che bisogno c´era di specificare le qualita´fisice del veleno: inodore, incolore e insapore.
Chi e´Neean?
Il racconto puo anche essere ben scritto e privo di errori ma se il lettore non ha un chiaro quadro della storia, che ho trovato un po confusa, non ha avuto senso l´ottima ortografia.
Voto: 1
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Tutto il tuo amore in un attimo - Lorenzo Iero
Mi e´piaciuto come hai affrontato il tema della maternita´o meglio ancora dell´istinto materno e onestamente credo che da uomo non sia proprio facile. E´evidente la lotta interiore della donna invece ho trovato pessimo l´abbandono da parte del compagno, quello forse te lo potevi risparmiare.
Voto: 4
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Senza parole - Enrico Gallerati
Un uomo silenzioso, in lotta con il suo passato, combattuto, inizialmente egoista, ma per una scelta non ponderata, l ´unica volta in cui ha agito d´istinto lo ha portato a soffrire per due anni e piu´che per gelosia pura credo che sia stato per una delusione d´amore, se fosse stato geloso credo che sarebbe rimasto a combattere un minimo piuttosto che scappare in mare come un codardo, abbandonando la sua amata zia, che tanto gli vuole bene e l´unico amico che ha.
Hai accompagnato il lettore per tutto il racconto stimolando la sua curiosita´e fantasia, facendogli porre la domanda: geloso di che?
"...tu Remì vatti a farti un giro!" credo che vado corretto, non so con un va a farti un giro, o vai a farti un giro.
Voto: 4
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Medicina alternativa - Daniele Missiroli
Il titolo non mi piace, avrei scelto qualcosa di diverso, sembra uno spoiler della fine e man mano leggi il racconto aspetti il colpo di scena preannunciato nel titolo.
Luca e´un uomo molto insicuro e facilmente manipolabile, questo Diana lo sa e magari proprio per questo riesce ad abbindolarlo sempre, infatti non ho capito il motivo di drogarlo, potevano come dice Diana andare in albergo.
Comunque e´scritto bene come al tuo solito, un po lunghetti i dialoghi.
Voto: 3
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Mi fa molto piacere che più d'uno abbia individuato la narrazione classica (ottocentesca). Per scrivere questo testo, mi sono ispirata alla fiaba "Canto di Natale" di Dickinson, ma ho preferito un finale differente, proprio per differenziarla. Comunque hai ragione, una fiaba dovrebbe avere una fine lieta, anche se qualche eccezione c'è (vedi "La sirenetta", "La cicala e la formica" etc).Eliseo Palumbo ha scritto: ↑18/01/2018, 18:50Il povero e l´avaro - Angela Catalini
Bella fiaba, azzeccato anche il nome, Geremia mi sa di fiaba ottocentesca, sei stata brava a mantenere lo stile tipico delle fiabe, ma sono rimasto un po con l´amaro in bocca.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Ah, dimenticato...Dalain è il fratello di Veridiana e la poveraccia è "cornificata" dal marito che nemmeno ci da dentro. Più chiaro.
Chiedi a un malato non "autosufficiente" che possiede mobilità prensile (non può percorrere la maratona di New York, è asmatico o costretto in una sedia a rotelle, non vedente, ecc...) se è abbastanza intelligente riconoscere le medicine che deve assumere nell'arco della giornata e prenderle di propria iniziativa.
Nessuna polemica, il gusto personale merita pieno rispetto. E ne ho del tuo.
Un bacione, vado a bere una tazza di té.
Eliseo Palumbo ha scritto: ↑18/01/2018, 18:50
Io ho letto il racconto tre volte e non c´ho capito nulla onestamente, pero´puo´essere un limite mio.
"Veridiana aveva speso una fortuna per procurarsi il fiore: aveva pregato Nephelim, suo marito, di fargliene dono per l’anniversario di nascita." in realta´lei non aveva speso nulla, bensi il suo sposo, inoltre considerando che il tuo sia un racconto fantasy basato sugli elfi, non in chiave moderno, credo sia stato difficile che la donna gestisse il denaro.
Dalain e´il fratello di chi? Poi se Dalain non era autosufficente come faceva a sapere quali fossere le sue medicine e come faceva a prenderle? Inoltre e´stato descritto come una specie di vegetale quindi che bisogno c´era di specificare le qualita´fisice del veleno: inodore, incolore e insapore.
Chi e´Neean?
Il racconto puo anche essere ben scritto e privo di errori ma se il lettore non ha un chiaro quadro della storia, che ho trovato un po confusa, non ha avuto senso l´ottima ortografia.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Lo trovo particolarmente azzeccato e mi ha divertito. I "migliori amici" o "migliori amiche" sono una brutta razza. E' verissimo che un terzo elemento può cambiare per completo gli equilibri.
Claudio Lei ha scritto: ↑18/01/2018, 17:51 Ops, scusate, me lo ero perso, pazienza. Lo tolgo o preferite leggerlo fuori concorso?
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Io onestamente non ho percepito il tradimento del cugino-marito.MicolFusca ha scritto: ↑19/01/2018, 5:28 Oimè, tapina, il cuore trafitto piange lacrime amare... chiedo venia, messere, se il mio povero eloquio vi gettò nella confusione.
Ah, dimenticato...Dalain è il fratello di Veridiana e la poveraccia è "cornificata" dal marito che nemmeno ci da dentro. Più chiaro.
Chiedi a un malato non "autosufficiente" che possiede mobilità prensile (non può percorrere la maratona di New York, è asmatico o costretto in una sedia a rotelle, non vedente, ecc...) se è abbastanza intelligente riconoscere le medicine che deve assumere nell'arco della giornata e prenderle di propria iniziativa.
Nessuna polemica, il gusto personale merita pieno rispetto. E ne ho del tuo.
Un bacione, vado a bere una tazza di té.
Per come il fratello é stato descritto io L ho immaginato allettato e privo di ogni percezione.
Però ancora non mi hai detto chi é Neean
Comunque non devi offenderti, ho già detto nel commento che magari il limite era mio.
Ah grazie per il messere anche se era ironico/sarcastico
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Una piccola fitta la fegato c'è stata, lo ammetto. Ma potrebbe dipendere dalla montagna di patatine fritte che ho mangiato ieri sera. Cos'hai, contro i Messeri?
Facile ironia a parte, ho detto quanto pensavo. Ognuno ha il suo "sentire" ed è degno di considerazione.
Non sono ancora riuscita a bere il té. Mattiniero, eh?
Eliseo Palumbo ha scritto: ↑19/01/2018, 5:40 Io onestamente non ho percepito il tradimento del cugino-marito.
Per come il fratello é stato descritto io L ho immaginato allettato e privo di ogni percezione.
Però ancora non mi hai detto chi é Neean
Comunque non devi offenderti, ho già detto nel commento che magari il limite era mio.
Ah grazie per il messere anche se era ironico/sarcastico
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Eliseo Palumbo ha scritto: ↑19/01/2018, 5:56 Veramente non ho dormito tutta la notte perché sono in viaggio per Firenze e per fortuna manca solo una mezzoretta, l‘autobus mi ha distrutto la schiena mannaggia a me!
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Ciao Claudio.Claudio Lei ha scritto: ↑18/01/2018, 17:51 Ops, scusate, me lo ero perso, pazienza. Lo tolgo o preferite leggerlo fuori concorso?
Possiamo lasciarlo come racconto fuori concorso. La scorsa edizione abbiamo avuto il piacere di includere nel e-book della gara, come testo fuori concorso, una bella poesia di Nunzio Campanelli. Quindi direi che possiamo ripetere la cosa.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Ciao Eliseo, spero che Firenze ti lasci a bocca aperta come dici...Eliseo Palumbo ha scritto: ↑19/01/2018, 6:14 Ci provo! É la prima volta a Firenze, speriamo mi lasci a bocca aperta, come giusto che sia
Voglio ringraziarti per ituoi commenti e non solo per quelli al mio racconto ma per tutti. Hai evidenziato in modo chiaro limiti, errrori e difetti di stile.Ti confesso che come recensore ti darei il massimo dei voti più la lode. Correggerò seguendo le tue osservazioni.
Sottoscrivo molti tuoi commenti, in particolare sono d’accordo con te per quanto hai scritto sul racconto “Veleno” che ho faticato anch’io a comprendere.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Ciao Micol, i dubbi di Eliseo mi hanno ricordato i miei che non ti avevo riportato perchè mi trovavo in difficoltà a spiegarli. Ora ci provo.MicolFusca ha scritto: ↑19/01/2018, 5:28 .Dalain è il fratello di Veridiana e la poveraccia è "cornificata" dal marito che nemmeno ci da dentro.
Chi è Dalain?
A Eliseo hai risposto che è il fratello di Veridiana… anch'io ho avuto dei dubbi a comprendere chi fosse e se fosse nato prima o dopo il trasferimento a casa dello zio, padre di Nephelin . Per questo ho riletto varie volte:
“Si era trasferita in casa dello zio, il padre di Nephelim, dopo che il suo aveva sperperato ogni spicciolo. La madre di Veridiana aveva afferrato con fermezza le redini della famiglia chiedendo aiuto al fratello.
Un buon accordo. Lei aveva bisogno di tetto sulla testa, lui di affidare un figlio orfano alle cure di una parente. “ Fin qui ho creduto fosse nato prima... ma poi leggo “Lei, moglie devota, Lui, pago del suo amore. Fino alla nascita del “marmocchio”. Qui è chiaramente nato dopo. Ora se è fratello di Veridiana il padre deve essere lo stesso... ma avevo pensato che la moglie l'avesse lasciato una volta trasferita dal fratello, poi "fino alla nascita del marmocchio" vuol dire che da quel momento -non più pago dell'amore della moglie- rivolge la sue attenzioni al marmocchio? Pedofilo... con un neonato?' Questi sono elementi che non mi sono chiari. Insomma la differenza di età di Nephelin con Dalain, che potrebbe essere il figlio, non mi convince e mi diventa poco credibile "la poveraccia è cornificata dal marito" che sicuramente è plausibile ma...
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Grazie, Alberto, allora lo lascio. Domanda: se un mio amico regista voleva farne un corto, per la gara è un problema?Alberto Tivoli ha scritto: ↑19/01/2018, 9:34 Ciao Claudio.
Possiamo lasciarlo come racconto fuori concorso. La scorsa edizione abbiamo avuto il piacere di includere nel e-book della gara, come testo fuori concorso, una bella poesia di Nunzio Campanelli. Quindi direi che possiamo ripetere la cosa.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Grazie, Micol, temevo di essermi dato un obbiettivo troppo difficile: descrivere una seduta psicoanalitica in 6000 caratteri, da cui si deve anche dedurre monito e storia, non è facile. Dal tuo commento hai colto tutto quello che volevo trasmettere, mi fa piacere, anche se so che hai una sensibilità letteraria che farebbe invida a molti.MicolFusca ha scritto: ↑19/01/2018, 5:36 Ciao Claudio, a me è piaciuto.
Lo trovo particolarmente azzeccato e mi ha divertito. I "migliori amici" o "migliori amiche" sono una brutta razza. E' verissimo che un terzo elemento può cambiare per completo gli equilibri.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Claudio Lei ha scritto: ↑19/01/2018, 17:03 Grazie, Alberto, allora lo lascio. Domanda: se un mio amico regista voleva farne un corto, per la gara è un problema?
Certo che no. Anzi, sarebbe proprio una bella iniziativa.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Ciao Micol, i dubbi di Eliseo mi hanno ricordato i miei che non ti avevo riportato perchè mi trovavo in difficoltà a spiegarli. Ora ci provo.MicolFusca ha scritto: ↑19/01/2018, 5:28 .Dalain è il fratello di Veridiana e la poveraccia è "cornificata" dal marito che nemmeno ci da dentro.
Chi è Dalain?
A Eliseo hai risposto che è il fratello di Veridiana… anch'io ho avuto dei dubbi a comprendere chi fosse e se fosse nato prima o dopo il trasferimento a casa dello zio, padre di Nephelin . Per questo ho riletto varie volte:
“Si era trasferita in casa dello zio, il padre di Nephelim, dopo che il suo aveva sperperato ogni spicciolo. La madre di Veridiana aveva afferrato con fermezza le redini della famiglia chiedendo aiuto al fratello.
Un buon accordo. Lei aveva bisogno di tetto sulla testa, lui di affidare un figlio orfano alle cure di una parente. “ Fin qui ho creduto fosse nato prima... ma poi leggo “Lei, moglie devota, Lui, pago del suo amore. Fino alla nascita del “marmocchio”. Qui è chiaramente nato dopo. Ora se è fratello di Veridiana il padre deve essere lo stesso... ma avevo pensato che la moglie l'avesse lasciato una volta trasferita dal fratello, poi "fino alla nascita del marmocchio" vuol dire che da quel momento -non più pago dell'amore della moglie- rivolge la sue attenzioni al marmocchio? Pedofilo... con un neonato?' Questi sono elementi che non mi sono chiari. Insomma la differenza di età di Nephelin con Dalain, che potrebbe essere il figlio, non mi convince e mi diventa poco credibile "la poveraccia è cornificata dal marito" che sicuramente è plausibile ma...
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Grazie troppo gentilePatrizia Chini ha scritto: ↑19/01/2018, 15:56 Ciao Eliseo, spero che Firenze ti lasci a bocca aperta come dici...
Voglio ringraziarti per ituoi commenti e non solo per quelli al mio racconto ma per tutti. Hai evidenziato in modo chiaro limiti, errrori e difetti di stile.Ti confesso che come recensore ti darei il massimo dei voti più la lode. Correggerò seguendo le tue osservazioni.
Sottoscrivo molti tuoi commenti, in particolare sono d’accordo con te per quanto hai scritto sul racconto “Veleno” che ho faticato anch’io a comprendere.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
ringrazio e te e anche Eliseo per le vostre critiche: sono punti deboli che mi sono stati fatti notare da altri. Sto lavorando su me stessa, giuro, ho deciso di partecipare a questo tipo di gare proprio per questo. Il confronto.
Il mio amor proprio, credo, si è concentrato unicamente sul "1" per i primi cinque minuti. Lo sclero che ne è seguito era una tragedia annunciata. Non ho dato modo di "sedimentare".
Il mio modo di scrivere è "bipolare":troppo enfatico o easy. La prossima volta cercherò di mostrarvi il mio lato oscuro... no,chiaro...
Patrizia Chini ha scritto: ↑19/01/2018, 17:26 Ciao Micol, i dubbi di Eliseo mi hanno ricordato i miei che non ti avevo riportato perchè mi trovavo in difficoltà a spiegarli. Ora ci provo.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Scrivere in poche righe è un'impresa quasi titanica.
E' bello avere qualcuno che guarda da fuori e con qualcuno intendo anche Eliseo. Ripeto, altri mi hanno fatto riflettere su questo aspetto e farò buon uso dei consigli di tutti.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
di soldi non ne aveva mi visti
refuso
in un posto tal mentente lontano e impervio
refuso
Meglio usare sempre il correttore ortografico.
in un primo momento pensò potesse trattarsi di una lucciola
a Natale? Te l'hanno già detto, ma il commento l'avevo scritto prima.
Come preannunziato dal titolo, il testo è completamente fuori tema perché l’avarizia e la gelosia sono cose ben diverse e non basta la frase “era diventato avido e geloso di tutto ciò che possedeva” a metterci una pezza (a parte che non si è avidi di ciò che si possiede, ma di ciò che non si possiede, anche se della stessa “specie” di ciò che già si possiede). Ma perché poi tanta fretta di postare qualcosa che nulla c’entra col tema proposto? Era già pronto per l’uso?
Comunque sia, si tratta di una specie di fiaba per bambini, una via di mezzo fra Scrooge e Pollicino in stile papafrancesco, con spiegone buonista e finale illogico: “non tornò mai, perché aveva paura di perdere le sue cose, di rimetterci”(?). E poi un avaro "doc" non butta mai via un pranzo gratis.
Voto 2,5
Ma da che parete stai? di Patrizia Chini
I refusi li ha già individuati Angela, alla quale mi associo nel raccomandare l’uso del correttore ortografico. Aggiungo:
Bianca era convinta che anche il suo “Ѐ mio!” era del tutto rispettabile
“Fosse”, non “era” (sottolineato in blu).
Raccontino anni ’50 in stile profondo Sud, con noiosi dialoghi ripetitivi per ribadire il concetto:
- Ѐ mio!
- No! Ѐ mio!
- Ѐ proprio bello il mio compare!
- Sì, è bello papà mio…e è solo mio!
- … il mio compare! Ѐ mio!
- Pure io… prendi in braccio pure a me, compare!
- Se non la smetti di dire che è tuo il compare mio… ti do le botte!
Risulta, quindi, casereccio, commaroso e comparoso e per giunta finisce nel nulla con l’ultima riga che ricorda Fantozzi:
- Pina prepara le valigie.
Voto 2,5
Veleno di MicholFusca
Nephelim vegliava il sonno di Dalain da tre decine. Il destino, maledetto, aveva portato entrambi alla Capitale. Erano stati scelti per essere strumenti dell’Occhio di Zephirot: contrastavano la Magia che ammorbava le Terre dell’Ovest.
Adesso è tutto chiaro anche per i non addetti ai lavori: prima credevo che il Nephelim fosse un antibiotico, il Dalain un lassativo e lo Zephirot un antinfluenzale. Inoltre finalmente ora so che nelle famiglie elfiche di rango elevato era consuetudine combinare matrimoni fra consanguinei, proprio come in India.
È risaputo che ad alcune persone, in genere giovani, i racconti di questo tipo piacciono molto, anche se non ne ho mai compreso il motivo. Questo, però, è proprio ben scritto e, qualora l’autrice indirizzasse la sua creatività verso qualcosa d’altro, sono convinto che vedremmo ottimi risultati: tutte le potenzialità sono lì, in agguato. Ho detto ben scritto, anche se la virgola velenosa nell’ultima frase mette i brividi. Alla mia, sofferenza. Ci poteva forse stare "Alla mia, di sofferenza", ma meglio eliminare la virgola e basta.
voto 3
Tutto il tuo amore in un attimo di Lorenzo Iero
Anche se l’autore ci caccia puntigliosamente dentro la gelosia appena può, rimane un racconto d’amore e di ossessione. Pure la citazione finale con la storia c’entra come i cavoli a merenda, perché non vale post mortem: alla madre resteranno l’amore e il ricordo, non certo la gelosia. Comunque è molto ben scritto, anche se, nonostante la tragedia narrata, non mi sono mai sentito realmente coinvolto per via di un confezionamento un po’ “notarile”. Del resto meglio così: se fosse diventato troppo strappalacrime, e il rischio c’era, mi sarebbe piaciuto meno. Sicuramente una buona prova.
Voto 4
Senza parole di Enrico Gallerati
Quel Guglielmo era rimasto nella stanza ad attendermi per undici lunghissimi mesi, immobile ora io ero entrato dentro quell'ombra rianimandola.
Qualcosa in questa frase non va, sarebbe meglio qualcosa del genere:
“Quel Guglielmo era rimasto immobile nella stanza ad attendermi per undici lunghissimi mesi, ed ora io ero entrato dentro quell'ombra, rianimandola.”
quell'esperienza tra vento e solitudini mi pareva solo un sogno trapelato leggero nella mente.
“Trapelato” proprio non lo capisco. Avrei detto: “quell'esperienza tra vento e solitudini, mi pareva solo un sogno leggero della mente”. Oppure “nato nella mia mente”.
Sentii mia zia giungere sui tre gradini, il tintinnio della sue collane, il suo respirare affannoso, e poi udivo il raspare sulla porta di Remì, il nostro cane di razza bassotto.
Frase particolarmente infelice. Giungere “sui tre gradini”? “Sentii” seguito subito da “udivo”? Non c’è motivo di cambiare il tempo verbale. “Cane bassotto”, nessuno dice “cane di razza bassotto”. Se proprio ha un pedigree nobiliare molto ricco, “il nostro cane di razza, un bassotto.”
ma so per certo che sono ancora in quella setta che proclama Satana come salvatore, cose che mi fa rabbrividire solo al pensiero.
“cosa”, non “cose”. Però meglio scrivere “e rabbrividisco al solo pensiero.”
Il mare riniziava a cantare la sua litania
“riiniziava”
tutto ora si stava stinguendo per la mia scelta.
“estinguendo”.
Usare sempre il correttore ortografico.
Nell’ultima riga viene scaraventato dentro in qualche modo, come fosse un’aggiunta, un preteso concetto di gelosia, ma non basta. E poi, Ornella chi? Prima non se ne è mai parlato. Vuole forse essere un colpo di scena, oppure la spiegazione di tutto ciò che precede? Serve solo a rovinare il racconto, che sarebbe finito molto meglio senza questa frase, e al diavolo la gelosia.
Pezzo a mio avviso “bipolare” perché unisce parti interessanti e anche profonde, soprattutto quelle legate al mare, con altre ingenue, incongrue e anche superflue, tipo i genitori satanici.
Voto 3
Medicina alternativa di Daniele Missiroli
Non ci posso credere! Ancora la escort fatta passare per moglie, storia vecchia come il cucù! E per di più unita a un "rapporto sessuale concordato" per guarire dalla gelosia (?) e alla droga da stupro per dimenticare. E ciò quando fuori da qualunque città, compresa quella nella quale Carlo è conosciuto da tutti (ma chi sarà mai?), esistono appositi motel; o anche si può stare comodamente a casa propria, in assenza del coniuge e con il classico armadio a tiro, come da sempre si fa. Infine mille euro ogni sabato sono uno schiaffo alla miseria, soprattutto di questi tempi. Scritto comunque bene anche se il marito geloso che, da vero citrullo, non sospetta nulla, proprio non ci sta. Ma forse il racconto voleva essere surreale.
Voto 3
American model di Eliseo Palumbo
Lascio perdere il rispetto del tema, gli errori, i refusi, i tempi verbali, le frasi che lasciano storditi, eccetera, se no non la finiamo più. Il racconto è sconclusionato dall’inizio alla fine e ho dovuto fare uno sforzo per arrivare all’iPhone X: fatica inutile, non ne valeva la pena.
Eliseo, ma cosa ci combini? Datti una regolata e, già che ci sei, cambia il tuo avatar che non lo sopporto più. Per punizione propongo di pubblicare sull’ebook il racconto esattamente così com’è, a imperitura memoria. Comunque sei troppo simpatico.
Voto 2
- Lorenzo Iero
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
Posso chiederti nello specifico cosa intendi per confezionamento "notarile"? Se vuoi possiamo discuterne qui o in privato, per me è la stessa cosa, ma mi piacerebbe molto avere un confronto con te per potermi migliorare.
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Re: Gara 68 - Commenti e votazioni
La donna dipinta per caso
racconti e poesie imperniati sulla donna in tutte le sue sfaccettature
Il libro contiene quattro racconti lunghi, undici racconti brevi e trentuno poesie. Il tema principale è la donna in tutte le sue sfaccettature: amante, madre, figlia, gioco, musa, insegnante, dolore, tecnologia, delusione e speranza. Nella prefazione è ospitato un generoso commento del prof. Carlo Pedretti, professore emerito di storia dell'arte italiana e titolare della cattedra di studi su Leonardo presso l'Università della California a Los Angeles, dove dirige il Centro Hammer di Studi Vinciani con sede italiana presso Urbino. Copertina e alcune illustrazioni interne di Furio Bomben.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (2,11 MB scaricato 806 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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Non spingete quel bottone
antologia di racconti sull'ascensore
Hai mai pensato a cosa potrebbe accadere quando decidi di mettere piede in un ascensore? Hai immaginato per un attimo a un incontro fatale tra le fredde braccia della sua cabina? Hai temuto, per un solo istante, di rimanervi chiuso a causa di un imponderabile guasto? E se dietro a quel guasto ci fosse qualcosa o qualcuno?
Trentuno autori di questa antologia dedicata all\'ascensore, ideata e curata da Lorenzo Pompeo in collaborazione col sito BraviAutori.it, hanno provato a dare una risposta a queste domande.
A cura di Lorenzo Pompeo
Introduzione dell\'antropologo Vincenzo Bitti.
Illustrazioni interne di Furio Bomben e AA.VV.
Copertina di Roberta Guardascione.
Contiene opere di: Vincenzo Bitti, Luigi Dinardo, Beatrice Traversin, Paul Olden, Lodovico Ferrari, Maria Stella Rossi, Enrico Arlandini, Federico Pergolini, Emanuele Crocetti, Roberto Guarnieri, Andrea Leonelli, Tullio Aragona, Luigi Bonaro, Umberto Pasqui, Antonella Provenzano, Davide Manenti, Mara Bomben, Marco Montozzi, Stefano D'Angelo, Amos Manuel Laurent, Daniela Piccoli, Marco Vecchi, Claudio Lei, Luca Carmelo Carpita, Veronica Di Geronimo, Riccardo Sartori, Andrea Andolfatto, Armando d'Amaro, Concita Imperatrice, Severino Forini, Eliseo Palumbo, Diego Cocco, Roberta Eman.
La Gara 1 - I 7 vizi capitali
A cura di Alessandro Napolitano.
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Calendario BraviAutori.it "Writer Factor" 2014 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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Gara di primavera 2021 - A world apart, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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