Demonite

[Roberto Ballardini]

Ciao Giorgio. Be', ormai quando si parla di scrittura non si sente ripetere altro che taglia, taglia, taglia. Non sono una amante delle regole, sinceramente, soprattutto quelle trite e ritrite che ci si palleggia oggi tra le folte schiere di aspiranti scrittori. Demonite è un racconto un po' atipico, credo, con i suoi difetti e le sue virtù e io mi ci affeziono troppo alle mie cose per poter essere poi obbiettivo, quindi può essere benissimo come dici tu. Per quel che riguarda la figlia, non saprei. In fondo ho scritto di una città immaginaria, di una donna morta che ritorna viva. Voglio dire che il linguaggio narrtivo di questo racconto non è esattamente quello del mondo reale, no?