Questo è un soldato!

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'autunno 2023.

Sondaggio

Sondaggio concluso il 23/12/2023, 23:00

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Teseo Tesei
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Messaggio da leggere da Teseo Tesei »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

- Caimano 1, qui Gamma 1: Zona bonificata, sito in sicurezza, uomo e gamma a terra. Over.
- Gamma 1, qui Caimano 1: Interrogativo condizioni mediche gamma e uomo a terra. Over.
- Caimano 1, qui Gamma 1: Gamma giallo, uomo rosso. Over.
- Gamma 1, qui Caimano 1: Vengo con Doc tempo stimato tre primi. Out.
- A tutte le sezioni, qui Caimano 2: Coprire Caimano 1 e Doc in trasferimento da posizione Zulu a posizione Alfa. Immediato. Out.

- Come va, Leone?
- Bene, comandante! Doc, guarda che è solo un graffio, già trattato oltretutto. Aggiusta lui che è grave.
- OK, Leone!
- Come ti chiami? Kak vas zovut? Kak tebya zovut?

Con voce flebile risponde l’uomo che fino a pochi istanti prima era una minaccia per tutti coloro che ora lo circondano:
- Rus…lam, Ruslam.

- Sentito Leone, Ruslam significa leone adesso siete in due!
- Gli è andata male a quel leone: devo averlo centrato con tre colpi di calibro 12, comandante.
- Confermato, tutti messi a segno, due in punti vitali, è conciato male. Riusciamo a fare qualcosa, Doc?
- Serve sangue ragazzi, guardate se ha un piastrino?
- Doc, guarda il tatuaggio!
- Porca miseria: 0 negativo. C’è qualcuno 0 negativo a parte Leone?
- Doc, è Sangue di Leone, lo abbiamo solo noi. Ecco il braccio!
- Leone, non posso ne hai già perso parecchio. Nessun altro? Nessuno vero?!
- Doc, non farmi arrabbiare, se serve per salvare un leone va bene, toppagli le falle e tieni d’occhio la mia spia dell’olio, quando vedi che si abbassa troppo ti fermi!
- Spiritoso Leone, ma non è così semplice. Comandante, che faccio?
- Hai il consenso di Leone, non esagerare ma tenta, Doc.
- Accidenti! Shock ipovolemico! Datemi una mano ragazzi. Defibrillatore! Adesso continuate dandovi il cambio con compressioni toraciche e ventilazione. Intanto comincio la trasfusione tra Leoni.
- Vai, Doc! Ruslam! Ruslam! Sveglia!

- Bene, così dovrebbe tenere. Tutto bene, Leone?
- OK, Doc.
- Comandante, è stabilizzato, ma va trasferito immediatamente, deve andare sotto i ferri entro 20 primi se non lo vogliamo perdere.
- Dobbiamo trasferirlo subito in posizione Sierra: chiamo il comando.
- Ruslam ha ripreso i sensi, comandante!

-Bravo Doc!
Gridano in coro entusiasti tutti i presenti.

- Il comando conferma l’arrivo di un MH-101A e due MH-90A in posizione Sierra tra 5 primi.

- A tutte le sezioni, qui Caimano 1: Immediato arrivo di velivoli per evacuazione feriti, coprire gruppo Gamma con Doc in trasferimento da posizione Alfa a posizione Sierra. Richiedo fuoco di copertura da nave appoggio: eseguire appena comincia. Out.
- Nave appoggio, qui Caimano 1: Richiedo immediato fuoco di copertura su linea tra punto Azzurro 11 e punto Azzurro 17. Over
- Caimano 1, qui Nave appoggio: Confermato fuoco di copertura. Over.
- Nave appoggio, qui Caimano 1: Nessun aggiustamento, puntamento corretto! Fuoco a volontà. Out.
- Via, via, via! Evacuazione!

Mentre gli elicotteri si allontanano, con a bordo i due feriti, un operatore chiede al suo comandante:
- Lupo, se la caveranno?
- Il nostro Leone sicuramente! Ruslam… speriamo bene!

Colui che fino all’attimo prima era un nemico da combattere, non potendo più nuocere, ora sebbene prigioniero, è considerato semplicemente un essere umano di cui prendersi cura, del quale preoccuparsi.

- Lupo, a volte mi chiedo se anche il nemico farebbe lo stesso per noi o se ci lascerebbe in terra a morire come dei cani, magari infliggendoci ulteriore dolore?
- Lepre, un soldato, degno d’esser definito tale, non odia il proprio nemico, non lo combatte odiandolo. E' corretto odiare gli attentati alla vita e alla libertà degli esseri umani! Solo questo.
- Lupo, anche per me è stato giusto e naturale avergli prestato soccorso.
- Lepre, chiunque, come noi, si occupa di difesa ha un profondo rispetto della vita umana! La difesa, oltre che un diritto, è anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri. La difesa del bene comune esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere. Tutto è riconducibile a un principio condiviso ineludibile: la vita umana è sacra! Non rispettare questo principio equivale a rinnegare noi stessi: non saremmo più soldati solo combattenti senza arte né parte. Nemici di noi stessi!

Due buone notizie:
Ruslam si è salvato e sta bene: oggi passa i suoi giorni in una prigione.
Riflettendo sul Bene e il male: su cosa è giusto e su cosa non lo è mai.

Leone non ha riportato nessuna conseguenza, un morso di un gatto e nulla più, è però felice di aver contribuito, con la sua zampata, a salvare un suo simile.
Leone crede che con il suo sangue, Ruslam, una volta liberato, rinascerà un leone migliore.

Si narra che il giorno in cui Leone venne dimesso dall’ospedale militare Ruslam ricevette una cartolina, raffigurante una zampata di Leone con sopra scritto in caratteri cirillici:
“Лучше умереть от лапы льва, чем от укуса кошки. Жизнь священна. Выздоравливайте, Руслам”.
Che suona come:
“Meglio morire della zampata di un Leone che del morso di un gatto. La vita è sacra. Guarisci presto, Ruslam”.

Anche questo è un soldato oggi!
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Messaggio da leggere da Andr60 »

Purtroppo o per fortuna non ho esperienza di combattimenti né di racconti (vengo da una famiglia di grandi riformati), quindi mi posso basare solo su letture o reportage giornalistici (almeno di quando i reporter di guerra andavano davvero al fronte e non soggiornavano in hotel cinque stelle). Da ciò direi che il racconto è abbastanza credibile: i soldati combattono più per salvare loro stessi o i loro compagni, che per motivi ideologici o religiosi. Con le dovute eccezioni, naturalmente: i miliziani di Daesh davano la vita o la toglievano in nome del califfato, i lettori di Kant ucraini sono convinti che i russi del Donbass siano degli untermensch e si comportano di conseguenza. Questo per dire che la "natura umana" è una cosa complessa; possiamo fare gli esempi che vogliamo, sia per esaltare i comportamenti nobili che quelli infami, ma c'è una sola certezza: la guerra fa schifo.
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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Franco Giori »

Voto 5. Una considerazione personale. Invito a fare una ricerca Google su " omini verdi 2014". Invasione in camuffa del Donbass da parte delle milizie di Putin. Soldi e armi a chi si voleva arruolare per sventrare l' Ucraina. Verità incontestabile. Grazie per l' attenzione, la guerra nasce da li.
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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Andr60 »

Allora fai anche una ricerca su "distributrice di panini in piazza Maidan nel 2014", tanto per avere un' idea degli interessi in gioco (dottrina Breszinsky docet).
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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Franco Giori »

L' avevo già fatto, grazie comunque stimato autore Andr60. Le pressioni sotterranee avvenivano da parte Occidentale e mi sà che avvenissero anche da parte russa o di dove vuoi. Anche adesso è così in ogni parte del mondo. È una sporca guerra ibrida cui partecipano tutti, Occidente e non. Un caro saluto.
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Messaggio da leggere da Il_Babbano »

"Quello che fino all’attimo prima era un nemico, non potendo più nuocere, torna ad essere semplicemente un essere umano."

Questa è fantascienza - basta guardare ai cadaveri di civili, morti dopo torture anche ai giorni nostri per capirlo.

Ti invito a rivedere questo periodo, perché ci sono troppi "due":
"Mentre gli elicotteri si allontanano, con a bordo i due Leoni feriti, un operatore chiede al suo comandante se i due se la caveranno. Non viene fatta distinzione tra i due."

Che ne penso? Si fa leggere, per quanto inverosimile sia la storia e criptico il graffio del gattino (che voleva dire? Meglio un giorno da leone? Io scelgo i 50 da orsacchiotto).

Comunque, dai, scorrevole, nonostante tutte quelle "d" distoniche.
Per me è un quattro su cinque, e questo nonostante si porebbe pensare che "uno= numero uno", "cinque=ultimo", perché — attento! — hai modificato il sondaggio. Forse non sai che è un reato di lesa Sbagliosità: un forum è stato abbandonato, per questo. Non sei "uno di noi"*, vero?


Ps
"Anima" è femminile: mettilo, l'apostrofo.

*
Chi lo è, capisce.
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Massimo Baglione
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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Comunico che ho eliminato due commenti di Villaschi (e giusta risposta di Tesei) e il_Babbano per non sporcare questo topic.
Non tollererò ulteriori provocazioni non attinenti ai racconti, né al normale svolgersi delle attività qui nel sito.
Tra qualche giorno eliminerò anche questo mio intervento (ricordatemelo, nel caso).
L'amministratore.
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Teseo Tesei
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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Teseo Tesei »

Grazie a tutti per il tempo dedicato alla lettura e ai commenti.
Cerco di rispondere a tutte le questioni più o meno direttamente.

Certamente ogni soldato, nella sua azione, cerca di non morire e di evitare la morte dei propri colleghi, questo è un suo dovere così come è dovere adempiere alla propria missione rispettando ordini, regole di ingaggio e regolamenti: che peraltro contemplano anche quanto sopra.

Motivi ideologici generalmente comprendono: difesa della Patria, salvaguardia delle istituzioni, rispetto delle regole dello Stato e fedeltà alla Repubblica. Difesa dei deboli e altruismo sono anche tra i maggiori motivi che determinano un soldato.
Naturalmente ogni soldato può benissimo avere motivazioni religiose, sono cose tra lui e Dio, ci mancherebbe.

Su Kant e Nietzsche stendo un velo pietoso: non mi sono mai andati a genio.

Si, la guerra fa schifo, molto meglio la pace: solo un pazzo non sarebbe d’accordo.
La guerra è il regno del caos: ma proprio per questo ordine, disciplina, lealtà, etica etc. sono l’arma più potente per chiunque voglia rimettere le cose a posto. Soccombere non è mai la cosa giusta, aumentare il caos neppure.

"Quello che fino all’attimo prima era un nemico, non potendo più nuocere, torna ad essere semplicemente un essere umano" non è fantascienza: è parte del nostro Credo, del Codice e dell’Etica.
Chi pratica torture su civili, fino alla morte, commette un crimine ed è un criminale: non un soldato per come la vedo.

Grazie per i suggerimenti, hai ragione.

“Meglio morire della zampata di un Leone che del morso di un gatto” è un famoso proverbio sovietico, pardon russo.

Lesa sbagliosità… non direi.
Voluta zamposità :mrgreen: , da leggersi come addestramento d’Anime :D nel pieno rispetto, si spera, delle ROE: molto più probabile.

Leggo nelle ROE
“Opzioni:
Inserisci una voce per riga. Puoi specificare fino a 5 opzioni …”
N.B. Se esiste qualche norma, a me sconosciuta, che vieta il cambio d’opzioni prego di comunicarmelo.
Più che d'accordo invece riguardo il ribaltamento del punteggio nel mio caso: è cosa buona e giusta.

Dopo una cura intensiva per curare le “d” eufoniche che ti aspettavi?
Gradevolezza, armonia, assonanza nel leggere? :D
Potrei ricominciare però.

La questione “uno di noi” richiede invece articolata risposta considerando le seguenti opzioni lette come: Sono uno di voi con stella e cioè sarei:
1) Babbano:
Inteso come privo di poteri magici, che non proviene da una famiglia magica, salvo eccezioni non a conoscenza dell'esistenza del mondo magico pieno di stelle.
Negativo:
Ho poteri “magici”, provengo da famiglia “magica” e conosco il mondo “magico”. Stelle “magiche” alla grande insomma.

2) Bravo scrittore stellato.
Negativo:
Sono una pippa di scrittore, attualmente apprendista, ma vedrai che pian piano apprendo: così quando son vecchio scrivo le mie brillanti memorie ai posteri.

3) Ammiratore della stella rossa, di sovietica memoria.
Negativo:
Pur avendo avuto molteplici “contatti”, spesso violenti, con mugìk e meno violenti con le loro belle figliole furbacchione ben addestrate, ho sempre considerato i portatori della stella rossa, facenti parte del partito arancione. Li rispetto come esseri umani, ma avvio radar e sonar quando ne incrocio qualcuno in navigazione preparando le camere di lancio. Evito a tal proposito di descrivere la situazione siluri che in assonanza con "belle figliole" potrebbe portare ad errate conclusioni. Nulla da dire tuttavia sulla stella rossa della famosa "bionda" olandese: quella me la bevo più volentieri.

4) Portatore di stellette sul bavero.
No comment: certo che "capisco" ma devi farti bastare la risposta. :smt004

5) Seguace della stella simbolo di luce, speranza, energia, libertà, fede, eternità e ricerca della vita.
Sempre! E che gli Angeli siano con noi.

Corretta la segnalazione sull’Anima che è femminile: ma anche qui avrei da disquisire.

Carl Gustav Jung, col suo concetto di energia, attribuisce:
A) All'Animus, un’energia maschile, decisionale e razionale della psiche.
B) All’Anima, un’energia femminile più vicina alle proprietà accoglienti, creative, emotive e intuitive della mente.
Sarebbe quindi, a mio vedere, più corretto scrivere un Animus.

Scherzi a parte, grazie davvero a tutti per la comprensione, ho buttato giù il racconto in fretta e furia badando ben poco alla forma.
Grazie anche a chiunque vorrà segnalarmi ulteriori imprecisioni, sarà mia premura rimediare.

:smt006
Ultima modifica di Teseo Tesei il 08/10/2023, 9:47, modificato 7 volte in totale.
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Teseo Tesei
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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Teseo Tesei »

Franco, i sovietici praticavano "V" вторжения leggi vtorzheniya trad. invasioni fin da principio, il metodo è sempre quello.
I loro successori non è che siano molto diversi, salvo essere costretti a raccontare qualche balla in più.
La disinformatja fa parte del loro modo di agire e anche da noi tentano di esportarla da parecchio tempo.
Oggi è forse appena più chiaro a tutti quale sia il loro modo di agire, quali siano i loro metodi, quale sia il loro concetto di libertà etc.
Tuttavia la realtà è molto peggio di quanto si possa percepire.

:smt006
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Messaggio da leggere da Namio Intile »

Ciao, Teseo. Ben ritrovato, da parecchio non partecipavi.
Il racconto ha una struttura piuttosto semplice: dei dialoghi, che sostituiscono le sequenze narrative e descrittive e fungono anche da introduzione. Questa soluzione, pure se toglie qualcosa alla narrazione, rende il racconto piuttosto rapido, e fresco.
Il finale è meno riuscito, perché un narratore esterno quasi dialoga con l'autore reale. E l'autore reale suggerisce al lettore quale debba essere la corretta interpretazione del racconto. Il che fa deragliare anche la prima parte verso qualcosa di diverso da un racconto. Non so se sono riuscito a spiegarmi. Se la prima parte possiede tutti gli ingredienti di una narrazione, il finale no, a mio avviso. Quelle inserzioni volutamente didascaliche recitate dall'autore rovinano l'effetto iniziale. Dovresti provare a dar voce a un narratore, piuttosto che all'autore.
Sia ben chiaro, l'autore può intervenire nella narrazione, ma deve farlo in modo leggero e isolato, non può entrare a gamba tesa. Altrimenti è marketing, è un discorso narrativo a fini pubblicitari. Perché anche in pubblicità si costruiscono narrazioni, ma alla fine si propone il prodotto, o di sicco o di sacco, si dice dalle mie parti.
Altro appunto. Il vocativo sta sparendo. I vari Caimano e Gamma, sono vocativi, va la virgola, non so quante migliaia di volte l'ho scritto in questo forum. E lo stesso vale per i vari Come va, Leone, Ok, Leone. Quando si chiama qualcuno, va posizionata la virgola prima o dopo il nome, la vocazione. Greci e latini avevano un caso loro e gli mancava la virgola. Noi abbiamo la virgola, ma non i casi. Adoperiamola.

Una curiosità, ma i Leoni non sono quelli della Brigata San Marco? Qui, invece, adoperi il termine in senso lato, come sinonimo di soldato, o uomo.
Il dubbio riguarda invece l'ambientazione. Ruslan è russo. Mentre gli avversari sembrano truppe NATO.

Quanto al tema in sé, da appassionato di storia militare, ti capisco. Ma gli eserciti occidentali sono ormai tutte forze armate professionali. E, avendo a che fare con dei professionisti, sono sicuro che così accade, come tu descrivi. Ma nel passato non è stato così. E anche oggi. I Wagner, cosa sono? I cosiddetti miliziani di Hamas che hanno catturato decini di civili israeliani? E i civili israeliani stessi, tutti con una lunga formazione militare alle spalle e con un Galil a casa, cosa sono? Ecco, se è facile sapere che un Lagunare è un soldato, purtroppo i conflitti odierni, quasi sempre asimmettrici, non permettono di capire chi sia il soldato e chi il civile.
La domanda non è se questo sia un soldato, ma chi si può considerare un soldato.
Mi viene in mente, durante la Guerra dei Sette Anni (che fu il conflitto tra la talassocrazia britannica e la nascente talassocrazia francese, conflitto che in forme diverse durò sino al 1815 con la sconfitta totale della Francia), nella sua diramazione nordamericana, che prese il nome di guerra franco indiana. Ecco, da ambo le parti si ricorse non solo a milizie coloniali, ma anche all'ausilio di popolazioni native da secoli in guerra tra loro e federatesi per farsi la guerra e annientarsi a vicenda. Le truppe regolari, sia da una parte che dall'altra, erano scandalizzate dal modo di combattere dei nativi e dei coloniali. La loro era una guerra già totale. Ogni colono, e ogni nativo, era un soldato. Ogni famiglia, e ogni clan, era un gruppo combattente. E quindi tutti i civili erano considerati nemici in armi, compresi donne e bambini, e come tali venivano trattati. Come i popoli nativi, anche i coloni erano un popolo guerriero. Gli americani si sono forgiati su quei campi di battaglia, sin dall'inizio della loro storia, e hanno assorbito quella mentalità. E hanno inventato loro la guerra totale. I contadini americani non avevano nulla in comune con i contadini europei, che erano considerati e trattati alla stregua di cose, proprietà che passavano da un padrone all'altro. E come proprietà rimanevano in disparte dalla guerra, come se non li riguardasse. Guerra che era combattuta da mercenari ed eserciti professionali, almeno fino alla Rivoluzione Francese, che fece diventare le cose cittadini e introdusse la leva obbligatoria. I contadini americani, invece, erano innanzitutto coloni, uomini liberi. E combattevano per sé.
L'esercito continentale si formò sulla base delle milizie coloniali. Il corpo dei marines venne fondato addirittura nel 1775. Non guardavano ai Royal Marines britannici, loro avevano in mente ben altro. Loro erano i cani del diavolo.
Questo per dirti, la realtà a me pare sempre più variegata, difficile da incasellare e inquadrare, di quanto si voglia. E forse quel tuo titolo, nella sua assertività, non riesce a cogliere sfumature che a me paiono infinite.
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Teseo Tesei
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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Teseo Tesei »

Grazie Namio, appena riesco cerco di modificare il racconto facendo tesoro delle tue indicazioni.

I Leoni sono indubbiamente quelli della Brigata Marina nonché forza da sbarco, tuttavia qui abbiamo a che fare con un altra razza di "felini" che non intendono assolutamente usurparne il nome, inquadrati altrove.
Il Leone del gruppo Gamma si chiama così.
O meglio questo è il nome di battaglia con il quale i suoi compagni lo conoscono.
Il perché gli sia stato affibbiato è una lunga storia, influisce indubbiamente la sua provenienza dalla sopra citata Brigata oltre ad un episodio occorso nel continente nero dove il buon Leone ha fatto secchi due suoi simili del mondo animale che terrorizzavano da lungo tempo un villaggio... e qui mi taccio.:

Ruslam viceversa è un nome proprio russo che significa Leone.
"Felini" tutti ma in maniera diversa, insomma.

Non so se ho chiarito il dubbio.
L'ambientazione è vaga perché così deve essere ma contatti con ex sovietici, più o meno regolari, sono tutt'altro che rari.

A mio modo di vedere soldato è colui che rispetta disciplina, etica e onore militare.
Colui che nel rispetto di quanto sopra lotta attivamente per la difesa della libertà e della vita degli esseri umani.
Colui che cerca attivamente di trasformare caos e violenza in ordine e pace.

Sono d'accordo che esistano diversi modi di interpretare il ruolo di soldato nel mondo, in oriente, in occidente e anche in Europa, in passato e anche oggi.
Tuttavia per come lo intendo: questo è un soldato! Dal mio punto di vista.

Concordo sul titolo assertivo che parrebbe dire: Solo così è un soldato!
Per quello, conscio del fatto che la natura umana è bella proprio perché ognuno di noi è diverso da qualsiasi altro essere umano, con risvolti a volte piacevoli e a volte molto meno, termino il racconto con: Anche questo è un soldato oggi! Diffidate dalle imitazioni.

Implicitamente:
Sono cosciente che un soldato può essere anche altro.
Chi ne scimmiotta il modo d'agire o sbaglia purtroppo non manca.
Non lo nego: il loro operato purtroppo lo vedo. :evil:

P.S. Un po' l'ho modificato, quando avrai tempo e voglia buttagli un altro occhio.
Naturalmente ogni consiglio è un dono. Grazie ancora.

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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Namio Intile »

Ciao, Teseo (che è anche il nome di un sistema missilistico navale della OTOMelara). Grazie per la risposta, sempre convincente e pacata.
Sugli ex sovietici ho idee divergenti. Credo che l'Unione Sovietica comunista fosse in fondo un'entità molto meno aggressiva della Russia capitalista di oggi. Dubito che l'ex URSS si sarebbe imbarcata in una guerra del tipo che vediamo oggi in Ucraina, e infatti non l'ha mai fatto. Anche l'Afghanistan fu ben altra cosa.
Comunque, visto quanto sta succedendo in Israele ho paura che un grande conflitto generalizzato sia molto vicino. Spero di sbagliare, ma gli israeliani dovranno reagire e gli Stati Uniti ho paura che non resteranno a guardare. Un tentativo così deliberato di destabilizzazione dall'Africa al Medio Oriente all'Europa, io non lo ricordo.
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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Teseo Tesei »

Concordo sul fatto che i sovietici difficilmente si sarebbero imbarcati in un impresa come l'attuale invasione in Ucraina, si sarebbero mossi solo con maggiori probabilità di vittoria o con accordi sottobanco ferrei.

I loro discendenti (mafiosi e capitalisti), in quanto a strategia, a volte fanno davvero dubitare, sebbene non è mai il caso di sottovalutarli.
D'altra parte quando ci si circonda di leccapiedi che hanno paura di dire le cose come stanno i risultati sono questi.

Non credo che nei vari vertici a cui la Russia ultimamente ha partecipato abbiano parlato solo di economia e condimeteo.
I risultati di recenti accordi cominciamo a vederli: Africa, Balcani, Medioriente...
Anche la mia speranza è che riguardo il conflitto generalizzato tu possa sbagliare. :smt090

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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Il_Babbano »

Vedo "Animus" - ora va bene (o era così anche prima e leggevo male io? Edit: ah, no, hai cambiato - okay).

Uno di noi: i monelli di un altro luogo. A posto cosi.

Il sondaggio: no, non c'è regolamento, mi pare. Vai sereno, almeno finché non lo mettono.
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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Il_Babbano ha scritto: 08/10/2023, 18:42 Il sondaggio: no, non c'è regolamento, mi pare. Vai sereno, almeno finché non lo mettono.
grazie per la segnalazione: aggiunto.
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Re: Questo è un soldato!

Messaggio da leggere da Teseo Tesei »

Saluto tutti, mi devo assentare per qualche tempo quindi non riuscirò a rispondere, buona continuazione.

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Messaggio da leggere da Giovanni p »

Il tuo racconto è così breve che una sinossi risulterebbe forse più lunga, ma racchiude molto.
L'idea di un sentimento umano universale che nobiliti gli uomini mi ha fatto molto riflettere, soprattutto in un periodo come questo. Hai fatto un buon lavoro proponendo uno spaccato crudo, ma (spero) reale.
Buona gara Teseo.
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Maria Spanu
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Messaggio da leggere da Maria Spanu »

Ciao Teseo!
Fa piacere rileggerti anche se devo confessarti che i racconti di guerra non mi hanno mai coinvolto tanto a parte uno di cui ancora ho ricordo e lo rileggo volentieri (il sergente nella neve di Rigoni Stern).
Ho apprezzato la morale che vuole emergere, nonostante la scrittura un po' difficile e macchinosa.
Potrei dirti di alleggerire le parti narrative, di utilizzare parole più semplici e meno ricercate. (il narratore può benissimo essere un soggetto fuori dal contesto che non parla il linguaggio "militare", può essere addirittura un civile che vede e racconta).
Accetto consigli per approfondire questo tipo di racconti, per me ancora da esplorare.
Mi sento di darti un 3 per ora, ma se lo modifichi e dai la possibilità di cambiare voto, sono pronta con il dito a cliccare 5!
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Pietro Castellazzi
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Messaggio da leggere da Pietro Castellazzi »

Ciao, devo ammettere che il racconto non è male. Tuttavia mi è parso un po' caotico e non troppo chiaro. In realtà si fa leggere e riserva una bella morale. In particolare la difesa dell' essere umano a prescindere dal fatto che sia un nemico.
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La Gara 32 - MOM - Storie di Madri (e figli)

La Gara 32 - MOM - Storie di Madri (e figli)

(luglio/agosto 2012, 42 pagine, 720,59 KB)

Autori partecipanti: nwNathan, nwUmberto Pasqui, Ardito Eufemismo, nwLodovico, nwSer Stefano, nwMaria92, nwLorella15, nwAlhelì, nwMastronxo, nwMonica Porta may bee, nwExlex, nwTuarag, nwLicetti, nwAngela Di Salvo,
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La Gara 7 - L'Incubo

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(agosto 2009, 38 pagine, 1,54 MB)

Autori partecipanti: Yle, nwGerardo, nwRona, nwValentina, nwManuela, Devil, nwArditoeufemismo, nwMacripa, Pia, Bonnie, Piero Macrelli, nwAlessandro Napolitano, Dafank, Miriam,
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La Gara 67 - Cavalieri di ieri, di oggi e di domani

La Gara 67 - Cavalieri di ieri, di oggi e di domani

(novembre 2017, 30 pagine, 736,36 KB)

Autori partecipanti: nwNunzio Campanelli, nwAlberto Tivoli, nwDaniele Missiroli, nwLodovico, Massimo Tivoli, nwConrad, nwCarlocelenza, nwPatrizia Chini,
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BReVI AUTORI - volume 1

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collana antologica multigenere di racconti brevi

BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:

Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale

La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: Fausto Scatoli. Giorgio Leone, nwAnnamaria Vernuccio, Luca Franceschini, nwAlphaorg, Daniel Carrubba, nwFrancesco Gallina, nwSerena Barsottelli, nwAlberto Tivoli, Giuseppe C. Budetta, nwLuca Volpi, Teresa Regna, Brenda Bonomelli, nwLiliana Tuozzo, nwDaniela Rossi, Tania Mignani, nwEnrico Teodorani, nwFrancesca Paolucci, nwUmberto Pasqui, nwIda Dainese, nwMarco Bertoli, nwEliseo Palumbo, nwFrancesco Zanni Bertelli, nwIsabella Galeotti, Sandra Ludovici, nwThomas M. Pitt, nwStefania Fiorin, nwCristina Giuntini, nwGiuseppe Gallato, Marco Vecchi, nwMaria Lipartiti, nwRoberta Eman, nwLucia Amorosi, nwSalvatore Di Sante, nwValentina Iuvara, Renzo Maltoni, nwAndrea Casella.

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Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero

Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero

antologia di opere ispirate alla paura dell'ignoto

Nella ricerca di un tema che potesse risultare gradito a più autori, ci è sembrato infine appropriato proporre un'antologia di opere il cui fattor comune fosse il brivido. Un termine per molti versi ingannevole, almeno quanto lo sono certe credenze e immagini che la ragione volutamente ignora, o perfino deride. Eppure, l'ignoto ci aspetta al varco, silenzioso e paziente, per catapultarci nello strapiombo degli incubi o nel vortice di ansie e desideri repressi.
A cura di Roberto Virdo'.

Contiene opere di: nwIda Dainese, nwFrancesca Paolucci, nwMarcello Rizza, nwFausto Scatoli, nwAnnamaria Ricco, Francesco Cau, Valentino Poppi, nwMario Flammia, Essea, nwUmberto Pasqui, nwEnrico Teodorani, Roberto Masini, Maria Perrella, Giacomo Baù, nwEliseo Palumbo, nwSelene Barblan, Stefano Bovi, nwIbbor OB, nwAndrea Teodorani, Simona Geninazza, Lidia Napoli, Mario Malgieri, Michele Silvi, nwIda Daneri, nwAlessandro Mazzi.

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Déjà vu - il rivissuto mancato

Déjà vu - il rivissuto mancato

antologia poetica di AA.VV.

Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.

Contiene opere di: Alberto Barina, nwAngela Catalini, Enrico Arlandini, nwEnrico Teodorani, nwFausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, nwFrancesca Paolucci, nwGabriella Pison, nwGianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, nwIda Dainese, nwLaura Usai, nwMassimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, nwPatrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, nwSilvia Ovis, nwUmberto Pasqui, nwFrancesco Zanni Bertelli.

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