Intervista di Alessia Mocci ad Emanuele Casula
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Intervista di Alessia Mocci ad Emanuele Casula
Emanuele è stato molto gentile e disponibile nel rispondere ad alcune domande sulla sua vita e sulla sua opera. Buona lettura!
A.M.: A bruciapelo: un libro sul 2012 i lettori si devono aspettare l'ennesima catastrofe stile Hollywood?
Emanuele Casula: Apocalisse significa rivelazione di ciò che è nascosto: è proprio questo il punto. Secondo me l'uomo sta per cambiare, è prossimo a vedere la Verità presente nel cosmo, è prossimo a diventare padrone di se stesso e del suo libero arbitrio. Una guerra mondiale è l'ideale per impedire che ciò avvenga. Nel libro voglio dire chiaramente proprio questo: non aspettatevi dal Mondo Divino e Spirituale una catastrofe ma piuttosto aprite gli occhi perché sarà l'uso del nostro Libero Arbitrio a causare una catastrofe “etica” in senso positivo. Una volta aperti gli occhi la Verità apparirà semplice, inscalfibile, vicina: esterna e divina. Come immagino nel libro, per chi l'ha letto e per chi lo leggerà.
A.M.: Quando e perché nasce l’idea di “2012 Obama’s Burnout”?
Emanuele Casula: Molti collegano questo libro alla mia esperienza nel Kibbutz od a quella in Africa. Se vogliamo sì, nel senso che nei viaggi non ho fatto che appurare che davvero ogni popolo, ogni creatura ha le sue ragioni e che i casini ora li stiamo facendo noi occidentali con la nostra incapacità di capire gli altri. Andare in un altro paese significa chiedere il permesso, ascoltare e confrontarsi ma per troppo tempo siamo andati ad insegnare ciò che nemmeno noi sappiamo o pratichiamo: libertà, democrazia, religione. Il libro è nato da questo: ognuno ha da conoscere se stesso e mettersi alla prova non andare a devastare altri paesi liberi di fare ciò che vogliono.
A.M.: Il Dottore. Il personaggio principale del thriller è totalmente frutto della tua fantasia oppure ha una qualche base reale?
Emanuela Casula: Il Dottore. Eh, diciamo che il Dottore impersonifica tutte le persone che mandano avanti i nostri paesi nonostante tutto. Come dice un mio amico scozzese: l'Italia per com'è dovrebbe implodere ma evidentemente c'è gente che lavora e paga per tutti gli altri che non lo fanno. Il Dottore infatti è rispettoso delle istituzioni così come delle persone che gli ruotano intorno, soprattutto ad esempio dell'autista del truck, un uomo costretto a guidare di nascosto nonostante il blocco stradale governativo pur di sopravvivere economicamente. Anche con gli immigrati: il Dottore non li tratta da “negri” (come paradossalmente si fa negli aiuti umanitari) ma come gente “coi controcazzi” da cui pretende molto più che venire a lavorare in occidente come schiavi. Il Dottore lavora sul ciglio di una catastrofe, se ne frega di tutto perché il suo compito vero è assolvere ciò per cui è nato, rinuncia anche a vivere come gli altri, forse all'amore: è una persona piena di difetti e problemi ma vuole solo essere sincero davanti a sé stesso, a chi ama ed al divino.
A.M.: L’esperto: un antagonista neutrale. Puoi utilizzare cinque aggettivi per descriverci questa figura?
Emanuele Casula: Mi chiedi 5 aggettivi? Io ti do cinque parole in sequenza per descriverlo: rappresenta tutto ciò che ignoriamo e che verrà rivelato. Torno col concetto di prima: l'uomo vive accanto a cose abnormi e sconvolgenti, basterebbero un paio di passaggi logici deducibili per capire che la vera follia è vivere per come viviamo, e cioè ignorando tutto.
A.M.: La guerra in Medio Oriente. Un tema scottante. È piuttosto affascinante che il tuo libro palesi ciò che nella realtà sta accadendo, pensi che con il 2012 possa davvero portare scompiglio nella popolazione mondiale?
Emanuele Casula: Su questo avrei molto da dire. Come dice il Dottore: è ovvio quello che accadrà in Iraq, è come se un premio Nobel per la Chimica unisse dei reagenti esplosivi e si stupisse dell'esplosione. Per sintetizzare te la pongo così: se degli stranieri arrivano nel tuo paese, ti prendono le ricchezze, ti mettono in carcere senza motivo, ti stuprano chi ami, ti uccidono i tuoi figli, ti distruggono e disprezzano il tuo stile di vita, ti torturano e ti seviziano e poi quando ormai sei pieno di odio e follia ti liberano mettendoti un mitra in mano e ti dicono: ora sei un uomo libero in democrazia, che cosa fai? Dimmi tu cosa faresti. Io mi preoccuperei. Io mi preoccupo. Uso questa metafora per indicare i paesi che tutti noi occidentali (non gli americani) abbiamo devastato ed ora li mettiamo con la democrazia in mano. La democrazia richiede stabilità, pace sociale, rispetto e non terrore, vendetta e guerre civili. Anzi, la democrazia è tremenda in situazioni instabili. Ma chi sta al potere lo sa benissimo cosa ha fatto e dove stiamo andando. Io ho solo provato ad immaginare le conseguenze logiche di ciò che abbiamo fatto a quei popoli, le reazioni che avranno nell'arco di mesi non di anni. Ed ora vedrete cosa succederà quando Al Maliki formerà il governo irakeno. E provate ad immaginare adesso Israele in mezzo a queste democrazie instabili. Fate 1+1. Quanto fa?
A.M.: Social network ed editoria. Dove si arriverà?
Emanuele Casula: Piuttosto invece possiamo parlare di solitudine da una parte e dei media (compresi i social network) ed editoria dall'altra. Della nostra solitudine si cibano i media che scelgono cosa imporci in un'offerta abnorme mentre tutti noi parliamo e nessuno si ascolta. Possiamo avere anche migliaia di amici virtuali ma se i media decidono che un autore (cantante, regista, attore, scrittore etc.) è cool allora lo diventa e vende. Ma così come siamo tutti scrivono e nessuno legge. L'editoria sopravvive comunque anche solo nel pubblicare migliaia di libri per cui si copre sempre le spese. Il discorso è: se un autore fosse valido e scomodo, dal vertice l'editoria non avrebbe interesse a lanciarlo, mentre dalla base nessuno lo ascolterebbe. Quindi in ogni caso la vincono i media di potere che male che vada si coprono le spese.
A.M.: Secondo te, qual è il target di lettori che apprezzano una lettura come “2012 Obama’s Burnout”?
Emanuele Casula: Se il lettore non si fa scoraggiare dalla paura di leggere l'ennesima catastrofe il libro è per chi si ferma, si guarda in faccia col vicino, col collega, col partner, con se stesso e dice: ok, adesso è la terra di Latte e Miele, ma fra qualche settimana sarà un casino come in Giappone. Come possiamo non accorgerci? Continuiamo a prenderci per il culo?
A.M.: Hai già presentato ufficialmente il libro?
Emanuele Casula: Allora sto organizzando per Roma, Bologna e sicuramente Cagliari. Ben accetta qualsiasi collaborazione (qualsiasi cosa venga in mente a chi legge).
A.M.: Tornando indietro cambieresti qualcosa di “2012 Obama’s Burnout”?
Emanuele Casula: A questo punto mai guardarsi indietro anche se la tentazione è forte. L'imperfezione è insita in noi umani, l'importante è mirare a migliorarsi.
A.M.: Hai qualche novità editoriale nascosta nel tuo hard disk?
Emanuele Casula: Negli ultimi anni ho imparato solo una cosa: parlare senza fare non serve ad un emerito cazzo. Come direbbe il Dottore.
Ringraziando Emanuele per le risposte accurate e chiare vi lascio il link di una recensione di “2012 Obama’s Burnout”:
http://oubliettemagazine.com/2011/03/23 ... -edizioni/
Sito per ordinare il libro ed il link della rivista letteraria nella quale l’autore scrive mensilmente:
http://www.robinedizioni.it/2012-obamas-burnout
http://www.lunarionuovo.it/?q=node/281
Alessia Mocci
Responsabile dell’Ufficio Stampa di Emanuele Casula
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Re: Intervista di Alessia Mocci ad Emanuele Casula
Amen, fratello!parlare senza fare non serve ad un emerito cazzo.
Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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Antologia visual-letteraria (Volume due)
Antologia dedicata agli animali
Questo libro è una raccolta dei migliori testi che hanno partecipato alla selezione per la seconda antologia di BraviAutori.it. I ricavati saranno interamente devoluti al sostentamento di una comunità felina abbandonata sita nei pressi del Nucleo industriale di Longarone, Belluno, a poche centinaia di metri dalla diga del Vajont.
A cura di Massimo Baglione e Alessandro Napolitano.
Contiene opere di: Paolo Maccallini, Gianluca Gendusa, Pia Barletta, Angela Di Salvo, Miriam Mastrovito, Alessandro Napolitano, Valentina Margio, Gilbert Paraschiva, Enrico Arlandini, Elena Piccinini, Stefano di Stasio, Eugenio De Medio, Celeste Borrelli, Luisa Catapano, Anna Maria Folchini Stabile, Giovanni Minio, Gemma Cenedese, Antonio Giordano, Rodolfo Vettorello, Cosimo Vitiello, Damiano Giuseppe Pepe, Patrizia Birtolo, Pietro Rainero, Roberto Stradiotti, Anna Giraldo, Maria Rizzi, Vittorio Scatizza, Paolo Frattini, Matteo Mancini, Piergiorgio Annicchiarico, Fabrizio Siclari, Emanuela Cinà, Laura Maria Rocchetti.
Antologia visual-letteraria (Volume tre)
Questa antologia a tema libero è stata ispirata dalle importanti parole di Sam L. Basie:
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello, che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che patiscono quell'arrogante formicolio che, dalle loro budella, striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani. A voi, astanti ed esteti dell'arte.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Iunio Marcello Clementi, Noemi Buiarelli, Marco Bertoli, Liliana Tuozzo, Alessandro Carnier, Martina Del Negro, Lodovico Ferrari, Francesca Gabriel, Pietro Rainero, Fausto Scatoli, Gianluigi Redaelli, Ilaria Motta, Laura Traverso, Pasquale Aversano, Giorgio Leone, Ida Dainese, Marino Maiorino.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2020 - (a colori)
A cura di Tullio Aragona.
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Calendario BraviAutori.it 2012 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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La Gara 47 - Virus
A cura di Patrizia Chini (con la supervisione di Lodovico).
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