Intervista a F. T. Leo

Area dedicata alle interviste con gli autori che sono diventati famosi o che hanno capito come uscire dall'ombra. In questa sezione ci si potrà dare appuntamento per discuterne con loro.

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Isabella Galeotti
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Intervista a F. T. Leo

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Eccoci all'utimo giovedì di Marzo, che salutiamo.

Il suo Avatar è potente e aggressivo, ma non è così, lo scoprire leggendolo.
Per concludere il mese, l'autore chi vi presento e: F. T. Leo.

Ciao Fabio, benvenuto e grazie .
Ciao, Isabella. Grazie a te.

Per chi scrivi? Per te oppure per il lettore?
Si vorrebbe scrivere sempre per una bella platea di lettori, ma il più delle volte ciò non è possibile. Fondamentalmente scribacchio di quello che mi piace. Se poi quello che cerco di mettere su foglio può interessare anche ad altri, tanto meglio.

Preferisci pubblicare delle Short Story, oppure dei romanzi? Perchè?
Delle Short Story sicuramente. La stesura di un romanzo richiederebbe troppo tempo.

Domandazza. Ti nutri solo dei tuoi interessi artistici, oppure fai altro nella vita?
Diciamo che l’arte, o, più correttamente, la vena artistica, è un qualcosa che si ha dentro, una sorta di richiamo, che ci permette pure di evadere dalla routine quotidiana. In generale, penso che valga per tutti. Poi, c’è chi la coltiva questa vena artistica e chi no. Io nella vita faccio tutt’altro, cose che non riguardano l’arte in senso stretto. Sono laureato in giurisprudenza, lavoro nel settore legale, mi occupo di cose che fatte giornalmente possono anche diventare, con la ripetizione, alquanto noiose. Quindi, la scrittura, la lettura, il cinema, in passato il disegno etc. etc., sono tutte cose che mi piacciono, sì, che adoro, sì, ma che mi permettono parimenti di evadere.
Quel poco tempo che mi rimane, infine, lo dedico alla famiglia.


Quando termini la bozza di un racconto, come ti senti? Ognuno di noi ha una reazione differente qual è la tua?
Sento qualcosa che si avvicina di molto alla felicità.

Quanto Fabio troviamo nei tuoi racconti? Sono tratti dalla tua fantasia oppure dalla quotidianità.
Sicuramente c’è anche qualcosa di mio, soprattutto delle sensazioni, quelle certamente mie. Ognuno, credo, metta la sua sensibilità in qualsiasi cosa faccia. Per lo più, comunque, si tratta sempre di cose di fantasia, anche metaforiche, surreali, ma di fantasia, frutto di tutto quello di cui mi nutro (o di cui mi sono nutrito). Spesso, comunque, ho preso anche dalla quotidianità.

Sei un lettore cartaceo oppure digitale? Perché?
Sono sicuramente un lettore cartaceo: prediligo la letteratura fantastica, ma non disdegno altri generi. In digitale leggo poco o niente: stare troppo vicino al computer anche per leggere sarebbe ulteriormente stancante.

Domandazza: se tu fossi un attore, che attore saresti? Perché?
La lista potrebbe essere lunga, visto che il cinema è una delle mie altre grandi passioni. Penso a un attore drammatico. Ti dico il primo che mi viene in mente: Mickey Rourke. Perché? Talento incredibile, che aveva un enorme potenziale, tale da poter dare al cinema molto più di quello che ha dato. Ho parecchio amato alcune delle sue interpretazioni.

Torniamo alla lettura. Come la inizi, dalla presentazione oppure da una pagina centrale?
Diciamo che per una questione di tempo, tranne qualche rara eccezione, leggo ormai quasi solo racconti. La presentazione di solito la leggo alla fine, ma non è una regola fissa. Leggendo pressappoco esclusivamente racconti, la cosa bella è che posso iniziare anche dall’ultimo racconto del libro, poi passare a un racconto centrale e così via. Spesso, poi, mi può anche attirare il titolo di un racconto e quindi posso procedere per titolo. Oppure a seconda della lunghezza, posso leggere prima i racconti più brevi, poi quelli più lunghi. In tal senso, non ho un metodo specifico.

Come trovi il tempo tra lo scrivere e il leggere? Trucchi e suggerimenti sono sempre utili.
Per quanto riguarda il leggere, leggo prevalentemente la sera, penso un po’ come tutti. Per lo scrivere, annoto su dei block notes tutte le cose che mi potrebbero servire per un eventuale racconto, anche giornalmente. Spesso capita addirittura che mi venga alla mente solo il titolo di un eventuale racconto, me lo segno e poi procedo giorno per giorno con le annotazioni di tutte le cose che possano andare bene con riferimento a quel titolo. Quando ho tempo e voglia, poi, cerco di collegare il tutto. In ogni caso, scrivo sempre interamente su fogli, a mano. Tutta la stesura la faccio indi scrivendo a mano sui fogli. Il computer lo utilizzo soltanto quando devo ricopiare il racconto e per eventuali correzioni. È un metodo un po’ strano, anche articolato, lo so, ma io riesco a trovarmi bene pure così.

Domandazza: qual è il luogo della tua città che preferisci per raccogliere le idee e rilassarti?
Io vivo a Napoli, che, diciamo così, è una città un po’ caotica. Quindi ti dico che soltanto a casa riesco a raccogliere veramente le idee e rilassarmi. Un posto specifico in casa non c’è.

Quest'ultima domanda riguarda la fine del mondo: cosa porteresti con te se avessi solo 5 minuti?
Niente di particolare… Trattandosi della fine del mondo, dove si potrebbe fuggire?


Grazie ancora Fabio.
Noi ci rileggiamo il prossimo giovedì di primavera. :smt006
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Massimo Baglione
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Re: intervista a F.T.Leo

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Niente di particolare… Trattandosi della fine del mondo, dove si potrebbe fuggire?
Non vale, devi portarti qualcosa, diccelo! :twisted:
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Re: Intervista a F. T. Leo

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Okay, Massimo. Allora mi porto lo spazzolino da denti, che è sempre importante! :lol: :smt006
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Re: Intervista a F. T. Leo

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Allora non sono il solo che qualche volta pensa prima al titolo e poi alla storia! Complimenti a intervistato e intervistatrice.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
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Re: Intervista a F. T. Leo

Messaggio da leggere da Massimo Baglione »

Ah, la cosa del titolo mi era sfuggita.
Io sono un maniaco del titolo! Quasi sempre la sua inesistenza mi blocca l'inizio della scrittura, figurati. Riesco a passare intere giornate su un motore anagrammatico, sul dizioario dei sinonimi e via dicendo prima di scrivere la prima parola del primo capitolo. Credo che possa definirsi come una sorta di follia.
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Ida Dainese
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Re: Intervista a F. T. Leo

Messaggio da leggere da Ida Dainese »

Troppo forti queste tragiche vicissitudini che stanno dietro alle nostre creazioni!
Avere un titolo e tormentarsi per la storia, avere la storia e impazzire per non trovarne il titolo.
Qui le uniche a divertirsi sono le Muse. :D
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Re: Intervista a F. T. Leo

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Ida Dainese ha scritto: 30/03/2019, 13:43Qui le uniche a divertirsi sono le Muse. :D
Temo proprio di sì ehehe
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A cura di Massimo Tivoli.
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La Gara 17 - Non è vero ma ci credo

La Gara 17 - Non è vero ma ci credo

(novembre/dicembre 2010, 55 pagine, 1,04 MB)

Autori partecipanti: nwStefy71, nwCazzaro, nwSkyla74, nwArditoeufemismo, nwManuela, nwVit, nwMatteo, nwGloria, nwRoberto Guarnieri, nwTania Maffei, Gigliola, nwMastronxo, nwSer Stefano, nwDavide Sax, nwArianna, nwExlex, nwDandyx, nwTitty Terzano, Pia,
A cura di VecchiaZiaPatty.
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La Gara 46 - Non più in vita

La Gara 46 - Non più in vita

(maggio 2014, 17 pagine, 337,04 KB)

Autori partecipanti: nwLodovico, nwAnnamaria Vernuccio, nwNunzio Campanelli, nwPatrizia Chini, nwAwomanofnoimportance,
A cura di Ser Stefano.
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Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


77, le gambe delle donne

77, le gambe delle donne

ovvero: donne in gamba!

Antologia di 77 opere e 10 illustrazioni per esplorare, conoscere e rappresentare la complessità e la varietà dell'universo femminile. Ognuno dei testi presenti in questa antologia riesce a cogliere tanti aspetti, anche contrastanti, di questa creatura affascinante e sorprendente che assieme agli uomini per millenni ha contribuito, nell'ombra o sul palco della storia, all'evoluzione della civiltà così come la conosciamo oggi. è inutile aggiungere che 77 opere soltanto non hanno la presunzione di fornire una rappresentazione esaustiva, ma lasciamo che la parte di questo "iceberg" femminile ancora sommerso rimanga pronto per emergere in prossime indagini e, perchì no, per costituire ancora la materia prima di altre future opere di ingegno.
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwTullio Aragona, Maria Basilicata, Mara Bomben, nwAlessandro Borghesi, Emanuela Bosisio, nwNunzio Campanelli, Paolo Caponnetto, nwAlessandro Carnier, Gino Centofante, Polissena Cerolini, Antonio Ciervo, Luigi Andrea Cimini, Giacomo Colosio, Cristina Cornelio, Marika Davoli, nwStella Demaris, Maria Rosaria De Simone, Cetta de Luca, Cristoforo De Vivo, nwRoberta Eman, Luca Fadda, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Raffaella Ferrari, Virginia Fiorucci, nwAnna Rita Foschini, Franco Frainetti, Manuela Furlan, Nicola Gaggelli, nwIsabella Galeotti, Rebecca Gamucci, Lucilla Gattini, Michela Giudici, Antonino R. Giuffrè, Alessandro Kabon, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Greta Leder, Silvia Leuzzi, Yuleisy Cruz Lezcano, nwLibero, Marina Li Volsi, Rosalia Maria Lo Bue, Diego Luci, Sandra Ludovici, Verdiana Maggiorelli, nwMarino Maiorino, nwAngelo Manarola, Myriam Mantegazza, Germana Meli (geMadame), nwRoberta Michelini, Samuele Mocellin, Maurizio Nequio, Teresa Pace, nwMarina Paolucci, nwRoberto Paradiso, nwUmberto Pasqui, Viviana Picchiarelli, nwDaniela Piccoli, Anna Pisani, Luciano Poletto, Monica Porta, nwPietro Rainero, nwGianluigi Redaelli, nwMaria Rejtano, Stefania Resanfi, nwFranca Riso, Massimo Rosa, Francesca Santucci, Libera Schiano Lomoriello, Daniele Schito, Veronica Sequi, nwSalvatore Stefanelli, Stella Stollo, Paola Tomasello, Sonia Tortora, nwLiliana Tuozzo, Alessandro Zanacchi.

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Human Takeaway

Human Takeaway

(english version)

What if we were cattles grazing for someone who needs a lot of of food? How would we feel if it had been us to be raised for the whole time waiting for the moment to be slaughtered? This is the spark that gives the authors a chance to talk about the human spirit, which can show at the same time great love and indiscriminate, ruthless selfishness. In this original parody of an alien invasion, we follow the short story of a couple bound by deep love, and of the tragic decision taken by the heads of state to face the invasion. Two apparently unconnected stories that will join in the end for the good of the human race. So, this is a story to be read in one gulp, with many ironic and paradoxical facets, a pinch of sadness and an ending that costed dearly to the two authors. (review by Cosimo Vitiello)
Authors: Massimo Baglione and Alessandro Napolitano.
Cover artist: Roberta Guardascione.
Translation from Italian: Carmelo Massimo Tidona.

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Riduzione di complessità - il libro Downpunk

è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.

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