Lisabetta
Lisabetta
E ti ho perso per sempre.
Era scritto nelle stelle, nel grande libro del destino del Padreterno, che tu e io non potevamo essere felici insieme. E adesso sono qui, affacciata alla finestra da cui ti spiavo sempre, sperando ogni mattina di vedere il tuo sorriso, ma la mia è un’attesa vana perché tu non sei più di questo mondo.
Una violenza inutile e brutale ha reciso lo stelo della tua vita e del nostro amore.
Abbiamo peccato? Forse. O forse no. Quale peccato può mai esserci nell’amore? A volte penso di essere stata come il Sole per Icaro: qualcosa di bello, di stupendo, di desiderabile, a cui il povero giovane si è avvicinato troppo e ne è rimasto scottato.
Forse avrei dovuto aspettarmelo dai miei fratelli. Non fanno che pensare alla loro ricchezza e in me vedono soltanto l’ennesimo strumento per aumentarla. Non fanno che parlare di unioni matrimoniali vantaggiose, di valutare pretendenti su pretendenti, da anni ormai. Non sono mai contenti di questo o quel partito, sono alla ricerca del meglio. E un povero garzone come te non lo era.
Ti hanno ucciso, mio amato Lorenzo. Ti hanno ucciso brutalmente, quei mostri. Sei diventato martire del nostro amore, e io sono tua vedova pur non avendoti sposato.
Mi hanno tolto tutto, quei maledetti. Anche l’ultimo ricordo di te, la piantina di basilico cresciuta nutrendosi nella tua testa, del tuo corpo.
Perdonami, se puoi, per questo scempio al tuo cadavere, ma avevo bisogno di un pezzetto di te accanto a me. Purtroppo i miei fratelli mi hanno tolto anche quello.
Adesso parlano di trasferirci a Napoli, e io dovrò obbedire, così come ho sempre obbedito a ogni loro volere. L’unica volta in cui non li ho seguiti e ho amato liberamente qualcuno a me caro ha pagato a caro prezzo, e non voglio che la cosa si ripeta.
In verità, non credo che avrò ancora molto da vivere. E allora spero che, varcata la soglia della luce, troverò te e solo te, mio Lorenzo. Se esiste una vita dopo la morte, non dovremo attendere a lungo prima di riunirci. Aspettarmi ancora un po’, amore mio.
Tua,
Lisabetta.
- Isabella Galeotti
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 291
- Iscritto il: 29/12/2011, 18:08
- Contatta:
-
Author's data
Commento
- Roberto Bonfanti
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 782
- Iscritto il: 13/10/2013, 12:58
-
Author's data
Commento
Vedi il mio commento al racconto di Ivan Locatelli, riguardo alla tempistica della partecipazione alla gara.
Anche in questo caso sospendo il giudizio e mi astengo dal votare il racconto.
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 737
- Iscritto il: 11/07/2016, 22:53
-
Author's data
Commento
- Angelo Ciola
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 130
- Iscritto il: 04/01/2019, 11:58
- Località: Borgo Valsugana (TN)
- Contatta:
-
Author's data
Commento
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Intervista:
https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5455
Commento
- Laura Traverso
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 987
- Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
- Località: GENOVA
- Contatta:
-
Author's data
commento
- Teseo Tesei
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 207
- Iscritto il: 03/02/2019, 19:35
-
Author's data
Commento
Lisabetta da Messina è la quinta novella della quarta giornata del Decameron.
Autore tal Boccaccio Giovanni: toscanaccio irriverente, versatile e sperimentatore.
Tutto avvenne pressoché in un simile contesto:
Lisabetta era una giovin donzella messinese, orfana di padre, viveva coi suoi tre fratelli, originari di San Gimignano divenuti ricchi con affari e commerci. La giovin donzella, non ancora maritata, commette lo sbaglio d’innamorarsi di Lorenzo, un modesto ragazzo di Pisa che aiuta i fratelli di Lisabetta nel loro lavoro. Lorenzo appartiene a un ceto inferiore a quello di Lisabetta pertanto il loro amore assume immediatamente implicazioni sociali assai complicate per l’epoca. La passione tra Lisabetta ed il pisano Lorenzo è invece semplicissima, assolutamente spontanea e naturale.
I tre fratelli scoperto che la sorella si reca nottetempo dal suo amante, inducono così Lorenzo a seguirli fuori città con una scusa, e una volta usciti da Messina lo assassinano occultandone il corpo.
Una notte Lorenzo appare in sogno a Lisabetta, rivelandole di essere stato ucciso dai fratelli, e mostrandole il luogo dove è stato sepolto da questi.
Così Lisabetta ottenendo il permesso dai fratelli di fare una gita in campagna, con una fidata donna di servizio, si reca sul luogo indicatole in sogno dall'amato. Scava trovando il cadavere ma non potendogli dare degna sepoltura, gli taglia la testa per poter conservare vicino a sé almeno un ricordo del suo innamorato.
A casa, Lisabetta nasconde la testa di Lorenzo in un vaso e la copre con una profumatissima pianta di basilico, che cresce in modo assai rigoglioso coprendone il fetore della decomposizione. Ogni giorno Lisabetta piange e si dispera sul vaso di basilico, trasferendo su questo l'amore e la passione insopprimibili per l'amato Lorenzo.
Il comportamento di Lisabetta insospettisce i vicini, che segnalano il tutto ai fratelli.
Questi ultimi decidono quindi di requisirle la pianta e, dopo averci trovato nel vaso la testa dell’amato, fanno sparire il tutto.
Timorosi che vicenda e delitto compiuto diventino di dominio pubblico, abbandonano Messina e si trasferiscono a Napoli, portando con loro Lisabetta.
La ragazza, già ammalatasi dopo la sottrazione della pianta, muore di lì a poco di dolore.
Mettiamola così: il racconto non è propriamente tutto farina del sacco dell'autrice, ma non è neppure plagio trattandosi di lettera che descrive quella situazione con parole proprie dell'autrice.
Tuttavia: UP massimo punteggio così rimango in pole position.
https://www.youtube.com/watch?v=HTRHL3yEcVk
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
Vedi ANTEPRIMA (941,40 KB scaricato 143 volte).
Antologia visual-letteraria (Volume due)
Antologia dedicata agli animali
Questo libro è una raccolta dei migliori testi che hanno partecipato alla selezione per la seconda antologia di BraviAutori.it. I ricavati saranno interamente devoluti al sostentamento di una comunità felina abbandonata sita nei pressi del Nucleo industriale di Longarone, Belluno, a poche centinaia di metri dalla diga del Vajont.
A cura di Massimo Baglione e Alessandro Napolitano.
Contiene opere di: Paolo Maccallini, Gianluca Gendusa, Pia Barletta, Angela Di Salvo, Miriam Mastrovito, Alessandro Napolitano, Valentina Margio, Gilbert Paraschiva, Enrico Arlandini, Elena Piccinini, Stefano di Stasio, Eugenio De Medio, Celeste Borrelli, Luisa Catapano, Anna Maria Folchini Stabile, Giovanni Minio, Gemma Cenedese, Antonio Giordano, Rodolfo Vettorello, Cosimo Vitiello, Damiano Giuseppe Pepe, Patrizia Birtolo, Pietro Rainero, Roberto Stradiotti, Anna Giraldo, Maria Rizzi, Vittorio Scatizza, Paolo Frattini, Matteo Mancini, Piergiorgio Annicchiarico, Fabrizio Siclari, Emanuela Cinà, Laura Maria Rocchetti.
Antologia visual-letteraria (Volume tre)
Questa antologia a tema libero è stata ispirata dalle importanti parole di Sam L. Basie:
Dedicato a tutti coloro che hanno scoperto di avere un cervello, che hanno capito che non serve solo a riempire il cranio e che patiscono quell'arrogante formicolio che, dalle loro budella, striscia implacabile fino a detonare dalle loro mani. A voi, astanti ed esteti dell'arte.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Iunio Marcello Clementi, Noemi Buiarelli, Marco Bertoli, Liliana Tuozzo, Alessandro Carnier, Martina Del Negro, Lodovico Ferrari, Francesca Gabriel, Pietro Rainero, Fausto Scatoli, Gianluigi Redaelli, Ilaria Motta, Laura Traverso, Pasquale Aversano, Giorgio Leone, Ida Dainese, Marino Maiorino.
Vedi ANTEPRIMA (921,21 KB scaricato 93 volte).
Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2020 - (a colori)
A cura di Tullio Aragona.
Scarica questo testo in formato PDF (4,73 MB) - scaricato 126 volte..
Lascia un commento.
Calendario BraviAutori.it 2012 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
Scarica questo testo in formato PDF (3,74 MB) - scaricato 348 volte..
La Gara 47 - Virus
A cura di Patrizia Chini (con la supervisione di Lodovico).
Scarica questo testo in formato PDF (542,17 KB) - scaricato 212 volte.
oppure in formato EPUB (704,54 KB) (vedi anteprima) - scaricato 289 volte..
Lascia un commento.