Il fiume di fuoco

Ishramit · Messaggio da leggere da **Ishramit** » 28/02/2021, 12:01

Salve a tutti, era da un po' che avevo adocchiato il sito ma solo ora mi sono animato a scrivere, un po' perché non avevo tempo di esplorare il forum, un po' per il timore di venirne risucchiato come capita spesso

Dato che non mi è mai piaciuto gran che presentarmi, preferisco farlo presentandovi "Il Fiume di Fuoco", il primo romanzo che ho voluto (ehm, diciamo che mi hanno convinto) proporre al pubblico, un romanzo sul "Purgatorio" ma che rappresenta in realtà un purgatorio per il romanzo stesso, che dopo un decennio di gestazione (avevo 14 anni quando iniziai e potete immaginare che di allora rimane ben poco) ha assunto una forma che principalmente testimonia questo processo purgativo su diversi piani: quello della vita dei personaggi, quello della "poetica" del romanzo, quello della "storia" che li tiene insieme.

Nella scheda già linkata trovate la mia presentazione, mentre proprio negli ultimi giorni il libro è stato recensito anche su questo sito.
Vi ringrazio tutti per le opportunità di incontro e di scambio offerte da questo sito, sperando di poterne trarre tesoro nei prossimi tempi.

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28/02/2021, 13:53

Ishramit ha scritto: ↑28/02/2021, 12:01... un po' perché non avevo tempo di esplorare il forum, un po' per il timore di venirne risucchiato come capita spesso

...e invece ora sei parte di noi, sei nostro, sei stato assimilato. Benvenuto

Marcello Rizza · 28/02/2021, 14:21

Massimo Baglione ha scritto: ↑28/02/2021, 13:53 ...e invece ora sei parte di noi, sei nostro, sei stato assimilato. Benvenuto

Lasciate ogni speranza a voi c'hentrate.

Ishramit · Messaggio da leggere da **Ishramit** » 28/02/2021, 15:31

...Poveri voi O:-)

Ishramit · Messaggio da leggere da **Ishramit** » 29/04/2021, 19:48

L’adolescenza è il tempo in cui le certezze dell’infanzia vengono messe in discussione. I denti da latte cadono per far posto a quelli definitivi, al contempo uguali e diversi, con cui si dovrà mangiare per tutta la vita. Ma sempre più spesso questo processo viene impedito, o almeno distorto.

I morsi dell’ingiustizia lo bloccano sul nascere, congelando nella fanciullezza chi non può che rimanere terrorizzato dall’idea di vedersi crescere addosso le stesse zanne che l’hanno sbranato. Oppure costringono a saltarlo a pié pari, inducendo a dirsi “grande” chi ancora ha le gengive molli e non è pronto al cibo solido.

Dalle due rive del Fiume di Fuoco anime bambine di entrambi i tipi si guardano tra loro spaventate. Quanto ci vorrà a trovare il coraggio di tuffarsi? Ne varrà la pena? O si diventerà soltanto come quello dell’altra parte?