Carla Bley - Escalator Over The Hill

[Marcello Rizza]

Dopo almeno tre anni riprendo ad ascoltare questo capolavoro. Il fianco mi è stato dato dalla rilettura del numero 1 di Classic Jazz, dove si lancia nel conosciuto esercizio dei "migliori 100 dischi di sempre" . Difficile e facilmente contestabile la realizzazione di una lista dei 100 album jazz imperdibili ma è un "esercizio" che, appunto, fanno in molti e conosciamo . In questa lista ho trovato "Escalator Over The Hill" di Carla Bley e Michael Mantler su testi surreali di Paul Haines. È un album troppo complesso per recensirlo senza sudare sangue. Mi limito solo a due righe per dire che:
1. Chi ama la musica non può esimersi dall'ascoltare questo incredibile capolavoro.
2. Impossibile, sacrilego segnalare un brano dell'opera, così diversa e dinamica, che cambia veste mantenendo la stessa anima, e quindi (siccome sono sacrilego) segnalo Rawalpindi Blues.
3. Non ha senso dire di ascoltare uno dei tre vinili del cofanetto, perché un'opera come questa va assaporata assolutamente per intero, quindi (perché sono sacrilego) vi dico di ascoltarvi il terzo vinile, side V e VI.
4. se l'esperienza Centipede è considerata prog e quella Mahavishnu jazz rock, ecco...Escalator è...boh? Ma diciamo (perché sono infingardo) che è certamente più rock che jazz. O no?