Tra scarpe e mutande
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Tra scarpe e mutande
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Re: Commento
Ciao Raffaella, grazie molte per il tuo gratificante commento e voto, però non compare il voto, non so perché. Se puoi controlla, grazie ancora, ciaoRaffaella villaschi ha scritto: ↑18/10/2023, 10:34 Un bellissimo racconto, almeno un pochino ridicolo, ma non è stato per niente perverso. Sei stata ancora fortunata che parlava e di mutandine, di iniziare a fare l'amore dai piedi, e tu sei stata molto sincera a dirgli "basta" che non se ne poteva più, capita sulla chat di fare o parlare di queste cose. il mio voto è 5.
- Maria Spanu
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Mi sono divertita nel leggerlo, mi ha fatto riflettere anche sui pericoli della rete, sulle molteplici "facce" delle persone. Mi capita spesso di sentire dialoghi tipo:
-ma perché hai detto quella cosa su Facebook? Mica la pensi
-che mi frega tanto è internet non c'entra nulla con la realtà.
Rimango basita, non solo per la mutevole opinione della persona, ma soprattutto perché non si ha chiaro il concetto che sia online che fuori siamo la stessa figura giuridica, distinguendo queste due solo dalla tangibilità del nostro corpo. Quel che facciamo online si ripercuote nella stessa misura delle azioni compiute nella realtà.
La protagonista, nonostante il senso di colpa per essere stata al gioco, ha comunque fatto la scelta giusta. Si, magari ci sono storie online che durano nel tempo ma le probabilità sono molto basse.
Un buon racconto, l'ho divorato in 1 minuto, la scrittura liscia e leggera.
Brava Laura voto 4!
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Re: Commento
Ciao Maria, sono molto lieta che il mio racconto ti sia piaciuto portandoti anche a riflessioni sul mondo virtuale che presenta, come ben hai evidenziato il bello e il brutto, entrambi gli aspetti fanno parte dell'essere umano. Mediamente, attraverso i vari social, la gente butta la maschera, oppure ne indossa una... occorre fare molta attenzione. E, ritornando al mio scritto, è uno dei tantissimi esempi che corrono in Rete su cui poter raccontare e inventare. Grazie ancora per la gratificante valutazione e per il commento, ciaoMaria Spanu ha scritto: ↑18/10/2023, 16:59 Ti dico la verità Laura, il racconto l'ho letto appena lo hai postato (2 minuti dopo circa) ma volevo attendere per commentarlo.
Mi sono divertita nel leggerlo, mi ha fatto riflettere anche sui pericoli della rete, sulle molteplici "facce" delle persone. Mi capita spesso di sentire dialoghi tipo:
-ma perché hai detto quella cosa su Facebook? Mica la pensi
-che mi frega tanto è internet non c'entra nulla con la realtà.
Rimango basita, non solo per la mutevole opinione della persona, ma soprattutto perché non si ha chiaro il concetto che sia online che fuori siamo la stessa figura giuridica, distinguendo queste due solo dalla tangibilità del nostro corpo. Quel che facciamo online si ripercuote nella stessa misura delle azioni compiute nella realtà.
La protagonista, nonostante il senso di colpa per essere stata al gioco, ha comunque fatto la scelta giusta. Si, magari ci sono storie online che durano nel tempo ma le probabilità sono molto basse.
Un buon racconto, l'ho divorato in 1 minuto, la scrittura liscia e leggera.
Brava Laura voto 4!
- Alberto Marcolli
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Commento Tra scarpe e mutande
Di questa ragazza/ signora/signorina sappiamo poco per riuscire a capire meglio le sue emozioni di fronte a questo incontro in chat di un “altro”, forse uomo forse donna, forse giovane forse vecchio. Si sa, sul web uno si può inventare a suo piacimento.
Dell’io narrante sappiamo soltanto che si dice essere una che va sul classico. Certo non si poteva perdere in spiegazioni su cosa intendesse. Mica hai scritto un “corto” erotico!
Il “corto” è riuscito a incuriosirmi e ti ho detto solo alcune delle mie fantasticherie. Ne avrei altre, naturalmente, ma scivolerei troppo sul personale e alla mia età devo mantenere un certo contegno! Certo da giovane ne ho fatte di tutti i colori. Cosa vuoi. Quando si suona una chitarra su un palco può succedere di tutto e quelli erano gli anni giusti per certe birichinate, piedi compresi.
Brava! Voto 5
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Re: Commento Tra scarpe e mutande
Ciao Alberto e grazie per la simpatica recensione con anche alcuni particolari sui tuoi trascorsi, sulle tue birichinate (e meno male averle fatte, le birichinate...). Mi fa davvero piacere che il mio racconto ti sia piaciuto, grazie anche per la valutazione massima assegnata. Spero veramente che tu ti sia ripreso dopo il vaccino... E beh! sono scelte... CiaoAlberto Marcolli ha scritto: ↑19/10/2023, 17:02 Questa volta mi astengo dall’analizzare il testo. Ieri ho fatto il vaccino Covid e sono un po’ assonnato e infreddolito.
Di questa ragazza/ signora/signorina sappiamo poco per riuscire a capire meglio le sue emozioni di fronte a questo incontro in chat di un “altro”, forse uomo forse donna, forse giovane forse vecchio. Si sa, sul web uno si può inventare a suo piacimento.
Dell’io narrante sappiamo soltanto che si dice essere una che va sul classico. Certo non si poteva perdere in spiegazioni su cosa intendesse. Mica hai scritto un “corto” erotico!
Il “corto” è riuscito a incuriosirmi e ti ho detto solo alcune delle mie fantasticherie. Ne avrei altre, naturalmente, ma scivolerei troppo sul personale e alla mia età devo mantenere un certo contegno! Certo da giovane ne ho fatte di tutti i colori. Cosa vuoi. Quando si suona una chitarra su un palco può succedere di tutto e quelli erano gli anni giusti per certe birichinate, piedi compresi.
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Re: Commento
Ciao Andr, il tuo commento, come sempre simpatico e ironico mi ha fatto ridere di cuore. Evviva questa tua capacità non comune, di trovare sempre il lato comico nelle cose, questa volta da "scarpe e scarpe". Certo sì i dialoghi con gli sconosciuti in chat sono sempre un'incognita pericolosa. Grazie per il voto e per il commento, ciaoAndr60 ha scritto: ↑20/10/2023, 19:31 I dialoghi con gli sconosciuti via web sono sempre un'incognita: dall'altra parte chi ci sarà, un adolescente brufoloso o un vecchio bavoso? Di sicuro, queste chat sembrano fatte apposta per slanci onanistici soprattutto se, come pare in questo caso, l'interlocutore non sembra interessato a un incontro vis à vis. Quindi ritengo che la protagonista abbia fatto bene a svicolare, anche se forse poteva prima invitarlo ad andare a cercare impiego come commesso presso Scarpe&scarpe.
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Ti segnalo: “ Intanto ero sempre più annoiata da quel giochetto cretino al quale, un po' tanto stupidamente, mi ero infilata.” Penso manchi un “dentro “ prima di “al quale”
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Re: Commento
Ciao Selene e grazie per aver letto, commentato e votato il mio racconto. Mi fa piacere che ti abbia anche fatto sorridere oltre che indotto a riflessioni. Hai perfettamente ragione in merito al "quale" in cui manca la parola "dentro". Certamente la frase è più completa con la tua precisazione, grazie. ModificheròSelene Barblan ha scritto: ↑22/10/2023, 8:59 Ciao, ho letto il tuo racconto e mi ha fatto sorridere; sicuramente sei stata efficace nel descrivere la situazione e hai saputo condire tutto con una buona dose di ironia. Lo stile è scorrevole e rende la lettura “leggera” anche se il tema, piuttosto attuale, porta a fare diverse riflessioni. In questo trovo che hai fatto bene, hai dato un messaggio lasciando però libero il lettore di farsi un’idea propria. Un buon racconto quindi, voto 4.
Ti segnalo: “ Intanto ero sempre più annoiata da quel giochetto cretino al quale, un po' tanto stupidamente, mi ero infilata.” Penso manchi un “dentro “ prima di “al quale”
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Un buon lavoro, Laura.
A rileggerti.
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Re: Commento
Buonasera Namio, penso che tu saresti capacissimo di scrivere, eccome, ancora di Eros, come scrivi al meglio su tutto. Circa il non essermi prolungata nel racconto, soprattutto nella parte centrale come hai suggerito, non so che dire... forse sarebbe stato meglio ma davvero non ho avuta altra ispirazione che fin dove sono arrivata. Ti ringrazio moltissimo per esserti soffermato sulla lettura del mio racconto, e grazie anche per il gratificante voto che gli hai assegnato. Un caro saluto, ciaoNamio Intile ha scritto: ↑22/10/2023, 18:33 Simpatico lo spunto. Invidio chi sa ancora scrivere di Eros, e tu l'hai fatto. Secondo me, però, ti sei arresa troppo presto; dovevi sviluppare la parte centrale, il gioco della seduzione tra i piedi di lei e le mutande di lui, e far credere all'Eros anche me, svogliato lettore, incerto, scettico, per non dire ossuto e perennemente costernato. Già da subito però non ci credi e rinunci. Peccato. Ne poteva venire fuori un racconto coi fiocchi.
Un buon lavoro, Laura.
A rileggerti.
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COMMENTO
L'eros ha tante sfaccettature. Ma l'eros a distanza può essere stimolante, senza ombra di dubbio però nasconde delle insidie.
Impostare certi argomenti senza nemmeno conoscersi può in una fase iniziale "accendere la miccia" ma io penso che questo tipo di varianti erotiche siano assolutamente le benvenute, dovrebbero partire però dal presupposto che due persone si conoscano già personalmente. E' una mia opinione ovviamente.
Molti sostengono che parlare di certi argomenti più o meno piccanti e privati venga meglio tra persone che non si conoscono, addirittura completamente sconosciuti...io la penso al contrario.
Comunque il racconto è molto spontaneo e ripeto, divertente, originale. Mi ha fatto sorridere.
p.s da uomo posso dire, chissenefrega se perizima o culotte, l'importante non è la scatola o la confezione ma il contenuto
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Re: COMMENTO
Ciao Mauro, è vero circa la tua ultima frase divertente e simpatica: "l'importante non è la scatola ma il contenuto", certo che sì. Mi fa piacere che il racconto ti sia piaciuto e ti abbia anche divertito. Certamente in questi casi non va sottovalutato l'aspetto a distanza, che come hai fatto ben notare, può certamente nascondere insidie di ogni genere. Grazie per aver letto, commentato e gratificato con una ottima valutazione il mio racconto.Mauro Conti ha scritto: ↑26/10/2023, 21:59 Laura, racconto tra il piccante e l'introspettivo, sicuramente divertente, non banale e che sei stata brava a non far cadere nel volgare dato l'argomento.
L'eros ha tante sfaccettature. Ma l'eros a distanza può essere stimolante, senza ombra di dubbio però nasconde delle insidie.
Impostare certi argomenti senza nemmeno conoscersi può in una fase iniziale "accendere la miccia" ma io penso che questo tipo di varianti erotiche siano assolutamente le benvenute, dovrebbero partire però dal presupposto che due persone si conoscano già personalmente. E' una mia opinione ovviamente.
Molti sostengono che parlare di certi argomenti più o meno piccanti e privati venga meglio tra persone che non si conoscono, addirittura completamente sconosciuti...io la penso al contrario.
Comunque il racconto è molto spontaneo e ripeto, divertente, originale. Mi ha fatto sorridere.
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Re: Commento
Mi sono accorta adesso che non avevo risposto al tuo commento, sorry! Certo si, come ben hai evidenziato chissà chi ci poteva essere dall'altra parte, chiunque certamente; sono i rischi che si corrono in chat, soprattutto su certe chat. Grazie per il voto e il commento- CiaoLetylety ha scritto: ↑20/10/2023, 13:18 Un simpatico racconto che lascia il dubbio sulla persona con cui chattavi. Un sempliciotto? Un misogino? Un uomo alla disperata ricerca d'amore? Un fake o un lupo in embrione? E' difficile distinguere anche se le statistiche ci dicono che un quarto delle coppie si sono conosciute su internet.
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Siamo nella mente della scrittrice, e attraverso i suoi occhi giudichiamo le cose e le persone come le giudica lei...posso dire che avrei giudicato quell'uomo nello stesso modo!
Brava, mi hai strappato un sorriso con l'espressione: "credeva di aver trovato la scarpa per il suo piede".
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Re: Commento
Ciao Cristina, grazie per il commento positivo, lieta davvero che ti sia piaciuto il mio racconto e che ti abbia anche fatto un po' sorridere. Non conosco l'autrice che hai citato, terrò presente il nome e andrò a leggerla. Un po' di ironia e leggerezza farà sicuramente bene. CiaoCristina Flati ha scritto: ↑07/11/2023, 19:24 Da amante di Margaret Atwood e del suo pungente spirito ironico, devo dire che mi è sembrato di sfogliare un suo libro e fermarmi a leggere due paginette.
Siamo nella mente della scrittrice, e attraverso i suoi occhi giudichiamo le cose e le persone come le giudica lei...posso dire che avrei giudicato quell'uomo nello stesso modo!
Brava, mi hai strappato un sorriso con l'espressione: "credeva di aver trovato la scarpa per il suo piede".
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Re: Commento
Grazie molte anche a te Anto, per il gratificante voto e per il commento. Mi fa piacere la tua positiva opinione, e che il racconto ti abbia anche divertito. Un caro saluto, ciao
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la tua storia mi è piaciuta molto, c'è un ironia leggera che però non scade né nel sessismo e tantomeno nella volgarità. La storia infatti è piacevole alla lettura, mi sono rilassato e divertito nel leggerla. I personaggi sono perfettamente in linea con i tempi in cui viviamo, non ci sono inutili enfatizzazioni né esagerazioni.
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Il reale è sempre meglio.
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Re: Commento
Ciao Roberto, hai ragione a non credere a questo tipo di rapporti nati online, possono nascondere ogni genere di insidie. Mi fa piacere che il mio racconto ti abbia divertito, era quella la mia intenzione... Grazie molte per il commento e la gratificante valutazione, ciaoRoberto Di Lauro ha scritto: ↑18/11/2023, 16:17 Bel racconto, scorrevole, divertente con un finale, tutto sommato, scontato. A questo tipo di rapporti on-line non ci ho mai creduto. È troppo difficile capire la qualità della persona ma anche il numero di quelli che stanno nell'ombra, dietro le connessioni informatiche.
Il reale è sempre meglio.
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Re: Commento
Certo che apprezzo il tuo commento, tantissimo, sei stato simpaticamente birichino. Comunque cercherò di soddisfare alcune tue domande. Il racconto non è autobiografico, noi scrittori dobbiamo inventare e così è stato anche per questo racconto. Le mutandine che uso sono quelle da educanda, comode e di puro cotone, certamente non ascellari (comunque nulla di sexy),cosi come sono descritte nel racconto (come sai c'è sempre qualcosa che ci riguarda e di vero in ciò che scriviamo). Le scarpe sono il 39, sono piuttosto alta... Grazie Giordano per la tua recensione originale e per la valutazione, ciaoA. Giordano ha scritto: ↑28/11/2023, 12:53 E’ un racconto biografico, almeno così sembra da come è scritto, che affronta il tema delle relazioni virtuali che possono crearsi in una chat. Vista la sua presunta natura (biografica) ha poco di letterario, ma è scorrevole e “stuzzica curiosità”: perché è scritto da una donna, pure di bell’aspetto, altrimenti lo sarebbe meno. Autoironico, lievemente erotico e un po’ civettuolo. E’ da apprezzare la descrizione dell’evoluzione del rapporto, soprattutto i dubbi e la “disillusione” finale, che l’autrice riesce in modo semplice a rappresentare. Forse è un po’ banale e stereotipato nel suo contenuto: e l’autrice non la prenda male se dico questo, perché hai un modo di scrivere bello, spensierato e fluente e sembri anche una persona simpatica. Per concludere, tra pregi e difetti, ti do un voto medio.
P.S. Ma se mi dici che mutandine e che scarpe indossi di do pure 10 (anzi 110 cum laude).
P.S.S. Il P.S. non l’ho scritto io, ma l’IA dopo che gli fatto vedere la tua foto.
P.S.S.S. Io ho apprezzato l’ironia del tuo racconto e spero che tu possa, nella stessa misura, apprezzare la mia.
Ciao
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Re: commento
Ciao Giovanni. Grazie per aver letto e commentato il mio racconto, mi fa davvero piacere quanto hai scritto e che ti sia piaciuto, E si, la storia rispecchia i tempi in cui viviamo, è proprio così, un caro saluto.Giovanni p ha scritto: ↑15/11/2023, 11:22 Buongiorno Laura,
la tua storia mi è piaciuta molto, c'è un ironia leggera che però non scade né nel sessismo e tantomeno nella volgarità. La storia infatti è piacevole alla lettura, mi sono rilassato e divertito nel leggerla. I personaggi sono perfettamente in linea con i tempi in cui viviamo, non ci sono inutili enfatizzazioni né esagerazioni.
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Re: Tra scarpe e mutande
"mametta" forse va con due M e una T
77, le gambe delle donne
ovvero: donne in gamba!
Antologia di 77 opere e 10 illustrazioni per esplorare, conoscere e rappresentare la complessità e la varietà dell'universo femminile. Ognuno dei testi presenti in questa antologia riesce a cogliere tanti aspetti, anche contrastanti, di questa creatura affascinante e sorprendente che assieme agli uomini per millenni ha contribuito, nell'ombra o sul palco della storia, all'evoluzione della civiltà così come la conosciamo oggi. è inutile aggiungere che 77 opere soltanto non hanno la presunzione di fornire una rappresentazione esaustiva, ma lasciamo che la parte di questo "iceberg" femminile ancora sommerso rimanga pronto per emergere in prossime indagini e, perchì no, per costituire ancora la materia prima di altre future opere di ingegno.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Tullio Aragona, Maria Basilicata, Mara Bomben, Alessandro Borghesi, Emanuela Bosisio, Nunzio Campanelli, Paolo Caponnetto, Alessandro Carnier, Gino Centofante, Polissena Cerolini, Antonio Ciervo, Luigi Andrea Cimini, Giacomo Colosio, Cristina Cornelio, Marika Davoli, Stella Demaris, Maria Rosaria De Simone, Cetta de Luca, Cristoforo De Vivo, Roberta Eman, Luca Fadda, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Raffaella Ferrari, Virginia Fiorucci, Anna Rita Foschini, Franco Frainetti, Manuela Furlan, Nicola Gaggelli, Isabella Galeotti, Rebecca Gamucci, Lucilla Gattini, Michela Giudici, Antonino R. Giuffrè, Alessandro Kabon, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Greta Leder, Silvia Leuzzi, Yuleisy Cruz Lezcano, Libero, Marina Li Volsi, Rosalia Maria Lo Bue, Diego Luci, Sandra Ludovici, Verdiana Maggiorelli, Marino Maiorino, Angelo Manarola, Myriam Mantegazza, Germana Meli (geMadame), Roberta Michelini, Samuele Mocellin, Maurizio Nequio, Teresa Pace, Marina Paolucci, Roberto Paradiso, Umberto Pasqui, Viviana Picchiarelli, Daniela Piccoli, Anna Pisani, Luciano Poletto, Monica Porta, Pietro Rainero, Gianluigi Redaelli, Maria Rejtano, Stefania Resanfi, Franca Riso, Massimo Rosa, Francesca Santucci, Libera Schiano Lomoriello, Daniele Schito, Veronica Sequi, Salvatore Stefanelli, Stella Stollo, Paola Tomasello, Sonia Tortora, Liliana Tuozzo, Alessandro Zanacchi.
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Human Takeaway
(english version)
What if we were cattles grazing for someone who needs a lot of of food? How would we feel if it had been us to be raised for the whole time waiting for the moment to be slaughtered? This is the spark that gives the authors a chance to talk about the human spirit, which can show at the same time great love and indiscriminate, ruthless selfishness. In this original parody of an alien invasion, we follow the short story of a couple bound by deep love, and of the tragic decision taken by the heads of state to face the invasion. Two apparently unconnected stories that will join in the end for the good of the human race. So, this is a story to be read in one gulp, with many ironic and paradoxical facets, a pinch of sadness and an ending that costed dearly to the two authors. (review by Cosimo Vitiello)
Authors: Massimo Baglione and Alessandro Napolitano.
Cover artist: Roberta Guardascione.
Translation from Italian: Carmelo Massimo Tidona.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Downgrade
Riduzione di complessità - il libro Downpunk
è probabilmente il primo libro del genere Downpunk, ma forse è meglio dire che il genere Downpunk è nato con questo libro. Sam L. Basie, autore ingiustamente sconosciuto, presenta una visione dell'immediato futuro che ci lascerà a bocca aperta. In un futuro dove l'individuo è perennemente connesso alla globalità tanto da renderlo succube grazie alla sua immediatezza, è l'Umanità intera a operare su se stessa una "riduzione di complessità", operazione resa necessaria per riportare l'Uomo a una condizione di vita più semplice, più naturale e più... umana. Nel libro, l'autore afferma che "anche solo una volta all'anno, l'Essere umano ha bisogno di arrangiarsi, per sentirsi vivo e per dare un senso alla propria vita", ma in un mondo dove tutto ciò gli è negato dall'estremo benessere e dall'estrema tecnologia, le menti si sviluppano in maniera assai precaria e desolante, e qualsiasi inconveniente possa capitare diventerà un dramma esistenziale.
Di Sam L. Basie
A cura di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 64 - L'amore e le sue sfumature
A cura di Massimo Tivoli.
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La Gara 17 - Non è vero ma ci credo
A cura di VecchiaZiaPatty.
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La Gara 46 - Non più in vita
A cura di Ser Stefano.
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