Il genere letterario
- Massimo Baglione
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Il genere letterario
Come si stabilisce il genere letterario di un'opera?
Di F T Leo: Questo racconto potrebbe benissimo essere di un genere qualunque o, anche, di nessun genere. D'altronde, poi, è davvero veramente importante catalogare un racconto? Io ritengo di no, forse sbagliando, chissà, ma tant'è. La fantascienza, l'horror, lo splatter, il giallo o anche altro possono ben essere soltanto un espediente per dire qualcosa di più ampio.
Di Massimo Baglione: Accipicchia, FT, che super commento!
Il genere letterario è fine a sé stesso, per i puristi della lettura, ma penso sia comunque indispensabile dare una connotazione, seppur generica, di un ordito che sorregge una trama.
Di F T Leo: Sicuramente, Massimo, sul fatto di dare una connotazione, anche se generica, di un ordito che sorregga una trama, posso assolutamente essere d'accordo con te.
Il problema potrebbe sorgere, però, laddove un solo racconto contenga una commistione di generi.
In tal caso, come si fa a catalogarlo? Gli si dà una connotazione sempre generica?...
Tra l'altro, ho notato che fra le tendine dell'Associazione, per la scelta dei generi, manca il genere distopico, da me molto apprezzato. Lo si fa rientrare nella fantascienza?...
Scusami, si tratterà di minuzie, ma mi faceva molto piacere discuterne.
Di Massimo Baglione: Per stabilre il genere principale di un'opera che ne contiene altri (credo che sia così per gran parte delle opere), l'autore deve stabilire quale di questi è il genere dominante. cioè: se scrivo un testo d'amore ambientato su un'astronave dove uno dei due amanti viene ucciso e un investigatore cerca di trovare il colpevole, è Rosa? È Fantascienza? È un Giallo o un Poliziesco?
Deve stabilirlo l'autore quale di quei generi ha lavorato meglio. Oppure non gli resterà che attendere che qualcuno dei lettori lo corregga in tal senso.
Esistono anche i sottogeneri come appunto il Distopico, che, come tu stesso hai ben localizzato, lo ritengo essenzialmente un sottogenere della Fantascienza. Tuttavia, per questa discussione limitiamoci ai generi principali, in relazione cioè ai generi che il portale offre come scelte per classificare le opere che gli autori pubblicano qui online.
Voi cosa ne pensate?
- Angela Catalini
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Re: Il genere letterario
Più che lavorato meglio, direi che il genere è dato dall'importanza che un certo elemento assume nel testo.Massimo Baglione ha scritto: ↑17/10/2017, 7:31Deve stabilirlo l'autore quale di quei generi ha lavorato meglio. Oppure non gli resterà che attendere che qualcuno dei lettori lo corregga in tal senso.
Nel romanzo rosa la storia d'amore è centrale: l'astronave è solo un mezzo di locomozione e l'omicidio un episodio isolato.
Nel giallo l'omicidio è l'elemento principale su cui è incentrata la trama.
Nella fantascienza sono i viaggi e le avventure spaziali i veri protagonisti.
La Gara 35 - Zombie & Incipit
A cura di Ser Stefano.
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La Gara 21 - Lasciate ogni speranza, oh voi ch'entrate.
A cura di Conrad.
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Gara di primavera 2019 - La contessa, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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Blue Bull
Poliziesco ambientato a Chicago e Nuovo Messico
Un poliziesco vecchio stile, cazzuto, ambientato un po' a Chicago e un po' in New Mexico, dove un poliziotto scopre di avere un figlio già adulto e, una volta deciso di conoscerlo, si accorgerà che non sarà così semplice. Una storia dura e forse anche vera.
Frank Malick, attempato sergente della polizia di Chicago, posto finalmente di fronte alle conseguenze d'una sua mancanza commessa molti anni prima, intraprende un viaggio fino in Nuovo Messico alla ricerca di qualcosa a metà tra il perdono delle persone che aveva fatto soffrire e la speranza di un'improbabile redenzione.
Di Massimo Baglione e Cataldo Balducci.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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La donna dipinta per caso
racconti e poesie imperniati sulla donna in tutte le sue sfaccettature
Il libro contiene quattro racconti lunghi, undici racconti brevi e trentuno poesie. Il tema principale è la donna in tutte le sue sfaccettature: amante, madre, figlia, gioco, musa, insegnante, dolore, tecnologia, delusione e speranza. Nella prefazione è ospitato un generoso commento del prof. Carlo Pedretti, professore emerito di storia dell'arte italiana e titolare della cattedra di studi su Leonardo presso l'Università della California a Los Angeles, dove dirige il Centro Hammer di Studi Vinciani con sede italiana presso Urbino. Copertina e alcune illustrazioni interne di Furio Bomben.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.