La sperimentazione di "Un'avventura leggendaria"
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La sperimentazione di "Un'avventura leggendaria"
A fronte dell'esperienza con mio filgio di 12 anni, ne sto conducendo un'altra con mia figlia di 8 anni, con cui sto scrivendo un altro libro di racconti. Anche questa esperienza può essere argomento di conversazione.
Il libro
"Un'avventura leggendaria" é un libro fantasy per ragazzi ed é disponibile sulla piattaforma Amazon. È implicitamente ispirato al gioco Clash Royale, come si può intuire dal titolo. Dico implicitamente perchè, come approfondirò in seguito, l'intenzione era proprio quella di creare il romanzo ufficiale del gioco, anche se non ci siamo riusciti. Un obbiettivo ambiziosetto, lo ammetto. Ma noi ci abbiamo voluto provare e anche questa nostra esperienza può essere un valido argomento.
La nascita dell'idea
L'idea della scrittura del libro é nata dalla volontà di mio figlio di voler scrivere un romanzo. Era appassionata e molto sentita, tanto che aveva già, di sua iniziativa, tentato più volte di avviare qualche progetto, ma senza i risultati sperati. A molti ragazzi, probabilmente, frulla un'idea del genere nella mente; credo stia poi nella volontà concreta di noi genitori portare questo loro sogno alla realizzazione. A meno che vostro figlio non sia un piccolo genio, l'idea é un po' ambiziosetta per essere realizzata autonomamente. Forse la sua fortuna é stata quella di avere un genitore anch'egli appassionato di scirttura e con una minima istruzione e buona volontà. Ma non consiglerei mai a nessuno di intrapprendere un'esperienza del genere senza talune ambizioni. Non vale la pena di "forzare" vostro figlio a scrivere un libro con vio se effettivamente non lo desidera affatto. Sarebbe una perdita di tempo e potrebbe essere controproducente.
L'ispirazione
Come qualsiasi buon lavoro, l'ispirazione di partenza é essenziale. Quando mio figlio ha manfestato la volontà di scrivere un libro, gli ho chiesto espressamente su cosa volesse scriverlo, ma i suoi fini non erano proprio chiarissimi; a parte che voleva scrivere un libro. Allora abbiamo fatto delle vere e proprie riunioni (un paio al massimo) e abbiamo analizzato se ci fossero e quali fossero le possibili argomentazioni su cui costruire la storia del nostro libro. Alla fine abbiamo deciso di ispirarci a qualcosa che a lui piaceva molto: il gioco di Clash Royale. Dopo alcuni tentativi, siamo arrivati a definire quelle che erano le linee guida per arrivare alla realizzazione finale.
Il metodo
Come é plausibile, per un ragazzo di 12 anni scrivere interamente un libro é abbastanza impegnativo. Ci siamo quindi suddivisi i ruoli e abbiamo adottato un metodo di lavoro al fine di semplificare la stesura del testo.
Per prima cosa abbiamo preso i personaggi del gioco e li abbiamo catalogati uno ad uno. Ad ognuno abbiamo dato un nome proprio, una personalità ed un ruolo (dividendoli in buoni e cattivi). Abbiamo estrapolato i protagonisti e gli abbiamo costruito una storia attorno. Dapprima a grandi linee (un piccolo schema a passi di ciò che sarebbe successo) e poi abbiamo cominciato, capitolo per capitolo, ad entrare nei dettagli.
Essendo la storia ambientata in un regno, abbiamo deciso di costruirci una mappa, per facilitarci ulteriormente il lavoro, e ne abbiamo stampato un grande cartellone. Con delle puntine, abbiamo apposto sulla mappa ogni singolo personaggio. A mano a mano che creavamo i capitoli, le figure cambiavano di posto, si aggiungevano o venivano tolte, al fine di avere sempre una visione globale della situazione. Ciò ci permetteva di regolarci meglio per quel che riguarda il ritmo di narrazione o per evitare alcune incongruenze.
Il risultato
Dopo svariati mesi e dopo ore di intenso lavoro, abbiamo creato la bozza del prodotto finito. Il risultato ci ha soddisfatto ampliamente ed é andato oltre le nostre aspettative. 318 pagine di intensa avventura.
Da lì é poi iniziato il grande calvario della pubblicazione. Nei prossimi post voglio raccontarvi anche di questo e magari confrontarmi con chi ha più esperienza in merito.
Il consiglio che do io ad ogni genitore é quello di intrapprendre un'avventira del genere con i propri figli, se ci sono le condizioni. Sarà utile e divertente per entrambi. Sono inoltre disponibile a confrontarmi in merito all'argomento e a dare consigli in base alla mia esperienza.
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Umani da asporto
"Human Take Away" è un racconto corale dove gli autori Alessandro Napolitano e Massimo Baglione hanno immaginato una prospettiva insolita per un contatto alieno. In questo testo non è stata ideata chissà quale novità letteraria, né gli autori si sono ispirati a un particolare film, libro o videogioco già visti o letti. La loro è una storia che gli è piaciuto scrivere assieme, per divertirsi e, soprattutto, per vincere l'Adunanza letteraria del 2011, organizzata da BraviAutori.it. Se con la narrazione si sono involontariamente avvicinati troppo a storie già famose, affermano, non era voluto. Desiderano solo che vi gustiate l'avventura senza scervellarvi troppo sul come gli sia venuta in mente.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.