Il cielo è pieno di stelle

Spazio dedicato alla Gara stagionale d'inverno 2022/2023.

Sondaggio

Sondaggio concluso il 23/03/2023, 0:00

1 - non mi piace affatto
0
Nessun voto
2 - mi piace pochino
0
Nessun voto
3 - si lascia leggere
0
Nessun voto
4 - mi piace
5
71%
5 - mi piace tantissimo
2
29%
 
Voti totali: 7

Avatar utente
Nunzio Campanelli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 255
Iscritto il: 18/12/2012, 12:34

Author's data

Il cielo è pieno di stelle

Messaggio da leggere da Nunzio Campanelli »

leggi documento Spiacente ma, in questo browser, la lettura a voce non funziona.

Sono qui, solo, in questa fredda, inquietante astronave ormai da troppo tempo per ricordarmi per quale motivo sono stato mandato quassù.
Fuori solo un cielo nero.
Il tempo scorre, monotono come un orologio fermo.
Sto scrivendo il diario di bordo, nessun fatto da segnalare.
Io non so chi sono.
L'astronave è enorme, la sto ispezionando da tempo immemorabile. Ogni giorno un settore nuovo. Non ho ancora finito.
Non so quando finirò.
Non so se finirò.
C'è da impazzire.
Forse sono già pazzo, e questa follia è generata dalla mia mente.
Forse sto sognando, ma un sogno non può durare all'infinito.
Credo.
Spero.
Guardo fuori. Mio Dio, è pieno di stelle!
Questa enorme macchina va avanti da anni, secoli... millenni!?
Ci deve essere un motivo per il quale sono qui, diretto verso un luogo che non conosco, in un tempo che non capisco, proveniente da un mondo che non ricordo.
Forse il senso è che non c'è un senso.
Questo è il mio mondo, anzi: il mondo. Tutto il resto è ornamento, decorazione.
Forse è stato creato per me.
Forse io sono il fine della creazione.
Forse io sono Dio.

Giulio gridò a lungo nel tentativo di espellere insieme all'aria anche la disperazione. Si ritrovò in un luogo sconosciuto, seduto su un letto disfatto dal quale non poteva scendere. Nessuno che lo impedisse, al di fuori della sua volontà o, forse, della mancanza di questa. L'oscurità della stanza che lo ospitava era interrotta da una vetrata affacciata sul nero spazio siderale. L'incubo dal quale si era risvegliato urlando non lo aveva abbandonato, anzi sembrava tenacemente ancorato alla sua coscienza, tanto da renderlo incapace di distinguere tra sogno e realtà. Forse la sua stessa vita era il sogno di un altro, e al risveglio di questi di lui e delle sue angosce sarebbe rimasta solo qualche sinapsi residua in una mente estranea.

Sospirando per il doloroso distacco dalla sua amata poltrona, il professor Arconti si avvicinò alla finestra per scostarne il tendino, come sempre faceva prima di concludere l'esposizione delle sue teorie. Dopo alcuni attimi di contemplazione del panorama, riprese il discorso.
- Posso sostenere quindi che l'improvvisa scomparsa di suo fratello Giulio sia avvenuta a causa di forze la cui reale entità non c'è dato ancora di conoscere. Sto parlando di meccanismi mentali d'inaudita potenza, che s'innescano solo nel caso di totale utilizzo delle potenzialità della propria mente. Meccanismi difficili da governare, che potrebbero aver imprigionato suo fratello in un luogo e in un tempo sì reali ma governati da leggi a noi ancora ignote.
Antonio, che era approdato per disperazione allo studio di parapsicologia di Arconti dopo la scomparsa del fratello Giulio, si lasciò sfuggire un'esclamazione di meraviglia. Arconti, senza riuscire a nascondere un moto di fastidio per l'interruzione, proseguì nell'esposizione della sua teoria sul potere della mente umana, per poi liquidare velocemente Antonio, dicendogli che voleva essere avvertito di ogni possibile sviluppo.

Arconti stava scrutando il volto di Antonio, che era tornato nel suo studio per raccontare quelli che aveva definito al telefono "gli ultimi, incredibili fatti".
- Mi trovavo a casa. Ero solo e stavo pensando a Giulio. Poi, l'ho visto. La stanza ha cominciato a trasformarsi, e Giulio era lì, seduto su un letto sfatto, che mi stava guardando. Aveva la bocca chiusa, ma lo sentivo parlare. Mi ha raccontato di un sogno strano, dal quale si è risvegliato per trovarsi sopra quel letto. Poi quello strano luogo è scomparso nel nulla, così come dal nulla si era materializzato.
Antonio fece una pausa interrompendo il racconto, come sopraffatto dal ricordo di quegli avvenimenti. Arconti tentò di calmarlo con il suo fluente eloquio.
- Vede, Antonio, Giulio parla di stanze, ma si tratta di una creazione dalla sua stessa mente. La "trasformazione", per usare le sue parole, avviene quando cerca di fuggire dalle barriere che ha costruito.
- Non capisco come tutto ciò sia potuto accadere. Voglio dire, prima ero a casa, poi quel luogo così strano...
- Ascolti. Giulio si trova a casa sua. Non è mai andato via. Lei non lo vede e non lo sente con i suoi normali sensi, ma egli è lì. Si ricorda quello che le dicevo? Un luogo e un tempo reali anche se obbedienti a leggi a noi ignote. Per qualche motivo, questi due mondi paralleli sono entrati in contatto, e lei ha potuto vedere suo fratello. Mi diceva che le ha parlato. Che cosa le ha detto?
Ignorando la domanda Antonio si alzò in piedi e, contrariamente al solito fissò il suo sguardo con decisione su quello di Arconti che, pur senza comprenderne il motivo, cominciò ad avvertire una certa agitazione.
- Professore, vuole vederlo?
- Chi?
- Giulio, naturalmente.
Arconti afferrò la fotografia con riluttanza, dandogli un'occhiata di sfuggita. Ciò che vide lo lasciò interdetto. La riconsegnò all'altro mentre questi continuava a parlare.
- Nella mia famiglia si ripete ormai da tre generazioni. Sembra sia diventata una tradizione. Mi dispiace, forse avrei dovuto dirglielo subito.
Il professor Arconti capì di essere stato vittima di un inganno. Decise di affrontare la questione.
- La prima volta, però, ho parlato con Antonio, vero?
- Sì.
- Che cosa vuole da me, Giulio?
- Niente che lei non possa darmi.
Inquieto, Arconti si avvicinò alla consueta finestra, scostandone la tenda. Non riuscì a trattenere un'esclamazione.
- Mio Dio! È pieno di stelle!
Improvvisamente le pareti dello studio si annichilirono per lasciare che nuove mura in pietra ne prendessero il posto. Giulio stava trascinando Arconti nella sua prigione.
- Vede, professore, per uscire da quel mondo, bisogna essere sostituiti da un'altra persona. In questo momento al mio posto c'è Antonio, abbastanza spaventato direi, ma lui si fida di me. Antonio è mio fratello gemello. È questa la caratteristica che si ripete da tre generazioni, nella mia famiglia. Un parto gemellare. Gemelli omozigoti, per la precisione. L'ha detto lei stesso che quelle forze eccezionali di cui parlava possono essere governate solo in rari casi, come, evidentemente, provenire da un parto gemellare. Solo uno della coppia però. In questo frangente, io. Per il resto, è come diceva lei, professore.
- Perché io? -
- Purtroppo per lei, quel mondo in cui sta entrando ha bisogno di un parametro fondamentale per esistere.
- Quale? -
- Bisogna crederci.
Arconti aveva la sensazione di precipitare in un pozzo, a una velocità sempre maggiore. L'universo stellato gli scorreva accanto, mentre un'astronave si stava avvicinando.
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine

Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine

Immagine
Macrelli Piero
rank (info):
Apprendista
Messaggi: 188
Iscritto il: 24/02/2020, 15:22

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Macrelli Piero »

"Dio mio è pieno di stelle" sono le ultime parole che pronuncia il capitano Bowman della astronave Discovery in "2001 Odissea nello spazio". E l'inizio del racconto fa pensare a una trama main stream della Golden Age: astronavi multi generazionali e perdita del ricordo della missione, ma poi la trama vira, un po' mi dispiace e un po' no perché è una buonissima trama che sarebbe da allungare.
Andr60
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 502
Iscritto il: 15/11/2019, 15:45

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Andr60 »

La frase di Bowman preludeva all'entrata in un tunnel spaziale, in questo caso invece è la soglia per passare in un universo parallelo. "Bisogna crederci", dice il protagonista: pare che avere il pallino della fantascienza possa essere pericoloso, in certi casi :)
Avatar utente
Roberto Bonfanti
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 782
Iscritto il: 13/10/2013, 12:58

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Roberto Bonfanti »

Racconto molto interessante, con diversi piani di lettura: forse è solo un caso da psicanalisi, forse è davvero un incontro di universi paralleli.
Giulio e il suo gemello (la sua seconda personalità?) condividono ricordi comuni ed esperienze lontanissime nel tempo e nello spazio, talmente vivide da trascinare l'analista nel loro mondo ("bisogna crederci" è già una sentenza) fatto più di domande che di risposte.
Quel che è certo è la tua capacità di scrittore, ma questa è già evidente, almeno da queste parti.
Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è la fatica. (Gesualdo Bufalino)
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Alberto Marcolli
rank (info):
Necrologista
Messaggi: 284
Iscritto il: 08/05/2018, 18:06

Author's data

Commento: Il cielo è pieno di stelle

Messaggio da leggere da Alberto Marcolli »

“Forse la sua stessa vita era il sogno di un altro, e al risveglio di questi di lui e delle sue angosce sarebbe rimasta solo qualche sinapsi residua in una mente estranea.”
Io scriverei:
Forse la sua stessa vita era il sogno di un altro, al cui risveglio, di lui e delle sue angosce sarebbe rimasta solo qualche sinapsi residua, in una mente estranea.

“come sempre faceva prima di” - - come sempre faceva, prima di

I quattro “che” poco sopra direi di lasciarli. Ma i due “che” nelle due frasi successive io li cambierei.
“Nessuno che lo impedisse, al di fuori della sua volontà o, forse, della mancanza di questa. L'oscurità della stanza che lo ospitava era interrotta da una vetrata affacciata sul nero spazio siderale.”

Nessuno lo impediva, al di fuori della sua volontà o, forse, della mancanza di questa. L'oscurità della stanza che lo ospitava era interrotta da una vetrata sul nero spazio siderale.
Dopo di che una considerazione su questa seconda frase. Domanda: può l’oscurità della stanza essere interrotta dal nero spazio siderale. Sempre di scuro si tratta, direi.

Ci sarebbe dell'altro, ma non vorrei essere troppo saccente, e mi fermo qui.

Il racconto mi è piaciuto.

Da piccolo ci dicevano a scuola: per ora la scienza è riuscita solo a mandare in orbita una minuscola navicella (era lo Sputnick nel 1957), ma negli anni duemila l’umanità potrà volare nello spazio senza limiti. Chissà quante astronavi saranno già partite alla ricerca di nuovi mondi, ecc. ecc. Purtroppo siamo ancora qui, alle prese con problemi più grandi di noi. Per carità di patria mi astengo dal fare l’elenco.

Voto 4
Avatar utente
Laura Traverso
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 941
Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
Località: GENOVA
Contatta:

Author's data

commento

Messaggio da leggere da Laura Traverso »

Racconto intrigante e inquietante, dove non si comprende sino a che punto stia la realtà o l'immaginazione. Mi è piaciuto l'aneddoto: "il parametro fondamentale era che occorreva crederci..."- E fu per ciò che lo psicoanalista divenne il prossimo occupante di quel mondo prigioniero, prendendo il posto, e liberando, il fratello gemello. Testo originale e scritto bene.
Avatar utente
Domenico Gigante
rank (info):
Correttore di bozze
Messaggi: 417
Iscritto il: 09/01/2022, 22:38
Località: Roma
Contatta:

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Domenico Gigante »

Caro Nunzio! Il tuo racconto mi ha messo addosso una certa angoscia. L'inizio è decisamente un plagio da 2001 Odissea nello spazio di Kubrick. Poi l'improvviso cambio di scena e di personaggi: Antonio (che poi si svela essere Giulio) e Arconti, che già dal nome svela la nuova matrice gnostica del racconto. Infatti si parla di realtà parallele e separate in cui gli uomini vengono tenuti prigionieri (che poi dovrebbe essere il nostro mondo contrapposto al Pleroma). Trattandosi di realtà che non possiamo né vedere, né toccare, va da sé la necessità di crederci (la gnosi) per poterla conoscere (accedervi in senso iniziatico). Insomma tutta la vicenda sembra in qualche modo funzionare. Persino la nascita/emanazione gemellare degli Eoni sembra ritornare. Non so se ho colto il gioco che hai messo in piedi. Cmq complimenti, perché il racconto risulta avvincente. Un abbraccio!
Vorrei essere il mare che si muove per rimanere se stesso e più di tanto non lo sposta il vento. Fragile ma tenace.
Avatar utente
Marino Maiorino
rank (info):
Terza pagina
Messaggi: 739
Iscritto il: 15/10/2012, 0:01
Località: Barcellona
Contatta:

Author's data

Commento

Messaggio da leggere da Marino Maiorino »

Il brano è gradevole, una pregevole chicca, sarò sincero, che miscela fantascienza, thriller psicologico e mistero paranormale.
Non credo che i tre generi siano stati uniti spesso in maniera così evidente, ma qui ci sono diversi elementi che fanno riflettere a fondo:
i misteri della mente umana, della quale tanto spesso si afferma (a torto, secondo gli scienziati) che conosciamo solo il 20%. Da scienziato mi sento di bacchettare i colleghi troppo "bacchettoni": è ovvio che le persone non si riferiscono ai meccanismi biochimici del cervello, e bisognerebbe ricordare loro che fino alla Montalcini erano tutti convinti che "un neurone morto è irrimpiazzabile", quindi...
"maledizioni" ereditarie, qualcosa che angoscia qualunque vivente perché si nasce con cose delle quali non si ha colpa. "Il settimo figlio del settimo figlio", malattie che saltano generazioni per ripresentarsi con cadenza leggendaria, il tutto oggi spiegato dalle leggi della genetica (e dalle sue basi statistiche)...
infine gli hai dato un tocco cyberpunk/fantascientifico, creando celle e mondi-prigione in astronavi che solcano tempi e spazi insondabili.
In questo tuo universo mi sono sentito a mio agio, ma nel commentare mi pongo anche nei panni di chi non è come me, e resta intimidito da tali modi e mondi. Io non credo che il cupo o il noir, o il mistero intimidiscano davvero un lettore: il lettore SCEGLIE di perdercisi! Il lettore è intimidito quando non vede/sente punti di riferimento, e alle volte tu fai sentire quasi "in assenza di gravità"...
Credo che hai qualcosa di molto bello e profondo, come universo da esplorare, al punto che un racconto breve non è il modo migliore per farlo conoscere, perché non c'è come fornire al lettore tutti i piccoli (nell'ombra, come fosse la sensazione delle suole di scarpe sull'asfalto o sulla ghiaia) appigli per farlo sentire un po' più "sicuro".
Io credo che tue opere di maggior portata sarebbero davvero interessanti.
Un saluto.
«Amare, sia per il corpo che per l'anima, significa creare nella bellezza» - Diotima

Immagine
Immagine

ImmagineRacconti alla Luce della Luna

Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Immagine Immagine

Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Rispondi

Torna a “Gara d'inverno, 2022/2023”


Alcuni esempi di nostri ebook gratuiti:


La Gara 44 - Il potere della parola

La Gara 44 - Il potere della parola

(gennaio 2014, 33 pagine, 948,65 KB)

Autori partecipanti: nwNunzio Campanelli, nwLodovico, nwEddie1969, nwAnto Pigy, nwSkyla74, nwScrittore 97, nwDaniela Rossi, nwMarina Paolucci, nwSilvia Torre,
A cura di Marino Maiorino.
Scarica questo testo in formato PDF (948,65 KB) - scaricato 263 volte.
oppure in formato EPUB (312,42 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 304 volte..
nwLascia un commento.

La Gara 4 - Ciak, si gira!

La Gara 4 - Ciak, si gira!

(aprile 2009, 30 pagine, 510,72 KB)

Autori partecipanti: Pia, nwRanz, Devil, Miriam Mastrovito, nwManuela, Pia, nwCmt, nwNembo13, nwAlessandro Napolitano,
A cura di DaFank.
Scarica questo testo in formato PDF (510,72 KB) - scaricato 443 volte.
oppure in formato EPUB (415,38 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 259 volte..
nwLascia un commento.

GrandPrix d'inverno 2022/2023 - Conchiglie sulla spiaggia - e le altre poesie

GrandPrix d'inverno 2022/2023 - Conchiglie sulla spiaggia - e le altre poesie

(inverno 2022-2023, 20 pagine, 449,17 KB)

Autori partecipanti: nwDomenico Gigante, nwMauro Conti, nwPiramide, nwNamio Intile, nwGiuseppe Gianpaolo Casarini, nwRossella D'Ambrosio, Gabriele Pecci, nwMarino Maiorino, nwNuovoautore, nwMacrelli Piero, nwEmma Faccin, nwLaura Traverso,
A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (449,17 KB) - scaricato 27 volte.
oppure in formato EPUB (336,65 KB) (nwvedi anteprima) - scaricato 14 volte..
nwLascia un commento.




Alcuni esempi di nostri libri autoprodotti:


256K

256K

256 racconti da 1024 Karatteri

Raccolta delle migliori opere che hanno partecipato alla selezione per l'antologia 256K. Ci sono 256 racconti da non più di 1024 battute. A chiudere l'antologia c'è un bellissimo racconto del maestro della fantascienza italiana Valerio Evangelisti. Ogni pagina, è corredata da una cronologia dei vecchi computer dagli anni '50 agli '80. A ogni autore è stato inoltre assegnato un QR Code. Da non perdere!
A cura di Massimo Baglione e Massimo Fabrizi
con la partecipazione di: Alessandro Napolitano e Paolo Oddone.

Contiene opere di: Alberto Tristano, nwRoberto Guarnieri, Ramona Cannatelli, nwSer Stefano, Giorgio Aprile, Gianluca Santini, Matteo Mancini, Giorgia Rebecca Gironi, nwMariella Vallesi, Tommaso Chimenti, Diego Salvadori, Giulia Conti, Beatrice Traversin, Maria Cristina Biasoli, Massimiliano Campo, Il Cazzaro di 6502, Polissena Cerolini, Patrizia Birtolo, Paolo Capponi, Paolo Cavicchi, nwLuca Romanello, Igor Lampis, Diego Di Dio, Leonardo Boselli, David Parronchi, VS, Antonella Tissot, nwSam L. Basie, nwAnnamaria Trevale, Bruno Ugioli, Ilaria Spes, nwBruno Elpis, nwMassimiliano Prandini, Andrea Marà, Riccardo Fumagalli, Joshi Spawnbrød, Daniele Picciuti, Gian Filippo Pizzo, Flavio Valerio Nervi, Ermanno Volterrani, nwManuela Costantini, nwMatteo Carriero, Eva Bassa, nwLorenzo Pompeo, nwAndrea Andreoni, Valeria Esposito, Stefano Caranti, Riccardo Carli Ballola, Stefano Pierini, Giuseppe Troccoli, Francesco Scardone, Andrea Cavallini, Alice Chimera, nwCosimo Vitiello, Mariaeleonora Damato, Stefano Mallus, Sergio Oricci, Michele Pacillo, Matteo Gambaro, nwAngela Di Salvo, Marco Migliori, Pietro Chiappelloni, Sergio Donato, Ivan Visini, Ottavia Piccolo, Ester Mistò, Alessandro Mascherpa, Gianmarco Amici, Raffaella Munno, Michele Campagna, nwDiego Bortolozzo, Lorenzo Davia, Marco Solo, Gianluca Gendusa, Caterina Venturi, Lorenzo Crescentini, Silvia Tessa, Simona Aiuti, Chiara Micheli, nwAnna Tasinato, Valentina Giuliani, Giulio D'Antona, Maria Francesca Cupane, Veruska Vertuani, Giacomo Scotti, Chiara Zanini, nwLorenzo Fontana, Tiziana Ritacco, Margherita Lamatrice, Aurora Torchia, nwLuigi Milani, Maurizio Brancaleoni, Gloria Scaioli, Filomena, Piergiorgio Annicchiarico, Morik Chadid, Chiara Perseghin, Massimo Ferri, nwSimone Messeri, Davide Dotto, Serena M. Barbacetto, Roberto Bernocco, Anthony Strange, Cristian Leonardi, Fabiola Lucidi, nwRoberto Bommarito, Antonio Russo De Vivo, Giacomo Gailli, Giovanni Duminuco, Federico Pergolini, Fabrizio Leonardi, Amigdala Pala, Natale Figura, nwCeleste Borrelli, Francesca Panzacchi, Andrea Basso, nwGiacomo Inches, nwUmberto Pasqui, Mario Frigerio, nwLuigi Bonaro, nwLuca Romani, Anna Toro, Giuseppe Varriale, nwMaria Lipartiti, Marco Battaglia, Arturo Caissut, Stefano Milighetti, Davide Berardi, Paolo Secondini, nwSusanna Boccalari, Andrea Indiano, Alexia Bianchini, Penelope Mistras, Anna Grieco, Samantha Baldin, Serena Bertogliatti, nwValentina Carnevale, Gloria Rochel, nwAndrea Leonelli, James Carroll Wish, Marco Ferrari, Giovanni Ferrari, nwMew Notice, Maurizio Vicedomini, nwParide Bastuello, Alessandra Lusso, Mirko Giacchetti, Francesco Manarini, Massimo Rodighiero, nwDaniela Piccoli, Alessandro Trapletti, nwMarco Tomasetto, nwConrad, Giovanni Sferro, nwMorgana Bart, Omar Spoti, Massimo Conti, Andrea Donaera, Roberto Alba, Libeth Libet, Angela Rosa, Valentina Coscia, Antonio Matera, Fabio Brusa, nwStefano Olivieri, nwIsabella Galeotti, Chiara de Iure, Ilaria Ranieri, Lorenzo Valle, Francesco Fortunato, Valentina Tesio, Elena Pantano, Maria Basilicata, Antonio Costantini, Riccardo Delli Ponti, Giovanna Garofalo, nwEliseo Palumbo, Federica Neri, nwAlessandro Napolitano, Stefano Valente, Linda Bartalucci, nwLuisa Catapano, nwDiego Cocco, Riccardo Sartori, nwDario Degliuomini, nwGianni Giovannone, Nicola Fierro, Federico Marchionni, Romeo Mauro, Francesco Azzurli, Filippo Pirro, Luca Marinelli, Triptil Pazol, Marco Sartori, nwIunio Marcello Clementi, Maria Lucia Nosi, Valentina Vincenzini, Jacopo Mariani, Diletta Fabiani, Lodovico Ferrari, Paolo Franchini, nwTullio Aragona, Davide Corvaglia, Davide Figliolini, Beniamino Franceschini, Roberto Napolitano, Valeria Barbera, Federico Falcone, Stefano Meglioraldi, Eugenia Bartoccini, Andrea Gatto, Sonia Galdeman, Filomena Caddeo, Dario D'Alfonso, Chantal Frattini, Viola Cappelletti, Maria Stella Rossi, Serena Rosata, Francesco Di Mento, Giuseppe Sciara, Mario Calcagno, Tanja Sartori, Andrea Giansanti, Lorenzo Pedrazzi, Alessio Negri Zingg, Ester Trasforini, Daniele Miglio, Viola Killerqueen Lodato, Delos Veronesi, Giuseppe De Paolis, nwDiego Capani, Stefano Colombo, Aislinn, nwMarco Marulli, Sanrei, Emanuele Crocetti, Andrea Borla, Elena Noseda, Anna Notti, Andreea Elena Stanica, Marina Priorini, Lucia Coluccia, nwSimone Babini, Fiorenzo Catanzaro, Francesco Mastinu, Cristina Cornelio, nwRoberto Paradiso, Andrea Avvenengo, Maria Boffini, Mara Bomben, Alex Panigada, Federico Iarlori, Marika Bernard, Alessandra Ronconi, Francesco Danelli, Gabriele Nannetti, Salvatore Ingrosso, Paolo Oddone, Valerio Evangelisti.

Vedi nwANTEPRIMA (566,01 KB scaricato 925 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



Déjà vu - il rivissuto mancato

Déjà vu - il rivissuto mancato

antologia poetica di AA.VV.

Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.

Contiene opere di: Alberto Barina, nwAngela Catalini, Enrico Arlandini, nwEnrico Teodorani, nwFausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, nwFrancesca Paolucci, nwGabriella Pison, nwGianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, nwIda Dainese, nwLaura Usai, nwMassimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, nwPatrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, nwSilvia Ovis, nwUmberto Pasqui, nwFrancesco Zanni Bertelli.

Vedi nwANTEPRIMA (941,40 KB scaricato 127 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon



Carosello

Carosello

antologia di opere ispirate dal concetto di Carosello e per ricordare il 40° anniversario della sua chiusura

Nel 1977 andava in onda l'ultima puntata del popolare spettacolo televisivo serale seguito da adulti e bambini. Carosello era una sorta di contenitore pubblicitario, dove cartoni animati e pupazzetti vari facevano da allegro contorno ai prodotti da reclamizzare. Dato che questo programma andava in onda di sera, Carosello rappresentò per molti bambini il segnale di "stop alle attività quotidiane". Infatti si diffuse presto la formula "E dopo il Carosello, tutti a nanna".
Per il 40° anniversario della sua chiusura, agli autori abbiamo chiesto opere di genere libero che tenessero conto della semplicità che ha caratterizzato Carosello nei vent'anni durante i quali è andato felicemente in onda. I dodici autori qui pubblicati hanno partecipato alle selezioni del concorso e sono stati selezionati per questo progetto letterario. Le loro opere sono degni omaggi ai nostri ricordi (un po' sbiaditi e in bianco e nero) di un modo di stare in famiglia ormai dimenticato.
A cura di Massimo Baglione.

Contiene opere di: nwGiorgio Leone, nwEnrico Teodorani, nwCristina Giuntini, nwMaria Rosaria Spirito, nwFrancesco Zanni Bertelli, nwSerena Barsottelli, nwAlberto Tivoli, nwLaura Traverso, Enrico Arlandini, Francesca Rosaria Riso, Giovanni Teresi, nwAngela Catalini.

Vedi nwANTEPRIMA (357,78 KB scaricato 87 volte).

nwinfo e commenti

compralo su   amazon