I pensieri di Morfeo
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Re: I pensieri di Morfeo
Secondo te non sarebbe vita, in ogni caso confermi (e lo confermo anch'io!) che c'è tanta gente che vive cosi'… o meglio, che "NON vive" cosi', esiste e basta.
Il vagare senza meta potrebbe in ogni caso avere un senso? Affidarsi completamente al fato/destino/provvidenza (usiamo il nome che vogliamo) potrebbe assomigliare ad una parvenza di vita?
Va da se che occorre interrogarsi su cosa sia la vita. Una persona che non ha il controllo completo della proprio corso può definirsi vivo? È tutto controllabile? Direi di no…
La verità come sempre sta nel mezzo.
Ma quelli che si lasciano "cadere" nella vita, non hanno la percezione che la vita è una e la stanno sprecando?
una buona serata
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- Maria Spanu
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Re: I pensieri di Morfeo
Sì, si puo' vivere lasciandosi andare, come le foglie al vento, il problema peggiore è che il vento non sempre ci fa volare tranquilli, bisogna anche dare qualche colpo di schiena per andare dove è meglio. Se ci affidiamo solo al caso finiremmo per smarrirci in qualche vicolo buio.
Non dico che bisogna controllare tutto nella vita, è impossibile, ma fare le scelte giuste ci incanala nel nostro destino, quest'ultimo ci scivola addosso come un vestito di seta, facendoci capire che abbiamo inquadrato il cammino.
La verità è sempre nel mezzo, ovvio, se vogliamo fare un discorso più ampio, che prenda in considerazione "noi" come umanità e non più come singoli individui, allora sì che potremmo vedere bene il cammino davanti a noi. Finchè non avremo una visione dell'insieme dubito che qualcosa potrà migliorare. Intanto ognuno di noi, nel suo piccolo, prova a prendere le scelte che ritieniamo giuste, proviamo ad indirizzare la nostra vita attraverso quei valori intrinsechi nell'animo umano. Poi ci sono molti che si lasciano andare a tutto, senza farsi domande, disposti a dire Sì ad ogni cosa pur di avere la loro parvenza di tranquillità.
E' interessante, poi, il fatto che ognuno di noi è diverso nella sua natura, eppure, molti di noi si pongono le stesse domande, stranamente allo stesso modo. Questa è un'altra stranezza dell'essere umano, va a capire!
Ciao Mauro, fa piacere parlare di questi argomenti con persone disposte a farsi domande, anche quando quelle scardinano alcune certezze che si hanno.
Storie Gotiche, del Terrore e del Mistero
antologia di opere ispirate alla paura dell'ignoto
Nella ricerca di un tema che potesse risultare gradito a più autori, ci è sembrato infine appropriato proporre un'antologia di opere il cui fattor comune fosse il brivido. Un termine per molti versi ingannevole, almeno quanto lo sono certe credenze e immagini che la ragione volutamente ignora, o perfino deride. Eppure, l'ignoto ci aspetta al varco, silenzioso e paziente, per catapultarci nello strapiombo degli incubi o nel vortice di ansie e desideri repressi.
A cura di Roberto Virdo'.
Contiene opere di: Ida Dainese, Francesca Paolucci, Marcello Rizza, Fausto Scatoli, Annamaria Ricco, Francesco Cau, Valentino Poppi, Mario Flammia, Essea, Umberto Pasqui, Enrico Teodorani, Roberto Masini, Maria Perrella, Giacomo Baù, Eliseo Palumbo, Selene Barblan, Stefano Bovi, Ibbor OB, Andrea Teodorani, Simona Geninazza, Lidia Napoli, Mario Malgieri, Michele Silvi, Ida Daneri, Alessandro Mazzi.
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Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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Human Take Away
Umani da asporto
"Human Take Away" è un racconto corale dove gli autori Alessandro Napolitano e Massimo Baglione hanno immaginato una prospettiva insolita per un contatto alieno. In questo testo non è stata ideata chissà quale novità letteraria, né gli autori si sono ispirati a un particolare film, libro o videogioco già visti o letti. La loro è una storia che gli è piaciuto scrivere assieme, per divertirsi e, soprattutto, per vincere l'Adunanza letteraria del 2011, organizzata da BraviAutori.it. Se con la narrazione si sono involontariamente avvicinati troppo a storie già famose, affermano, non era voluto. Desiderano solo che vi gustiate l'avventura senza scervellarvi troppo sul come gli sia venuta in mente.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 54 - Sotto il cielo d'agosto
A cura di Giorgio Leone.
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La Gara 10 - Dreaming of a Weird Christmas
A cura di CMT.
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Gara di primavera 2023 - Clair de lune - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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