Descrizione: Prima la fine. Poi lo svolgimento. Infine l'inizio.
Incipit: FINE Con questa parole finali il signor Ballartine si avvicina all'intervistatore ed estrae la rivoltella. Il colpo, diritto al cuore, spegne immediatamente la sua misera vita. Avendo già scontato vent'anni di reclusione, il signor Ballartine può ritenersi un uomo libero, nonostante il cadavere ancora caldo dell'uomo con il microfono si sia appena riversato ai suoi piedi.
Per gustare questo testo ho dovuto per forza cominciare dall’ultima riga e andare verso l’alto, e già così procurava un certo senso di vertigine, ma niente a che vedere col tentativo disperato di leggerlo secondo l’uso normale. Penso che non ci sia un modo migliore di questo per far sapere al lettore il disagio del tuo signor Ballartine che vorrebbe tanto una vita come la nostra ma è costretto a vivere all’incontrario.
Qui ne hai fatto un raccontino divertente e assurdo ma il desiderio di “essere normale” espresso dal protagonista fa pensare a tutti i disagi realmente esistenti nelle nostre vite. “Un messaggio finale che arriva per primo”, questa frase esprime per me una grande tristezza, il pensiero di qualcuno che si reputa troppo sbagliato per poterlo confidare a qualcuno e che deve mantenere il segreto a ogni costo.
"Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo,e così il trauma è bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare alla posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempole tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarantanni finché non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare.Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finché non sei un bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi tranquillo flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo."
Almeno, in questo modo, non si uccide alcun intervistatore.
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