Le solitudini imperfette - (autore: Ombra #08)
Moderatore: Il Guru
Le solitudini imperfette - (autore: Ombra #08)
Re: Le solitudini imperfette - commento 1
Tra la difficoltà nel comprenderlo così come si presenta e nel riconoscervi una certa bellezza, assegno...
VOTO 3
Re: Le solitudini imperfette - commento 2
La punteggiatura è inesistente. Mancano vagonate di virgole. Prova a leggere ad alta voce, a mettere le pause dove sono presenti virgole e congiunzioni, ti accorgerai che rimani senza fiato un periodo ogni tre, al massimo. Ogni tanto ci può anche stare una frase che inizia con una congiunzione, ma non può essere una regola!
La trama è banale e condita di fronzoli che appesantiscono la già difficile lettura. Tralasciamo poi ogni commento sulle dissertazioni pornosoft.
È difficile che non porti a termine la lettura di un racconto. Qui, se non fosse stato necessario leggerlo ai fini della gara, avrei desistito a circa un terzo.
Riassumendo: banale, pesante, scritto molto male.
Voto: 1
Re: Le solitudini imperfette - commento 3
Voto 4
Re: Le solitudini imperfette - commento 4
Per carità, tutto scritto bene e in bello stile, ma alla fine mi sono detto: “ma che c’entra?”
VOTO: 3
Re: Le solitudini imperfette - commento 5
verista, non per i fatti ma per l'ambientazione e lo stile. Letto
tanto tempo fa, l'ho ripreso e lo sto rileggendo. Una menzione del
testo (barone di Roccaverdina) me lo ha riportato alla mente.
La scrittura è molto simile e non è una critica, magari essere in
grado di riprodurla, dall'inizio alla fine. Credo alla buona fede
dell'autrice\autore! Scritto bene, il racconto si srotola chiaramente
e non disturbano le frasi in dialetto.
Finale un po' tirato, personaggi ben caratterizzati e convincenti.
Non ho trovato, nell'opera, il riferimento al periodo.
Un bello spaccato di società.
Ripetitivo l'argomento.
Voto 3
Re: Le solitudini imperfette - commento 6
Voto 3
Re: Le solitudini imperfette - commento 7
Salvo il racconto per lo stile sicilianizzante, comprensibile pur rendendo molto bene l’ambiente. Grammaticalmente e sintatticamente è corretto ma alcune frasi, a causa di incisi piuttosto pressanti, diventano difficilmente comprensibili.
Nel complesso la sufficienza c’è, ma non oltre.
VOTO: 3
Re: Le solitudini imperfette - commento 8
Il mio personale consiglio è di provare a leggere a mezzavoce: se manca il fiato o si divide la frase o la si interrompe con punteggiatura.
Un lunghissimo racconto, scritto con uno stile ottocentesco, che ricorda molto autori di quel periodo, ma anche un Camilleri, seppur molto più prolisso.
Una scrittura molto ricca, a tratti farraginosa, con frasi lunghe e complesse che però sono molto adatte allo stile adottato. È di certo un racconto da leggere senza fretta, proprio per estrarre da queste frasi il succo di ciò che deve arrivare al lettore per andare avanti.
Più che un racconto lo vedrei come romanzo breve e proprio per questa lunghezza - anche in un racconto breve - forse suddividerlo in brevi capitoli darebbe maggior respiro al lavoro e il tempo al lettore di immergersi meglio nella lettura. E questo anche quando si parla dello stesso personaggio. Una sorta si suddivisione c’è, quando l’io narrante ad es. inserisce un “mi raccontò” “mi confessò” ecc.
Hai scelto di suddividere molto chiaramente le storie dei vari personaggi, sia pure agganciandole tra loro ad un certo momento: uno schema non nuovo, ma che necessita di molto spazio e proprio per questo perché non una suddivisione in brevi capitoli, che darebbe maggior fluidità al ritmo.
Hai inserito frasi o parole dialettali: avendo letto Camilleri non mi hanno rallentato nel tentativo di capirle, ma le hai limitate solo ad una parte del racconto, con solo qualche cenno qua e là, tornando poi allo stile iniziale. Non so dirti perché, ma mi ha dato l’impressione di voler sminuire il personaggio di cui narri in quella parte, quasi che con il dialetto scenda di un gradino nella sua considerazione o si volesse sottolineare una certa grettezza del personaggio.
La storia sottostante non è proprio originalissima, però per come è stata impostata (le storie di tre/quattro personaggi le cui vicende si incrociano) mi aspettato un finale diverso, un colpo di teatro che non fossero le classiche nascite “incrociate”. Alla fine il finale sconta il molto spazio impegnato nella prima parte.
Voto 2
Re: Le solitudini imperfette - commento 9
La storia, però, nel suo proseguire sembra abbandonare la protagonista iniziale a favore di altri che contribuiscono ad arricchire una narrazione che ha bisogno di volare e invece si vede costretta dentro ai limiti di un racconto. Forse anche per questo il finale arriva con una sfumatura di fretta, con un’ombra di inadeguatezza rispetto alla magnificenza del testo narrato. Molto belli gli echi di scrittori siciliani e del già nominato Marquez.
Voto 4
Re: Le solitudini imperfette - commento 10
Ovviamente ha tanti pregi , capacità immaginativa e narrativa presenti e sopratutto quest'autore ha trovato il suo stile e la sua strada e questo è quello che conta.
Dovendo dare però una valutazione soggettiva e non da critico, non avendo le conoscenze tali per farlo mi sento più tranquillo a dare un voto non troppo alto anche per gli errori di punteggiatura e in relazione alle altre valutazioni che ho dato.
VOTO: 2
Re: Le solitudini imperfette - commento 11
Voto 5
Re: Le solitudini imperfette - commento 12
Rivisto in più punti, sarebbe perfetto.
VOTO: 3
Calendario BraviAutori.it "Writer Factor" 2015 - (in bianco e nero)
A cura di Tullio Aragona.
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La Gara 36 - De Rerum Scientia
A cura di Monica Porta may bee.
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Gara di primavera 2020 - Tre capitani, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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77, le gambe delle donne
ovvero: donne in gamba!
Antologia di 77 opere e 10 illustrazioni per esplorare, conoscere e rappresentare la complessità e la varietà dell'universo femminile. Ognuno dei testi presenti in questa antologia riesce a cogliere tanti aspetti, anche contrastanti, di questa creatura affascinante e sorprendente che assieme agli uomini per millenni ha contribuito, nell'ombra o sul palco della storia, all'evoluzione della civiltà così come la conosciamo oggi. è inutile aggiungere che 77 opere soltanto non hanno la presunzione di fornire una rappresentazione esaustiva, ma lasciamo che la parte di questo "iceberg" femminile ancora sommerso rimanga pronto per emergere in prossime indagini e, perchì no, per costituire ancora la materia prima di altre future opere di ingegno.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Tullio Aragona, Maria Basilicata, Mara Bomben, Alessandro Borghesi, Emanuela Bosisio, Nunzio Campanelli, Paolo Caponnetto, Alessandro Carnier, Gino Centofante, Polissena Cerolini, Antonio Ciervo, Luigi Andrea Cimini, Giacomo Colosio, Cristina Cornelio, Marika Davoli, Stella Demaris, Maria Rosaria De Simone, Cetta de Luca, Cristoforo De Vivo, Roberta Eman, Luca Fadda, Lorella Fanotti, Lodovico Ferrari, Raffaella Ferrari, Virginia Fiorucci, Anna Rita Foschini, Franco Frainetti, Manuela Furlan, Nicola Gaggelli, Isabella Galeotti, Rebecca Gamucci, Lucilla Gattini, Michela Giudici, Antonino R. Giuffrè, Alessandro Kabon, Concita Imperatrice, Carlotta Invrea, Greta Leder, Silvia Leuzzi, Yuleisy Cruz Lezcano, Libero, Marina Li Volsi, Rosalia Maria Lo Bue, Diego Luci, Sandra Ludovici, Verdiana Maggiorelli, Marino Maiorino, Angelo Manarola, Myriam Mantegazza, Germana Meli (geMadame), Roberta Michelini, Samuele Mocellin, Maurizio Nequio, Teresa Pace, Marina Paolucci, Roberto Paradiso, Umberto Pasqui, Viviana Picchiarelli, Daniela Piccoli, Anna Pisani, Luciano Poletto, Monica Porta, Pietro Rainero, Gianluigi Redaelli, Maria Rejtano, Stefania Resanfi, Franca Riso, Massimo Rosa, Francesca Santucci, Libera Schiano Lomoriello, Daniele Schito, Veronica Sequi, Salvatore Stefanelli, Stella Stollo, Paola Tomasello, Sonia Tortora, Liliana Tuozzo, Alessandro Zanacchi.
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IperStore - il lato oscuro dello Shopping
È il giorno dell'inaugurazione di un supermercato, uno davvero grande, uno iper, uno dei tanti che avrete voi stessi frequentato e arricchito. Durante questa giornata di festa e di aggregazione sociale, qualcuno leggerà un dattiloscritto ancora inedito il cui contenuto trasformerà l'impossibile in normalità.
"...come se dal cielo fosse calata la mano divina di un Dio stanco e dispiaciuto dei propri errori, o come se tutte le altre grandi divinità finora inventate dal Genere umano per compensare la propria inconsapevole ignoranza tribale e medievale verso i misteri della Natura e della Vita, si rivoltassero ai propri Creatori e decidessero di governare le loro fantasie".
La storia è leggermente erotica, vagamente fantasy, macchiata di horror e forse un po' comica.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Il Bene o il Male
Trenta modi di intendere il Bene, il Male e l'interazione tra essi.
Dodici donne e diciotto uomini hanno tentato di far prevalere la propria posizione, tuttavia la Vita ci insegna che il vincitore non è mai scontato. La Natura ci dimostra infatti che dopo un temporale spunta il sole, ma ci insegna altresì che non sempre un temporale è il Male, e che non sempre il sole è il Bene.
A cura di Massimo Baglione
Copertine di Giuliana Ricci.
Contiene opere di: Antonella Cavallo, Michele Scuotto, Nunzio Campanelli, Rosanna Fontana, Giorgio Leone, Ida Dainese, Angelo Manarola, Anna Rita Foschini, Angela Aniello, Maria Rosaria Del Ciello, Fausto Scatoli, Marcello Nucciarelli, Silvia Torre, Alessandro Borghesi, Umberto Pasqui, Lucia Amorosi, Eliseo Palumbo, Riccardo Carli Ballola, Maria Rosaria Spirito, Andrea Calcagnile, Greta Fantini, Pasquale Aversano, Fabiola Vicari, Antonio Mattera, Andrea Spoto, Gianluigi Redaelli, Luca Volpi, Pietro Rainero, Marcello Colombo, Cristina Giuntini.
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