La prima ora della notte

[Namio Intile]

Grazie per la segnalazione del refuso. Ho provveduto. Su quell'anacronistico ti rinvio, se volessi, al post di A.Giordano, poco sopra il tuo, a mio avviso molto interessante, e alla mia risposta. Sulla figura paterna, invece, ti confermo che è voluto. Le tende di lino, ci vivo in mezzo.
Grazie per la simpatica recensione.

[Randagia]

Ciao Namio,
grazie per la risposta.

Su quell'anacronistico ti rinvio, se volessi, al post di A.Giordano, poco sopra il tuo, a mio avviso molto interessante, e alla mia risposta.

Ammetto di non averlo letto prima di scrivere la mia recensione, ma subito dopo. Allora sono tornata a leggere il racconto, per capire meglio, e ancora non mi ha lasciato il messaggio che spiegavi tu.

Ho provato a chiedermi perché e ti condivido le riflessioni:
Il fatto che si parli di "sensi di colpa" e non "senso di appartenenza" porta a pensare che non sia un desiderio di Adele, ma un senso di colpa, appunto.

Non lo sentiva più il desiderio di fuggire, di realizzarsi altrove: non vuole più tenere per sé la propria vita.

Forse il fatto che si esplicita quello che non sente più (il desiderio di fuggire) e non quello che di fatto invece sente (l'appartenenza ai luoghi) porta a differenti interpretazioni da parte del lettore, i meno acuti la interpretano come me.

Randagia, che rileggere un racconto ha il suo perché

[Roby Urraci]

Ciao, la trama è coinvolgente e trasporta il lettore fino alla rivelazione finale, che a mio modo di vedere, si intuisce da tempo (unica pecca). Ottima la forma, lo stile e impeccabile la punteggiatura. Sono appena entrato nel forum, ma mi sono accorto che scrivi bene. Complimenti!
Voto 4

[Camilla Palzileri]

Il racconto è scritto in modo impeccabile, senxs sbavature e errori. Tuttavia la trama non mi ha entusiasmato. Si intuisce ben prima della fine che la protagonista rinuncerà al proprio futuro per rimanere a casa. Un po' scontato, seppur un discreto racconto.