Intervista a Ser Stefano
Moderatore: Isabella Galeotti
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Intervista a Ser Stefano
Oggi vi presento uno degli autori più "anziani" del forum, vincitore di diverse Gare e soprattutto creatore delle immaginette (non mi ricordo come si chiamano ) per ogni vincitore delle Gare: Ser Stefano!
Buona lettura e buon divertimento ( io mi sono molto divertito )
Da quanto tempo collabori con Braviautori?
Non lo so, ricordo che Baglione girava a dorso di un triceratopo…
A parte gli scherzi, davvero, non ricordo, dovrei guardare ma non sarebbe giusto. Mettiamo un
insicuro 2010.
A che età hai scritto il tuo primo racconto?
Le date non sono il mio forte e in questo caso ero pure piccolino. Scrivevo cose mie già alle
elementari. Alle medie ho scritto un romanzo post-apocalittico che contrabbandavo con i compagni
di classe. Dio santo che vergogna a ripensare cosa ci scrivevo. Poi mi creavo da solo i libri-game
perché i miei non volevano comprarmeli. Che infanzia travagliata. Una lunga pausa durante il
periodo studi/lavoro/ragazze e il ritorno alla scrittura proprio con questo forum.
La tua fonte di ispirazione?
Nessuna fonte, nessuna musa. Ho il cervello svalvolato di natura. Fin da piccolissimo inventavo
storie, avventure, giocavo coi sogni. Questa cosa deve avermi allenato ad avere un pensiero
dinamico, fuori dagli schemi.
Quale è il tuo rapporto con la scrittura? Scrivi qualcosa di getto quando ti viene una idea che riusi
per i racconti postati in Gara o ti butti a capofitto dopo aver letto il bando?
Se scrivessi di getto ogni volta che mi passa per la testa un’idea non avrei tempo neanche per
dormire. Di solito leggo il bando, vado a fumare e quando torno dentro, la maggior parte delle volte
ho già un’idea. Se sogghigno, ho molte probabilità di vincere la Gara, perché la storia deve prima
piacere a me, poi… è da vedere se piace anche agli altri.
Cosa fai nella vita?
Sono un Geometra. Stendiamo un velo pietoso su come vanno gli affari…
Come ci si sente ad essere un Totem del forum?
I cani mi fanno la pipì addosso.
Scusate l’indole burlona.
Non sento la necessità di conferme o riconoscimenti. Non è presunzione, ma so di essere bravino a
scrivere. So anche di avere tanto, tanto, tanto ancora da imparare, da affinare. Mi sento in debito
con Braviautori, qui mi sono allenato e confrontato, ho imparato e capito molte cose che prima
erano confuse, ho conosciuto gente davvero in gamba. A loro devo molto.
Qualche tempo fa hai usato uno pseudonimo, Conrad, con il quale hai partecipato ad un paio di
gare, come mai questa scelta e perché proprio Conrad?
Conrad è nato perché la gente diceva che ero troppo buono, non litigavo mai con nessuno e via
dicendo. Così ho creato ‘sto tizio che insultava tutti e metteva zizzania. È stato divertentissimo,
soprattutto quando nessuno sapeva che ero io.
Poco prima di questo pseudonimo, avevo scritto un racconto in gara su un cattivo, ma veramente
cattivo. E si chiamava Conrad. L’ho portato fuori dal racconto e gli ho dato vita propria.
Sai che quasi quasi, alla prossima Gara di Braviautori, faccio partecipare lui. Mi piace scrivere
tramite Conrad, toglie le inibizioni…
Hai mai pensato di scrivere qualcosa di lungo o prediligi solo i racconti brevi?
Per il tempo che ho (lavoro, famiglia, altri hobbies) i racconti brevi si incastrano meglio con
l’incasinata vita. Nonostante questo, sono riuscito a scrivere e pubblicare tre romanzi, ma ho usato
uno pseudonimo e non ve lo rivelerò mai.
No, non è Conrad
Genere e autore preferito?
Nessun genere, leggo tutto quello che mi piace senza badare al genere. Basta che non sia un
panettone pseudointellettuale. Quelli mi annoiano tantissimo.
L’autore che più mi ha influenzato da ragazzino: Richard Matheson.
Ultimo libro che hai letto o che stai leggendo?
Sto leggendo Mary Gentle – Ash una storia segreta, un volumone storico/fantasy con più di mille
pagine. Piacevole ma con molti difetti. Ecco, il bello di leggere è che puoi vedere gli altri come
sono messi, dove, a tuo giudizio, sbagliano e dove hanno fatto centro. Imparo.
Grazie Mille a Stefano per essersi prestato anche lui alle nostre interviste.
Buona giornata a tutti e a presto!
Un Abbraccio
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Re: Intervista a Ser Stefano
Ser Stefano è proprio svalvolato e ha anche un suo alter ego cattivo; roba da matti!
Bravo Eliseo che l'hai imbrigliato con la tua intervista.
Ciao a tutti e due.
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Re: Intervista a Ser Stefano
Brvo Ser, e bravo Eliseo!
Forza così!
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Re: Intervista a Ser Stefano
Grande Ser, bella intervista.
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Re: Intervista a Ser Stefano
Col cavolo che non mi dici i romanzi che hai pubblicato, con tutta la fatica che facevo a leggere le tue ciofeche
"Ho appena fatto la cacca". Un uomo libero.
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Re: Intervista a Ser Stefano
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Re: Intervista a Ser Stefano
E chi l'avrebbe mai immaginato?
Bravo Eliseo.
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Re: Intervista a Ser Stefano
e voi... voi...
Non vale la pena battere sui tasti per voi.
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Re: Intervista a Ser Stefano
Non sapete cosa avete scatenato.
Non spingete quel bottone
antologia di racconti sull'ascensore
Hai mai pensato a cosa potrebbe accadere quando decidi di mettere piede in un ascensore? Hai immaginato per un attimo a un incontro fatale tra le fredde braccia della sua cabina? Hai temuto, per un solo istante, di rimanervi chiuso a causa di un imponderabile guasto? E se dietro a quel guasto ci fosse qualcosa o qualcuno?
Trentuno autori di questa antologia dedicata all\'ascensore, ideata e curata da Lorenzo Pompeo in collaborazione col sito BraviAutori.it, hanno provato a dare una risposta a queste domande.
A cura di Lorenzo Pompeo
Introduzione dell\'antropologo Vincenzo Bitti.
Illustrazioni interne di Furio Bomben e AA.VV.
Copertina di Roberta Guardascione.
Contiene opere di: Vincenzo Bitti, Luigi Dinardo, Beatrice Traversin, Paul Olden, Lodovico Ferrari, Maria Stella Rossi, Enrico Arlandini, Federico Pergolini, Emanuele Crocetti, Roberto Guarnieri, Andrea Leonelli, Tullio Aragona, Luigi Bonaro, Umberto Pasqui, Antonella Provenzano, Davide Manenti, Mara Bomben, Marco Montozzi, Stefano D'Angelo, Amos Manuel Laurent, Daniela Piccoli, Marco Vecchi, Claudio Lei, Luca Carmelo Carpita, Veronica Di Geronimo, Riccardo Sartori, Andrea Andolfatto, Armando d'Amaro, Concita Imperatrice, Severino Forini, Eliseo Palumbo, Diego Cocco, Roberta Eman.
Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini, Enrico Teodorani, Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Francesca Paolucci, Gabriella Pison, Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti, Ida Dainese, Laura Usai, Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano, Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri, Silvia Ovis, Umberto Pasqui, Francesco Zanni Bertelli.
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L'arca di Noel
Da decenni proviamo a metterci al riparo dagli impatti meteoritici di livello estintivo, ma cosa accadrebbe se invece scoprissimo che è addirittura un altro mondo a venirci addosso? Come ci comporteremmo in attesa della catastrofe? Potremmo scappare sulla Luna? Su Marte? Oppure dove?
E chi? E come?
L'avventura post-apocalittica ad alta tensione qui narrata proverà a rispondere a questi interrogativi.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (188,99 KB scaricato 51 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 40 - La musica è letteratura
A cura di Antonella Pighin.
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Gara d'autunno 2020 - Beu, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 64 - L'amore e le sue sfumature
A cura di Massimo Tivoli.
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