Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

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Polly Russell
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Polly Russell »

Eh si! Proprio Bob Marley... Per la serie: quando eravamo freakkettoni! ;)
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Eddie1969
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Eddie1969 »

Chiedo scusa in anticipo se sono stato piuttosto succinto con i commenti. Mi sono "usciti così" ;-)


Horror Vacui

3

Particolare l'idea del “vuoto” in questo contesto.

Human Native

3,5

Apprezzabili alcune idee come quella della rilevazione delle impronte termiche lasciate sul tastierino per il codice d'accesso.

Intermezzo da II b

3

Scorrevole la narrazione. Non particolare la trama.

Pazza pazza scuola

4

Musicalità dello scorrere del testo, come fosse un pezzo rap senza rime.
Non male la descrizione tragicomica della scuola in oggetto.

Il non paradosso

4

Anche se il tema dei viaggi del tempo è stato usato nei modi più disparati e non è certo una novità, la narrazione di questo racconto mi ha coinvolto e dato, nelle sue poche righe, delle emozioni.

Ciao carta

3,5

Mi è piaciuta l’immagine delle parole che si trasformano in polvere. La trama
mi ricorda in qualche modo una rivisitazione moderna di “Fahrenheit 451”.

Ombra e Culone

3,5

Simpatico. Bello il rapporto tra i due amici.

La maestra Clelia

3,5

Apprezzabile la capacità di simulare scrittura, sensazioni ed innocenza di una bambina delle scuole elementari.

I cento lupi di Soros

4,5

Notevole la capacità di far calare il lettore, già dalle prime righe, nell'antica Roma.
Ben scritto; scorrevole; belli i nomi dei personaggi dei luoghi e di tutta l'ambientazione.
Non do il voto massimo solo perché la trama, pur buona, non è particolarmente originale.

Strade

Leggendo queste poche righe ho riprovato l'emozione e la malinconia delle amicizie che spesso , in gioventù, nascono e muoiono, così, “naturalmente”. Non sono però per questo prive di importanza.

Ciao a tutti, e alla prossima!
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Eddie1969
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Eddie1969 »

Grazie Nunzio per le dritte. Hai centrato in pieno dicendo che ho scritto solo alcune sensazioni e non un racconto. Farò meglio la prossima volta!
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Kaipirissima
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Kaipirissima »

Bravissimi!
Così mi piace!
Commenti, commenti, commenti.

Eddie, veloce, telegarafico, ma la prossima volta qualche parolina in più più più :D
Penso a volte che non uscirò mai da questa Rua dos Douradores. E se lo scrivo, mi sembra l'eternità. (Bernardo Soares)


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Eliseo Palumbo
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Eliseo Palumbo »

Horror Vacui - Lodovico - 5
Fantastica l'evoluzione del protagonista da perfetto scettico a paladino del silenzio.
Molto fluido come nel tuo stile, sintassi perfetta, geniale l'esempio della carta igienica.
E' sempre un piacere leggere i tuoi racconti
__________________________________________________________________________________________

Intermezzo dal II B - Polly Russel - 3
Il tuo racconto fa tornare indietro di tanti anni, al primo amore e alla voglia di
spaccare tutto per il primo partner. Ho trovato qualche refuso. Simpatico il discorso nel
bagno anche se il finale mi sembra
tipo le fiabe e "e vissero felici e contenti" ma è vero così? In questo caso non sapremo
mai come è andata a finire a Dano.
__________________________________________________________________________________________

Pazza Pazza Scuola - Desiree Ferrarese - 2
E' ben scritto ma più che un raccomnto mi sembra uno sfogo di una liceale che odia la scuola
perché obbligsta ad andarci, sembri che parli una diquelle ragazze intelligenti ma emarginate
perchè magari non bellissime o molto sociali e sta dando sfogo alla sua frustrazione, rabbia
verso quel monmdo bigotto e stupido che non ha un posto per lei. Non mi è piaciuto.
___________________________________________________________________________________________

Il non paradosso - Rovignon - 3
Un pò troppo articolato per i miei gusti, forse durante la battitura ti sei perso anche tu
un pò. Non riesco a capire onestamente il senso. Ti ho dato 3 perché scritto bene
___________________________________________________________________________________________

I cento lupi di Soros - Nunzio Campanelli - 4
Bella la trama, l'evoluzione, il tema e l'esposizione, unica pecca secondo me la narrazione
in prima persona che sul più bello, quando il protagonista stava morendo, già sapevo che non
poteva essere morto perchè stava raccontndo la vicenda.
___________________________________________________________________________________________

Ombra e Culone - Alessandro D. - 3
scritto bene, rappresenta al meglio la più sincera delle amicizie, quelle fatte di liti
e pace, un'amicizia vera e non di interesse. Un racconto carino anche se non mi ha coinvolto
molto.
___________________________________________________________________________________________

Lorella15 - La maestre Clelia - 3
Lorella mia non ti sei sprecata per nulla... quattro righe soltanto, però scritte bene, mi è
piaciuto come sei riuscita a scrivere con la limpidezza di una bambina chiudendo il
racconto con una riflessione da bimba bellissima... brava.
__________________________________________________________________________________________

Eddie 1969 - Ogni maledetta mattina - 2
Ma è un racconto o uno sfogo? E poi perchè buttavi la chiave a ogni risveglio? e il
campetto dell'oratorio che importanza ha nella storia? Non ho apprezzato nemmeno le domande
di chiusura, non mi è piaciuto affatto. Poi onestamente non credo che la scuola debba
per forza riportare brutti pensieri ed emozioni. Malinconico.
__________________________________________________________________________________________

Michele - Ciao CArta... - 4
Molto surreale questo futuro non così lontano dai nostri giorni. Manca qualche punto e a capo
sembra quasi un muro sto racconto, però il modo di scrivere è rilassante e limpido, bella
l'idea del libro vivente e che se non viene trasmesso il suo contenuto perde la linfa
vitale e soprattutto come un ragazzo scapestrato, dopo aver scambiato due parole
con un saggio bibliotecario abbia sentito più olte la voglia di aprire un libro.
Mostrare ad altri le proprie debolezze lo sconvolgeva assai più della morte

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Kaipirissima
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Kaipirissima »

@Kutaki,

Grazie per aver postato i commenti e....

Please... Due paroline anche al mio.. È così breve... Piccolo... e dimenticato. Sob sob :(
Penso a volte che non uscirò mai da questa Rua dos Douradores. E se lo scrivo, mi sembra l'eternità. (Bernardo Soares)


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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Polly Russell »

No, no lo sapremo! ;)
É uno storico dell'arte felice e contento! :) anche se, ovviamente nel racconto ho parecchio calcato a mano e non si chiama Daniele! ;)
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Eddie1969
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Eddie1969 »

Ciao, Kutaki!

Come ho detto in alcuni miei post precedenti, questa è la mia prima gara, e ho partecipato soprattutto per conoscere un po' di voi, sapendo che quello che ho scritto ha i suoi limiti.
Oltre a ciò devo aver letto per sbaglio che nelle gare è ammesso ogni genere letterario, pensavo quindi di scrivere una specie di poesia in prosa, non un racconto.
Il contenuto è sicuramente malinconico, e, come detto in un altro post da Amos, è angosciante e triste, ma l'ho fatto così appositamente: per me e, spero, solo per me, la scuola era in gran parte questo.


Detto ciò, rispondo alle tue domande:

1) "Ma è un racconto o uno sfogo?" ==> A questo ho risposto in parte prima, e risponderò ancora verso la fine.
2) "E poi perchè buttavi la chiave a ogni risveglio?" ==> Perché per quello che provavo io, allora, mi sentivo spacciato, come se fossi obbligato a partire per il fronte, senza sapere quindi se sarei poi tornato al mio amato mondo personale.
3) "e il campetto dell'oratorio che importanza ha nella storia?" ==> Il campetto, sempre chiuso e quindi inaccessibile, è simbolico: la libertà che si può solo vedere, di cui si viene privati, che è oltre una recinzione.

Le domande finali sono sì, uno sfogo, un rinfacciare alla scuola ed alle sensazioni che provavo allora, di non avere alternativa: paradossalmente ero diventato uno studente modello proprio perché, stare attento durante le lezioni mi serviva per allontanare il disagio che provavo.

Per finire, la spiegazione principale la trovi nell'"infinita timidezza": significava avere intorno a sé una specie di barriera, vivere costantemente in una "gabbia" che non permetteva di interagire con il mondo esterno, di "dire di no", pena appunto il forte disagio. Come conseguenza ero costretto a subire quello che le altre persone o istituzioni (come la scuola), sceglievano per me.

Beh, ma ora non sono più così ;-)
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Scuola di "barboneria"

Messaggio da leggere da Eddie1969 »

Beh, dai, sfacciato per sfacciato, se volete, e, naturalmente, se non l'avete già fatto :-D , un racconto corposo su una specie di scuola lo trovate tra le mie "opere"; caricato in tempi non sospetti:

Scuola di "barboneria"

Ciao di nuovo e grazie a tutti! :smt006
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Michele »

Ecco i miei voti e commenti, li ho scritti in base alle mie personali considerazioni quindi non me ne volete.

Human Native voto 4
Gli elementi inseriti in questo racconto sono davvero tanti, 1000 parole non bastano per chiarire le molteplici domande che il lettore si pone alla fine del racconto. Il tutto sembra un riassunto di un fumetto della Marvel. Se non una serie a fumetti, penso che ne potrebbe uscire fuori almeno un buon romanzo, ovviamente per chi ama il genere. Per il resto la lettura scorre piacevole anche se io lo avrei scritto in prima persona, nei panni di Youssuf, per coinvolgere di più il lettore. Cmq tutti ci chiediamo che succedere a Novembre?!

Horror vacui voto 3,5
L’idea di base di questo racconto mi è piaciuta molto. la prima parte: il dialogo con il preside è molto pulita e chiara, belli i riferimenti, e ben caratterizzati i personaggi. Ciò che non mi è piaciuto è il finale, troppo rumoroso e veloce, gli spari e le urla in una scuola non credo avrebbero creato più momenti di silenzio di cui godere. Io avrei usato un’arma più silenziosa, non so: una sorta di bibita da far bere a tutti o qualche gas da usare nell’aula, sicuramente avresti creato più silenzio. Comunque bel racconto.

Intermezzo dal II b voto 3
Un dramma familiare portato fra le mura della scuola, i problemi ci perseguitano ovunque, spero almeno che in questo caso sia finito tutto bene. Non ci dici come andrà a finire e forse è proprio questa la pecca del racconto. Alcuni punti poco chiari, ho dovuto rileggerli più volte.

PAZZA PAZZA SCUOLA voto 3,5
Un sunto di tutto ciò che può capitare fra i muri di una scuola. I professori sono le persone più incredibili che ci potrà mai capitare di incontrare nella nostra vita. Questo racconto mi ha costretto, piacevolmente, a ripensare ai miei prof. Il racconto scorre bene e il concetto è ben espresso: a scuola sono tutti pazzi.

Il non paradosso voto 2,5
Racconto molto articolato, ti concentri molto sugli effetti della scoperta di una macchina del tempo e l’effetto che fa sugli alunni, però spieghi poco di come il prof. abbia creato la sua macchina e perché il paradosso del nonno non è valido. Il prof. più che uno scienziato sembra un illusionista alle prese con un numero che coinvolge il pubblico. E non capisco perché alla fine il prof invecchia velocemente, anche se in quel momento ha più anni di quelli che dovrebbe avere il tempo sta comunque scorrendo regolarmente. Idea di base buona ma male esposta.

I cento lupi di Soros voto 4,5
Un bel salto nel passato, sembra di essere li con Soros nell’antica Roma. Il racconto è scritto bene, scorre fino alla fine senza intoppi. Il finale un po’ scontato ma comunque bello. Per me il miglior racconto di questa gara.

Ombra e Culone voto 3,5
Rapporto di odio e amore tra due amici che scelgono la scuola come loro campo di battaglia. Il racconto è un classico: gli amici la rissa le note e le lavate di testa del preside, anche se in questo ultimo caso inserisci la trovata di scrivere il nome “Machiavelli” come salvacondotto. Si legge bene e a tratti è anche divertente.

La maestra Clelia voto 3,5
La tragedia di una persona vista con gli occhi di una bambina. Lo stile usato si adatta perfettamente alla protagonista e tra dubbi e incertezze fanciullesche ci racconti gli ultimi attimi della maestra Clelia. Un po’ triste.

Ogni maledetta mattina voto 3,0
Racconto breve ma molto intenso, in alcuni passaggi ha ricordato me quando andavo alle superiori: il pullman partiva alle 7:00 e io ero sempre in perenne ritardo e di svegliarmi non c’era proprio voglia. Un po’ malinconico, ma tutto sommato ha un suo perché, potevi dilungarti un po’, potevi dirci cosa era diventato il protagonista visto che si era dedicato esclusivamente allo studio, non so forse uno scienziato? O vinto il nobel?

STRADE fuori gara
Non proprio un racconto ma un ricordo dai tempi della scuola. L’amicizia è uno dei sentimenti che prima di tutti si sperimentano a scuola, poi si sa, la vita ci allontana, ed è sempre piacevole ricordare.
La ricerca ossessiva del consenso crea mediocrità.
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Lodovico
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Lodovico »

Michele ha scritto: Io avrei usato un’arma più silenziosa, non so: una sorta di bibita da far bere a tutti o qualche gas da usare nell’aula, sicuramente avresti creato più silenzio.
Sì, sì, sì, hai totalmente ragione!!!!! :smt023 Modificherò. :smt024
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Eliseo Palumbo »

Iahuahauahauahauahau tranquilli ragazzi !!! Non sono mica nostradamois o un sacerdote maya !!! Era per fare rientrare il tutto con le date... quando avrò elementi a sufficenza per creare il mio romanzo cambierò le date :D :D
Anche perchè ce ne vuole ancora... sono contento vi sia piaciuto e vi annuncio che a breve manderò il racconto per kriminal.e con protagonista m-002 stay tuned !!!

Per eddie grazie per le delicidazioni :D

Per kaipi: a breve posto il commento del tuo racconto per adesso sono on da smartphone aspettamiiiiiiii :evil:
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Alessandro D. »

Ecco i miei pareri.
Chiedo anticipatamente scusa per la spietata franchezza.

HUMAN NATIVE
L’ambientazione fantascientifica, costruita attraverso il “non detto”, intriga e costringe il lettore ad arrivare fino in fondo. Non disdegnabili sono pure i richiami fumettistici. Purtroppo il racconto si risolve con un finale nel complesso deludente.
Consiglierei anche una maggior attenzione all’uso dei tempi verbali, soprattutto nella parte iniziale. Se ne usano di troppi tipi e questo rende la lettura poco scorrevole. Personalmente avrei evitato il remoto (desueto e non adatto al genere) e avrei sostituito il prossimo con il presente storico.
Infine, il personaggio principale avrebbe bisogno di una maggior caratterizzazione. Sembra di leggere una sceneggiatura, più che un racconto.
Voto: 2,5



HORROR VACUI

Geniale racconto noir. Convincenti i dialoghi ed i personaggi. Elegante e ben calibrata l’ironia. Notevole la scelta di usare, per contrappasso, un’arma rumorosa come il fucile, per punire i ragazzi che non fanno silenzio!
Non male anche l’idea di svelare solo sul finale il luogo in cui svolge la narrazione. L’aula di un tribunale.
Voto: 5



INTERMEZZO DAL II b
Prosa elegante. Capacità di costruzione delle immagini molto raffinata. Padronanza della penna notevole. Tali doti avrebbero meritato forse un racconto più convincente.
Voto: 3



PAZZA PAZZA SCUOLA

Ho riletto il racconto diverse volte. Sono perplesso. L’impressione è quella di essere di fronte alla pasta al forno della zia. Una pietanza farcita fino allo sfinimento di “avanzi”.
Al contrario di quanto si creda, cimentarsi nel racconto umoristico è cosa assai difficile, soprattutto se si vuole essere credibili e originali. Consiglio una lettura approfondita di grandi maestri dello humor italiano come Achille Campanile e Stefano Benni.
Voto: 2



IL NON PARADOSSO
Il tema del viaggio nel tempo è sicuramente uno dei più battuti nella letteratura di fantascienza … e non a torto, visto che le possibilità romanzesche sono infinite!
Con il presente racconto si mette in discussione il principio che “qualsiasi azione di disturbo in un viaggio nel passato ha ripercussioni immediate nel presente”. Questo suona ardito e intrigante. Da “Ritorno al futuro” a “Looper”, da “Terminator” a “22/11/’63”, tutti hanno sempre dato per scontato il paradosso in questione. Il problema è che una tale, e originale, posizione meriterebbe adeguata argomentazione; cosa che, con delusione del lettore, non avviene.
Inoltre alcuni aspetti sono poco chiari e a tratti contraddittori. Infatti se una modifica nel passato non ha ripercussioni sul presente, perché dovrebbe averlo una modifica nel futuro (si veda la scatoletta nella borsa della studentessa)? A regola, ogni volta che il viaggiatore torna nel suo presente, gli effetti delle sue incursioni dovrebbero essere annullate; e quindi come non dovrebbe essere morto suo nonno, non dovrebbe neppure esserci alcuna scatoletta della borsetta della studentessa? …o sbaglio?!?!!?
Anche il fatto che il professore invecchi mentre dà le spiegazioni, pare poco sensato. Perché dovrebbe avere un invecchiamento biologico accelerato? Tra un pezzo di lezione e l’altro se ne esce e viaggia per anni nel tempo?
Lo stile è fluente e adatto al genere, ma credo che l’impianto narrativo abbia bisogno di maggior attenzione.
In ogni caso il finale, inatteso e romantico, riscatta in parte le contorsioni cerebrali a cui il lettore è a lungo, e suo malgrado, sottoposto.
Voto: 3




I CENTO LUPI DI SOROS
Padronanza della lingua ai limiti della perfezione. Stile ineccepibile. Accattivante la trama. Ricostruzione storica accuratissima.
Nel rileggere il racconto ci sono però un paio di cose che mi lasciano perplesso:
1 - Soros se ne va prima di vedere il protagonista uccidersi. Questa immagine presenta troppi punti deboli. Mi pare da “grulli” voltare le spalle ad un nemico armato, anche se in ginocchio. Nessun guerriero di esperienza lo farebbe. Inoltre Soros pare bramare con una certa cupidigia la morte del protagonista. Perché dovrebbe andarsene sul più bello? Sarebbe come smettere di leggere un romanzo di Agatha Chirstie a 10 pagine dalla fine! Non è credibile!
2 - C’è da tener presente inoltre che l’atto di colpire alle spalle il nemico è considerato, nella letteratura classica, un atto vile. Per questo risultano poco verosimili le onorificenze che nel finale riceve il protagonista dai soldati. Per una più coerente elaborazione del duello consiglio la lettura dei classici. Enea contro Turno, ad esempio.
3 - Perché all’inizio il protagonista maledice Soros se poi alla fine ne prende le mentite spoglie? Non dovrebbe essergli grato?
Esculsi questi aspetti poco convincenti il racconto nel suo insieme è notevole e meriterebbe sicuramente l'attenzione di una casa editrice importante!
Voto: 4,5


LA MAESTRA CLELIA.
Originale la scelta stilistica. Alla prima lettura non l’avevo colta … ma nelle successive son entrato (finalmente!) nella testa della bambina.
Il risultato è ottenuto magistralmente. Complimenti!
Voto: 5
PS Esordisci scrivendo “Era matta,”… ma volevi scrivere “malata” forse?!?!?!



OGNI MALEDETTA MATTINA
Racconto sincero, vero, malinconico. Si sentono gli odori. Si vedono i colori (o meglio le sfumature di grigio). C’è del talento!
Consiglierei un uso più oculato dell’ipotassi. Con la quale lettura risulta spesso faticosa e il rischio di commettere errori sale ad ogni subordinata. In ogni caso, se per una scelta stilistica vi si vuole ricorrere, sarebbe consigliabile leggere tanto tanto tanto tanto Shakespeare!
Voto: 4



CIAO CARTA
Ben strutturato. Evoluzione intrigante. Un racconto umoristico e parodistico si trasforma in una piccola gemma di gusto gotico. Plot perfetto, anche nella scelta di svelare il contesto storico (futuro) solo a racconto molto avanzato.
Consiglierei un’attenta rilettura. Ci sono delle ripetizioni che possono essere facilmente corrette. Ed anche l’uso dei verbi a tratti non convince (forse sarebbe il caso di usare meno remoto e più imperfetto?!).
A malincuore non do il voto massimo.
Voto: 4,5
Alessandro D.
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Alessandro D. »

Parere su STRADE, racconto fuori gara.

Questo racconto è un colpo basso. All'altezza della pancia. Roba da restare mezzo minuto senza fiato. Cazzo che emozione!
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Nunzio Campanelli »

@ Alessandro ha scritto:
1 - Soros se ne va prima di vedere il protagonista uccidersi. Questa immagine presenta troppi punti deboli. Mi pare da “grulli” voltare le spalle ad un nemico armato, anche se in ginocchio. Nessun guerriero di esperienza lo farebbe. Inoltre Soros pare bramare con una certa cupidigia la morte del protagonista. Perché dovrebbe andarsene sul più bello? Sarebbe come smettere di leggere un romanzo di Agatha Chirstie a 10 pagine dalla fine! Non è credibile!
2 - C’è da tener presente inoltre che l’atto di colpire alle spalle il nemico è considerato, nella letteratura classica, un atto vile. Per questo risultano poco verosimili le onorificenze che nel finale riceve il protagonista dai soldati. Per una più coerente elaborazione del duello consiglio la lettura dei classici. Enea contro Turno, ad esempio.
3 - Perché all’inizio il protagonista maledice Soros se poi alla fine ne prende le mentite spoglie? Non dovrebbe essergli grato?
Sui primi due punti niente da dire, nel senso che dove tu vedi dei punti deboli altri magari leggono il contrario, e viceversa. In ogni caso le tue osservazioni sono perfettamente plausibili. Per quanto riguarda il terzo punto, la parte finale del racconto avrebbe volute essere esaustiva, ma la tua osservazione ne vanifica le aspettative. Comunque il fatto che abbia assunto il nome di Soros e di conseguenza surrogato il ruolo, diventando esso stesso involontariamente un sanguinario condottiero senza pietà, bastava secondo le mie intenzioni a giustificare quella maledizione.
Ti ringrazio per le tue belle parole e per la critica attenta. :smt039
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Angelo Manarola »

Nunzio Campanelli ha scritto:
..... Comunque il fatto che abbia assunto il nome di Soros e di conseguenza surrogato il ruolo, diventando esso stesso involontariamente un sanguinario condottiero senza pietà, bastava secondo le mie intenzioni a giustificare quella maledizione.
Ti ringrazio per le tue belle parole e per la critica attenta. :smt039

Condivido e son contento di aver capito il senso della maledizione/metamorfosi.

Invece, una cosa che non capisco ma non critico assolutamente intendiamoci, è il motivo per cui, alcuni votanti, non abbiano mai dato un voto massimo ad un qualche racconto: essendo una gara (amichevole quanto si vuole) non capisco perchè, secondo loro, nessuno possa meritare una votazione massima.
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Lodovico »

Amos2011 ha scritto:
Invece, una cosa che non capisco ma non critico assolutamente intendiamoci, è il motivo per cui, alcuni votanti, non abbiano mai dato un voto massimo ad un qualche racconto: essendo una gara (amichevole quanto si vuole) non capisco perchè, secondo loro, nessuno possa meritare una votazione massima.
Io, per mia comodità, considero il punteggio tipo "voto a scuola", per esempio considero il 3 come "sufficiente", l'equivalente del 6 e così via, non è detto che il racconto che mi piace di più meriti un 10, per esempio per qualche errore di sintassi oppure per qualche incoerenza nella trama, così invece di 5 potrei dargli 4,5.

Comunque questo è il mio metro, ognuno è libero di fare come crede.
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

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Lodovico ha scritto:
Comunque questo è il mio metro, ognuno è libero di fare come crede.


Assolutamente si, giusto e sacrosanto che ognuno si comporti come crede. :D

Ti ringrazio per la tua opinione/spiegazione e adesso si, mi è tutto più chiaro. :smt006
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Kaipirissima »

Io non ci vedo nulla di male, o strano. Se per ipotesi tutti i racconti facessero schifo dovrei dare 5 a quello meno schifoso?
Mi limiterei a dare uno, uno e uno e mezzo, non gli darei certo Cinque solo perchè è il migliore tra tutti.

Io credo che ognuno debba valutare autonomamente i racconti senza relazionarli tra loro. Il voto è dato al singolo racconto, questo racconto vale tre, quattro. Poi la classifica uscirà dalla media dei voti riportati, così come a più racconti si può dare 5 senza privilegiarne no solo, se meritano entrambi cinque, cinque sia!

Intanto, in attesa dei prossimi, vi ringrazio per aver postato i commenti.
Penso a volte che non uscirò mai da questa Rua dos Douradores. E se lo scrivo, mi sembra l'eternità. (Bernardo Soares)


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Eliseo Palumbo
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Eliseo Palumbo »

Io ho dato il massimo al.mio amico Lodovico :D
Mostrare ad altri le proprie debolezze lo sconvolgeva assai più della morte

POSARE LA MIA PENNA E' TROPPO PERICOLOSO IO VIVO IO SCRIVO E QUANDO MUOIO MI RIPOSO


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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Lodovico »

Kutaki Arikumo ha scritto:Io ho dato il massimo al.mio amico Lodovico :D
... e ciò dimostra il tuo sconfinato buon gusto! :-D :lol: :lol:

(sto scherzando!) :smt006 :smt006 :smt006 :smt006 :smt006 :smt006 :smt006 :smt006 :smt006 :smt006 :smt006 :smt006
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Angelo Manarola »

Lodovico ha scritto:

... e ciò dimostra il tuo sconfinato buon gusto!


...nel senso che gli hai dovuto offrire 7 pizze e una ventina di birre? :lol: :lol: :lol: :lol:

(scherzo anch'io, ovviamente)
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Lodovico »

Amos2011 ha scritto: ...nel senso che gli hai dovuto offrire 7 pizze e una ventina di birre? :lol: :lol: :lol: :lol:
Magari 7 pizze, ha scoperto che sono piemontese e vuole che lo porti alla sagra del tartufo ad Alba!!!

:smt082 :smt082 :smt082 :smt119

( a parte gli scherzi Con Kutaki abbiamo piacevolmente condiviso vecchie gare, anche prima che decidesse di chiamarsi come un cartone animato giapponese).
Ultima modifica di Lodovico il 14/10/2013, 22:33, modificato 1 volta in totale.
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Eddie1969 »

Alessandro D. ha scritto:
Racconto sincero, vero, malinconico. Si sentono gli odori. Si vedono i colori (o meglio le sfumature di grigio). C’è del talento!
Consiglierei un uso più oculato dell’ipotassi. Con la quale lettura risulta spesso faticosa e il rischio di commettere errori sale ad ogni subordinata. In ogni caso, se per una scelta stilistica vi si vuole ricorrere, sarebbe consigliabile leggere tanto tanto tanto tanto Shakespeare!
Mi fa onore che un mio scritto venga letto da una persona molto più erudita di me, almeno dal punto di vista della grammatica italiana. Mi hai dato lo spunto per imparare cosa significhi "ipotassi" e il suo opposto: la "paratassi".

Di Shakespseare ho letto soltanto, e parecchi anni fa: "Molto rumore per nulla" e "Otello".
Gli darò di nuovo un'occhiata! :-)

Sono contento anche che, dal punto di vista del contenuto, tu abbia colto sensazioni che ho tentato di fare "vibrare" all'interno dei pochi paragrafi che lo compongono.
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Lodovico »

Eddie1969 ha scritto: Mi hai dato lo spunto per imparare cosa significhi "ipotassi" e il suo opposto: la "paratassi".


L'altro ieri ho avuto un'epistassi.
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Alessandro D. »

Grazie per il consiglio Polly, lo terrò presente in sede di riscrittura... e vediamo se mi viene un finale più acchiappante.
Per quanto rigurda la tua osservazione:"L'aver scritto bene il nome del Machiavelli, non vedo cosa centri", devo dirti, con assoluta sincerità, che anch'io a distanza di quasi trent'anni dall'accadimento... non me lo so ancora spiegare. Di certo posso dirti che la preside Riccio, qualche rotella fuori posto ce l'aveva di sicuro! :-)
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Eddie1969 »

Lodovico ha scritto:
L'altro ieri ho avuto un'epistassi.
Sulla grammatica italiana, alla voce "epistassi", c'è scritto: - se state cercando la definizione di questa parola, molto probabilmente state scrivendo un periodo con del cotone giallo nel naso... - :-)
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Lorella15 »

LA MAESTRA CLELIA.
Originale la scelta stilistica. Alla prima lettura non l’avevo colta … ma nelle successive son entrato (finalmente!) nella testa della bambina.
Il risultato è ottenuto magistralmente. Complimenti!
Voto: 5
PS Esordisci scrivendo “Era matta,”… ma volevi scrivere “malata” forse?!?!?!
prima di tutto grazie del bel voto. Come molti anche io ho raccontato un'esperienza vera, era la mia maestra davvero. Ho usato matta ( e non malata) perchè in particolare anni fa, ma devo dire anche oggi, spesso si associa il suicidio alla malattia mentale, ci si suicida perchè matti. Oggi non sono d'accordo con questa associazione, a 10 anni non ero in grado di distinguere una malattia mentale dalla scelta di non voler vivere.
Io devo ancora rileggere tutto....abbiate pazienza che arrivano anche i miei voti
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Rovignon »

Ecco qui i miei giudizi

Human Native, Kutaki Arikumo
Storia dalla trama lineare che ricorda quel film di Bruce Lee e videogame che prevedevano un “cattivo” sempre più forte ogni volta che si saliva di un piano o livello che dir si voglia. Trame di questo tipo sono molto semplici da seguire e portano in fretta al finale che però deve essere d’impatto. Purtroppo, come qualcuno ti ha fatto notare, il finale è un po’ troppo blando: sì, Yussuf ottiene il sesto senso e scopriamo che è la prima volta in vita sua che “ne combina una giusta”… un po’ poco. È come farci sapere che c’era molto di più da sapere su tutto quel che abbiamo letto (sospetto che s’insinua fin da quando s’incontra il primo soldato) per poi rimanere solo con tanta “insoddisfazione”. Da’ltra parte però, ti riconosco la capacità di incuriosire. Bravo.
3,5

Horror vacui, Ludovico
Idea di base davvero bella! Complimenti. Se devo farti un appunto però è solo su come hai sviluppato alcune cose e che io, in base al mio gusto personale avrei sviluppato diversamente. Una per tutte: trovo poco pratica la mezzora di silenzio dopo ogni ora di lezione. Avrei preferito solo cinque minuti tra una lezione e l’altra più un’ora di silenzio prima di tornare a casa.
Altra piccolezza che stona, ma che ti hanno già fatto notare, è il modo in cui il protagonista decide di far fuori tutti… troppo rumoroso. Senza contare che il protagonista confessa il fastidio del rumore del fucile e non il fastidio del martello del giudice che sancisce la sua condanna… io avrei usato un metodo più “tranquillo” per uccidere e avrei fatto impazzire il condannato per il matelletto! In ogni caso complimentissimi!
5

Intermezzo dal II b, Polly
Davvero delicato questo scritto. Brava Polly! Mi piace molto la figura del protagonista, si capisce, al di là di quel che hai “confessato” nei vari post, che si tratta di una figura che hai conosciuto davvero. Ho trovato un po’ troppo aperto il finale… mmm… forse aperto non è nemmeno la parola giusta, provo a spiegarmi§: è come se il protagonista andasse a chiedere aiuto al professore, ma che tipo di aiuto? sembra quasi che il suo professore a fine racconto diventi una specie di guru che gli rivelerà il segreto della vita. Molto più realistico se il chiedere aiuto sia indirizzato verso qualcosa di particolare, di chiaro e definito… non so se sono riuscito a farmi capire… è come se lui andasse a dire mi aiuti, faccia pure come vuole con me, ma mi aiuti. Io invece, se fossi in una situazione del genere andrei a chiedere una cosa precisa, tipo, io non posso stare più a casa, mio padre mi vuole uccidere, sì insomma, rimarrei molto più focalizzato sul problema. Non so, forse è solo una mia percezione. In ogni caso complimenti anche a te!!!
4

Pazza pazza scuola, Desiree Ferrarese
Sì e no. mi spiego: hai affrontato la narrazione come se tutti pensassimo davvero così della scuola e io non mi ci sono riconosciuto. Non che io l’amassi, ma nemmeno la temevo così come il tuo allievo (anche se è chiaro che la voce narrante è la tua!!!). ed è proprio questo il punto: io avrei preferito che la narrazione procedesse come un’intima confessione su quanto hai sofferto, su quanto fossero poco credibili i tuoi professori visti gli aneddoti di cui si sono resi protagonisti. In fin dei conti tutti possiamo raccontare la nostra sui “mostri” che hanno curato la nostra educazione culturale, generalizzare però secondo me è un punto di debolezza e non di forza. In ogni caso brava, alcuni passaggi sono davvero spassosi nella loro atipicità!
3,5

I cento lupi di Soros, Nunzio Campanelli
La storia c’è ed è davvero appassionante. Come ti ha già fatto notare qualcuno, però, la meccanica dello scontro finale non convince molto, non tanto per come si svolge, quanto per il rispetto che riesce ad ottenere il protagonista pur affrontando ai limiti della viltà un avversario crudele e inverosimilmente presuntuoso, tanto da girare le spalle a chi ha appena condannato a morte.
Ripeto, l’idea è davvero valida, sono le meccaniche che non mi convincono! In ogni caso bravo, bellissima prosa.
4

Ombra e Culone, Alessandro D.
Molto bella la caratterizzazione dei due protagonisti. Molto bello lo sviluppo della storia, tutto procede in base a meccaniche tipiche da liceo (quante battaglie con quei caspita di cancellini!!!!).
Bello anche il finale anche se io lo avrei anticipato per non farlo sembrare una forzatura buttata lì. Che so, prima della battaglia dei cancellini, magari entrando a scuola in ritardo i due avrebbero potuto incontrare la preside “matta” sulle scale e raccontarsi dopo essersela lasciata alle spalle che chi finisce in presidenza, indipendentemente da quel che ha combinato, si ritrova a dover rispondere a dei quiz difficilissimi da cui può dipendere il loro futuro scolastico. Ecco che la crisi di culone sarebbe dovuta in gran parte, non solo alla sua fifa (bellissimo come hai descritto il crollo) ma anche e soprattutto all’ansia creata dal mistero che aleggia attorno alla figura della preside! In ogni caso complimenti, scrivi davvero bene!
4,5

L’idea c’è ed è bella, io però non sono riuscito ad entrare in “empatia” con la bambina narrante. Non so hai cmbiato più volte l’oggetto della descrizione passando dai problemi della maestra ai problemi della bimba a causa delle maestra (quel che faceva, quel che le era successo, come glielo avevano raccontato e perché). Non so, leggere quelle poche righe è stato un po’ come seguire una pallina da ping pong che passava da una parte all’altra del tavolo. Alla fine della lettura non mi ero immedesimato né con la bimba né con la maestra… non so, secondo me il dramma della maestra non dovrebbe quasi comparire, dovrebbe essere solo sullo sfondo mentre racconti unicamente il “dramma” della bambina.
3,5

Ogni maledetta mattina, Eddie1969
Mi spiace, ma il finale, che avrebbe dovuto essere la chiave di volta di quanto costruito con le premesse, secondo me non si regge. È una considerazione puramente personale, ma ti assicuro che se fosse stato così doloroso e triste andare a scuola ogni mattina, io non avrei reso bene come invece succede al tuo protagonista: è come se a frustare un cavallo si ottiene davvero di riuscirlo a farlo correre di più… e pure con sua somma soddisfazione. No , non mi ci sono davvero riconosciuto. In ogni caso complimenti per la descrizione delle difficoltà che ogni mattina il ragazzo deve affrontare.
3

Ciao carta… , Michele
Bella l’idea. Un lungo addio alla carta che per motivi brutalmente pratici è stata tolta di mezzo favorendo la digitalizzazione dei libri. L’unica cosa che non mi convince è come hai descritto la scuola, non so è davvero troppo uguale alla scuola che ho affrontato io trent’anni fa. E invece dovremmo essere nel futuro, io avrei messo qui e là qualcosa di moderno, qualche particolare che inquadrasse il periodo sen per quello doverlo dichiarare precisamente all’inizio con una data futura. Chessò: una lavagna elettronica, un tablet per prendere appunti (cose che in fin dei conti già oggi si possono trovare tra i banchi di scuola).
Molto bello il finale. Complimenti.
4

Strade, Kaipi
Complimenti! Un quadretto davvero toccante sulla diversità delle due ragazze che, nonostante tutto, per quel poco tempo che hanno frequentato la stessa scuola, non le ha tenute separate regalando loro a distanza di anni la gioia di rivedersi, senza rimpianti o recriminazioni. Brava! Perché non provi a inviarlo alla selezione di “W factor” per il calendario di Bravi Autori?



PS per Alessandro D. grazie davvero per le incongruenze che hai saputo mettere in luce. ne terrò conto pur una eventuale revisione.
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Eddie1969
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Re: Gara 41 - Commenti, pensieri e votazioni

Messaggio da leggere da Eddie1969 »

Rovignon ha scritto:
Mi spiace, ma il finale, che avrebbe dovuto essere la chiave di volta di quanto costruito con le premesse, secondo me non si regge. È una considerazione puramente personale, ma ti assicuro che se fosse stato così doloroso e triste andare a scuola ogni mattina, io non avrei reso bene come invece succede al tuo protagonista: è come se a frustare un cavallo si ottiene davvero di riuscirlo a farlo correre di più… e pure con sua somma soddisfazione. No , non mi ci sono davvero riconosciuto. In ogni caso complimenti per la descrizione delle difficoltà che ogni mattina il ragazzo deve affrontare.
Ciao! Grazie per il commento innanzitutto.

Come ho già spiegato in post precedenti, la visione della scuola così triste e cupa è solo mia (almeno lo spero per voi! :D ). In qualche modo il finale è uno sfogo ed un rinfacciare alla scuola stessa, e alla sorte(?) che ha dato al protagonista un carattere così "difficile", di essere "costretto" a diventare uno scolaro attento e diligente.
Direi che, vedi gare di ippica ;-) , il cavallo corre veramente di più frustandolo; sono invece in disaccordo sulla "soddisfazione": nello scritto, appunto nel suddetto sfogo, volevo manifestare una sorta di rabbia, di rancore. Anche se da ciò lo studente ha tratto pure dei benefici in termini di risultati scolastici, probabilmente avrebbe voluto sentirsi più a suo agio, "potere" essere meno attento alle lezioni e, magari, fare amicizia con i suoi compagni di classe.

Grazie!
Ed
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