Anna sa volare - (autore: Ombra #03)
Moderatore: Il Guru
Anna sa volare - (autore: Ombra #03)
Re: Anna sa volare-commento 1
Poi diventa qualcosa che porta in una dimensione mi vien da dire sovraumana, dove la realtà (la madre che non le risponde, Monia malata, la madre che esce mesta dal portone e un banco vuoto) si mescola con la presenza dell’essenza della bambina: non un fantasma o uno spirito, ma una presenza che si gode del suo nuovo modo di essere, libera e in grado di volare, in compagnia dello “spirito” del pappagallino blu. Liberi entrambi.
Qualcosa di inafferrabile dalla nostra mente, tanto ignoto ci è “il dopo”.
Uno spunto molto particolare per un racconto scritto discretamente: soprattutto l’inizio mi ha portato visivamente in quella stanza, con le due figure evanescenti e le sensazioni della bambina.
A disturbare sono quei tanti spazi: di solito con degli spazi, in un racconto breve che si legge a video, si utilizzano se si voglio creare, visivamente, dei capitoli. Sulla carta, volti pagina. Qui spezzettano una stessa azione nei vari momenti o una serie di azioni concatenate senza una ragione. È voluto? Non ha molto senso perché il testo perde di ritmo, come lettore mi aspetto qualcosa di nuovo. È un problema di formattazione nel trasferimento del testo originale?
Ho trovato qualche incertezza, ma poca roba, nella punteggiatura, mentre nella scena della gabbia, c’è discordanza temporale dei verbi: si passa dal trapassato prossimo (con cui tutto il passaggio del ricordo di quel pomeriggio andrebbe gestito) al passato remoto, come se una parte si svolgesse il giorno dopo.
Voto: 3
Re: Anna sa volare-commento 2
Fin dalle prime battute si puo’ intuire la storia di questo tuo lavoro, ma tu ce la fai scoprire a piccole dosi, delicatamente, nei tempi giusti. Un alone di tristezza avvolge l’intero racconto ma non lo appesantisce mai, nemmeno alla fine.
Il pappagallo sembra un protagonista estemporaneo, ma tu lo leghi al pensiero associativo di Anna nel suo primo incontro con le ombre; poi il pappagallo muore e non solo lui.
La morte si rivela indirettamente, attraverso la maestra che posa lo sguardo sul banco vuoto, attraverso la mamma che esce di casa vestita di nero.
Le sagome preparano la bambina al suo ultimo volo e una cosa mi ha colpito: tranne che nel loro primo incontro usi il verbo ordinare. Le sagome ordinano ad Anna di volare, non c’è altra scelta, non c’è alternativa.
Il puntino blu è la ciliegina sulla torta.
VOTO: 5
Re: Anna sa volare - commento 3
Le due ombre, anziché incutere timore come ci si aspetterebbe per un bambino, sembrano piuttosto angeli custodi che “regalano” sicurezza e gioia. Un bel racconto, lascia un bella emozione e si legge volentieri.
VOTO: 4
Re: Anna sa volare - commento 4
Voto: 3
Re: Anna sa volare - commento 5
Il pezzo è buono, l'idea è originale, la stesura è efficace.
Il tema mi fa rabbrividire! Ma apprezzo la naturalezza con cui lo affronti.
Cosa sia successo lo si capisce più che bene, il come, un po' meno, ma fa parte della magia del racconto. Un modo originale e al contempo quasi macabro di descrivere la morte di una ragazza.
A una prima lettura mi ha lasciato un po' confuso. Poi rileggendo ho apprezzato le sfumature.
Molto bene.
Voto: 4
Re: Anna sa volare - commento 6
Alcune frasi sono troppo lunghe, alcuni passaggi sarebbero da rivedere, alcune espressioni non mi convincono, ad esempio “ad Anna sembrava solo spaventato nel vedersi invadere i confini vitali”, il termine “connessione”, “attraversò la visuale”, “poco si sentì allagata di qualche cosa dentro”. E ci sono diversi altri passaggi che secondo me andrebbero rivisti, per come sono formulati.
Riguardo la trama ho colto l’intento di sorprendere, nel finale, riguardo ciò che succede a Anna; trovo però che ci siano delle incoerenze che rendono un po’ poco chiaro il tutto. Penso che questo sia dovuto proprio alla volontà dell’autore/autrice di seminare degli imput a volte fuorvianti per avere una svolta finale.
L’idea in generale non mi è dispiaciuta, c’è un po’ di magia infantile, un po’ di romanticismo, direi che globalmente si lascia leggere, e diventerebbe un buon racconto con una sistemata. Trovo che anche il personaggio di Anna potrebbe essere maggiormente descritto, così come anche quello della madre.
Voto: 3
Re: Anna sa volare - commento 7
Questo mi ispira il testo che sembra scaturito da una vicenda realmente accaduta.
Le figure della madre della bambina, del pappagallo e di Anna che, a modo suo, affronta una delusione con l'amica Monia, emergono, con pochi tratti. dalla pagina. Si avverte una sicurezza nella lingua davvero invidiabile.
ll puntino blu, che personalmente avrei tolto, sottolinea il finale e indirizza chi legge.
La dimensione del sogno o dell'immaginazione è espressa in maniera egregia.
Voto 5.
Re: Anna sa volare - commento 8
Commento dopo la seconda lettura (e dopo aver letto i commenti precedenti): interessante parallelo fra Anna e la sua anima che vaga libera, ecc, ecc… (non mi sovrappongo ai commenti degli altri lettori, che sono stati sicuramente molto più bravi di me a spiegare ciò)
Commento dopo la terza lettura: lo ammetto, sono troppo pigro per leggere tre volte lo stesso racconto!
A questo punto mi chiedo: siamo in un concorso, il nostro compito è giudicare e valutare, dunque una certa attenzione deve essere messa in ciò che facciamo, ma quanti lettori “medi” darebbero una seconda possibilità a un racconto?
Mi chiedo anche: perché non mi è passato subito il messaggio? La morte (o presunta tale) di Anna passa attraverso due piccoli particolari: la mamma che è vestita di nero e porta i fiori (ma potrebbero essere anche per un’eventuale morte dell’amica Matilde, che si dice stare male qualche riga prima) e il suo banco fissato dalla maestra (se fosse stato specificato “banco vuoto” la situazione sarebbe stata forse più chiara fin da subito). Forse un po’ pochino per un testo così lungo. Interessante anche il parallelismo del “puntino blu”, però la dissertazione su Matilde propende più verso quest’ultima che non sul suo uccellino, pertanto i fili si riannodano sì, ma lasciano qualche frangia scoperta.
Commento sullo stile: mi pare un lenzuolo ricamato, nel quale, su una trama bianca e immacolata, fanno capo alcuni vezzi stilistici pregevoli, forse solo un po’ fini a sé stessi.
VOTO: 3
Re: Anna sa volare - commento 9
Non mi sono soffermato a scoprire errori nel testo, perché quando un racconto riesce a prendermi per mano ho solamente voglia di godermelo, non certamente di fare l’editing. Spero di leggere altro da questa Penna che ci ha voluto regalare un racconto da…
VOTO 5
Re: Anna sa volare - commento 10
La tecnica adoperata è quella del mostrare senza dire, gestita con bravura. Questo forse il tratto distintivo del racconto, il suo unico punto di forza. Solo in quel breve commento a voce di Anna ci si fa scappare la parola morte, ma per tutto il racconto si descrive la morte senza citarla. Quindi va bene.
Per il resto l'intera narrazione procede abbastanza speditamente e linearmente sino a quel battito d'ali finale in direzione dello scirocco. Bella l'immagine, ma per l'impostazione generale tutto appare un po' scontato e già visto e alla fine non rimane molto da ricordare.
Nondimeno, la prova è discreta.
Voto: 3
Re: Anna sa volare - commento 11
Voto 4
Re: Anna sa volare - commento 12
La storia vaga tra realtà e irrealtà tra sogno e vita funziona particolarmente bene anche se talvolta perde un pò di consecutio.
Mi è proprio piaciuto questo testo ,proprio come stile , sarà che sono un pò main stream ma questo stile mi è piaciuto particolarmente.
Mi piace molto anche il _______________ * _____________ che permette di spaziare bene tra le varie parti del racconto.
Unica pecca ma rimediabile è un pò nel personaggio di Monia che ha una funzione che a volte non è chiarissima e dei tratti molto vaghi.
Piccola postilla finale ho apprezzato molto l'immagine di Anna con le tre rose in mano e la madre trascurata che ti fanno entrare nell'atmosfera che già si prospettava con la giusta leggerezza.
VOTO: 4
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