Alien dietro l'angolo
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Alien dietro l'angolo
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Le descrizioni sono buone, non ho notato refusi, ma ammetto di essere stata troppo presa dalla lettura, la storia c'è, banale, semplice, di vita quotidiana, a molti sarà capitato di alzare il gomito qualche volta, però raccontata con originalità, mi ha anche strappato un sorriso, l' ho trovata al contempo divertente e riflessiva, sì perché, soprattutto sul finale, qualche domanda e qualche riflessione il lettore è spinto a farsela. Mi è piaciuta anche la chiusura, la riacquistata, momentanea lucidità di sapere di non essere creduti dopo aver fatto qualcosa di paradossale.
Forse questo racconto apre una bella finestra sulla società attuale e la mentalità di fondo che alberga in essa. Complimenti, mi scuso se il mio commento dovesse essere risultato troppo lungo. Buona giornata.
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Di sicuro, di alieni il mondo è pieno, a partire dalla mia vicina di casa che non si perde una puntata del GF.
Ti segnalo un refuso: scopa di saggina
saluti
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Re: Alien dietro l'angolo
grazie di questo bel commento!
Quando riesco a comunicare un messaggio ed a stimolare riflessioni è già una buona cosa… un valore aggiunto allo scritto che, in tal modo, non rimane solo un esercizio di scrittura.
Jacopo
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Re: Alien dietro l'angolo
Assolutamente giustificato… ti assicuro
Correzione refuso effettuata.
GF ha fatto un'audience preoccupante… emblematico della situazione culturale di questo paesucolo!
Jacopo
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capisco che ti piace sperimentare. Altri lo hanno già fatto (scrittori/ poeti futuristi) prima di te, e con risultati, sempre discutibili, ma più efficaci. È un filo aggrovigliato a formare una matassa il tuo racconto. Mi sembra scritto di getto (o magari dopo aver bevuto, non 1L ma 5L di vino). Insomma? A quando un vero racconto? Comprendimi, pure se c'è un po' di storia dentro, io non posso commentare un "flusso di coscienza".
Mi esento dal votarti, Jacopo.
Sono sempre A. Giordano, ma ora in versione più seria, quello che ti ha commentato l'altra volta l'erbastringa e i frangiraggi. Lì qualcosa si capiva, ma qui è un delirio di parole, e chiedo perdono se lo dico.
L'ho letto, due volte, ma non me la sento di votarlo, scusami.
Ciao, Jacopo
Antonio
Te lo dico senza presunzione:
"La punteggiatura, oltre a facilitare la lettura di un testo, serve pure a modellare lo stesso. È una parte integrante ed essenziale, sempre che non sia un'epigrafe, di qualsiasi cosa scritta."
Voto (Non so come votarlo, dato che il vero "alieno" in tutta questa storia è proprio il tuo racconto).
A rileggerci…
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Re: Alien dietro l'angolo
grazie di questo critico commento… sempre utile leggersi in negativo… fa bene al troppo positivismo autoreferenziale!:-)
A presto… al prossimo vero raccontino!
Jacopo
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Re: Alien dietro l'angolo
questo gentil commento mi ravviva la giornata… pesante!
Mi fa piacere che apprezzi questo modo inconsueto di buttar giù il pensiero e… se la cosa è "svagante"… ancora meglio
Jacopo
Grazie!
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In realtà "vado solo per i vicoli " è un intervento dell'io narrante. Infatti senti il bisogno di quei puntini di sospensione in luogo di virgole, due punti, punti e virgole. Mentre "Dove ho messo la macchina" è un pensiero.
Non parlerei di flusso di coscienza, perché il flusso non è lineare e la sua funzione è quella di divagare, mentre qui ci si trova dinnanzi a un soliloquio, che riflette ciò che il protagonista vede e pensa in relazione all'esperienza che in quel momento vive, inframmezzato dai commenti dell'io narrante. Finché, nelle battute finali, è l'io narrante a prendere il sopravvento: "Qui mi sono accorto che il vino dal "Litro" di vetro ad arrivarmi in testa c'ha messo un niente come anche la canna che m'ha passato il Secco! Ma poi ho pensato pure che in realtà d'Alieni qui ce ne sono un cifra e vengono da mondi alieni come Romania-Albania-Turchia-Afghanistan-Packistan-Cina-India-Ghana-Etiopia… e… e… il "Litro" bevuto mi offusca e non ricordo più l'elenco ma devono essere tante le Galassie di provenienza degli Alieni.
Ho aiutato un Alieno e non sono morto nemmeno ferito lo racconterò ai miei amici piccolo/medio borghesi… ma tanto non mi crederanno! "
Qualche imperfezione nei tempi verbali.
A mio parere dovresti strutturarlo meglio e separare pensieri, narrazione, e soliloquio in modo più organico.
Quanto alla punteggiatura, per eliminarla bisogna organizzare il discorso in modo da poterne fare a meno. Cosa non semplice. Non basta dire non la uso per poi adoperarla parzialmente sostituendo alcuni segni con altri.
A rileggerti.
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Re: Alien dietro l'angolo
Analisi meticolosa… come sempre nei tuoi commenti.
Solitamente non rimetto mano a quanto scrivo… semplicemente non mi piace farlo… preferisco dedicare tempo a crivere quanto altro mi passa per la testa e a leggere cose di altri quando queste mi prendono al primo approccio.
Non sono propriamente uno "scrittore" di prosa -preferisco la poesia- ma ogni tanto lo faccio, così, tanto per divertimento comunicativo, con risultati più o meno apprezzabili.
Comunque pubblicherò altri raccontini brevi che spero raccolgano il favore dei lettori… almeno per il loro significato.
Mi ha fatto veramente piacere il tuo intervento… sono sincero!
Jacopo
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Un racconto davvero difficile da giudicare come anche da leggere.
Non credo che la struttura come l'hai studiata funzioni bene, non mettere punteggiatura non fa si che il lettore corra con il solito passo dei tuoi pensieri, almeno nel mio caso.
La storia in sé poi non è troppo interessante, hai raccontato una storia già raccontata e lo hai fatto nella maniera più raccontata.
Il mio voto sarebbe 1, ma ho dato 3 perché ci hai messo sentimento e questobsi capisce perfettamente.
Per me voler trasmettere idee e sentimenti è fondamentale quando si scrive.
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Re: Alien dietro l'angolo
Sinceramente non capisco cosa significa quel: "nella maniera più raccontata"… e raccontata da chi?… Boh!
Sai bene che l'alcol e le canne hanno strani effetti e qui mi sembra che l'effetto sia evidente… evidente quanto il "lucido" finale della storia raccontata… un finale che mette in evidenza il fatto che la STORIA finora raccontata del Mondo non ha insegnato niente a nessuno… tutto si ripete per questa umanità disumanizzata.
Gli Alieni ghettizzati e rapinati da chi si ritiene padrone della Terra… prima o poi si incazzeranno di brutto!
Un grazie per la lettura e commento!
Jacopo
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Re: Alien dietro l'angolo
Una storia come la tua è il pane di chi specula su quelli che tu chiami alieni e io chiamo ultimi.Non sto dicendo che tu sei fra questi, anzi come ti ho scritto ho sentito del sentimento in questo racconto.Jacopo Serafinelli ha scritto: ↑20/04/2024, 21:50 @Giovanni p
Sinceramente non capisco cosa significa quel: "nella maniera più raccontata"… e raccontata da chi?… Boh!
Sai bene che l'alcol e le canne hanno strani effetti e qui mi sembra che l'effetto sia evidente… evidente quanto il "lucido" finale della storia raccontata… un finale che mette in evidenza il fatto che la STORIA finora raccontata del Mondo non ha insegnato niente a nessuno… tutto si ripete per questa umanità disumanizzata.
Gli Alieni ghettizzati e rapinati da chi si ritiene padrone della Terra… prima o poi si incazzeranno di brutto!
Un grazie per la lettura e commento!
Jacopo
Purtroppo nessuno si incazzerà di brutto, ma continueremo a mangiarci fra di noi.
Chi non ha nulla vivrà ai margini della società deliquendo, chi ha qualcosa continuerà a lavorare come un somaro per mantenere un sistema che ogni giorno gli toglie qualcosa.
Quelli che te chiami padroni del mondo sono una minoranza impalpabile, ma che s'ingrassa sfruttando tutti quelli che stanno sotto. Gli alieni fanno comodo e basta, rendono le strade meno sicure e fanno paura a quelli che lavorano come somari, i quali voteranno politici che per tenere le strade più sicure accorcieranno il guinzaglio a spese della libertà dell'individuo.
Fidati, qua nessuno s'incazza, ognuno cerca di tirare dritto.
O almeno questo è il mio pensiero.
Buon fine settimana.
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Re: Alien dietro l'angolo
… questo mi piace dei commenti e risposte… il dialogo e l'analisi di quanto si scrive e si legge… sempre in una forma breve che non si dilunghi in giri di parole e acrobazie concettuali troppo "radical chic".
La tua risposta mi piace e sono d'accordo ma… ma stai sicuro che l'incazzamento di quelle che vengono chiamate minoranze ma che fanno parte della maggioranza emarginata che popola questo pianeta arriverà… e saranno cazzi acidi!
Altro che futuro distopico!
Chi tira dritto e mette paraocchi è solo chi ha qualcosa da perdere… quindi… mi spiace dirlo… noi tutti qui in questo "occidente" pseudo democratico e opportunista dei conflitti in corso!
Jacopo
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Re: Alien dietro l'angolo
Purtroppo l'occidente pseudo democratico e opportunista (e mi trovi d'accordo per molte ragioni che non ho problemi a elencare) è qualcosa da salvaguardare, almeno l'Europa.Jacopo Serafinelli ha scritto: ↑21/04/2024, 11:17 @Giovanni p
… questo mi piace dei commenti e risposte… il dialogo e l'analisi di quanto si scrive e si legge… sempre in una forma breve che non si dilunghi in giri di parole e acrobazie concettuali troppo "radical chic".
La tua risposta mi piace e sono d'accordo ma… ma stai sicuro che l'incazzamento di quelle che vengono chiamate minoranze ma che fanno parte della maggioranza emarginata che popola questo pianeta arriverà… e saranno cazzi acidi!
Altro che futuro distopico!
Chi tira dritto e mette paraocchi è solo chi ha qualcosa da perdere… quindi… mi spiace dirlo… noi tutti qui in questo "occidente" pseudo democratico e opportunista dei conflitti in corso!
Jacopo
L'Africa è un disastro, colpa di molti.
Gli USA stanno diventando un paese del terzo mondo con i soldi, le statistiche su omicidi e povertà fanno paura.
La Russia ha i suoi grossi problemi, come l'India, l'Asia e il golfo persico.
Se tutto va bene siamo rovinati.
Bagliori Cosmici
la Poesia nella Fantascienza
Il sonetto "Aspettativa" di H. P. Lovecraft è stato il faro che ha guidato decine di autori nella composizioni delle loro poesie fantascientifiche pubblicate in questo libro. Scoprirete che quel faro ha condotto i nostri poeti in molteplici luoghi; ognuno degli autori ha infatti accettato e interpretato quel punto fermo tracciando la propria rotta verso confini inimmaginabili.
A cura di Alessandro Napolitano e Massimo Baglione.
Contiene opere di: Sandro Battisti, Meth Sambiase, Antonella Taravella, Tullio Aragona, Serena M. Barbacetto, Francesco Bellia, Gabriele Beltrame, Mara Bomben, Luigi Brasili, Antonio Ciervo, Iunio Marcello Clementi, Diego Cocco, Vittorio Cotronei, Lorenzo Crescentini, Lorenzo Davia, Angela Di Salvo, Bruno Elpis, Carla de Falco, Claudio Fallani, Marco Ferrari, Antonella Jacoli, Maurizio Landini, Andrea Leonelli, Paolo Leoni, Lia Lo Bue, Sandra Ludovici, Matteo Mancini, Domenico Mastrapasqua, Roberto Monti, Daniele Moretti, Tamara Muresu, Alessandro Napolitano, Alex Panigada, Umberto Pasqui, Simone Pelatti, Alessandro Pedretta, Mattia Nicolò Scavo, Ser Stefano, Marco Signorelli, Salvatore Stefanelli, Alex Tonelli, Francesco Omar Zamboni.
Non spingete quel bottone
antologia di racconti sull'ascensore
Hai mai pensato a cosa potrebbe accadere quando decidi di mettere piede in un ascensore? Hai immaginato per un attimo a un incontro fatale tra le fredde braccia della sua cabina? Hai temuto, per un solo istante, di rimanervi chiuso a causa di un imponderabile guasto? E se dietro a quel guasto ci fosse qualcosa o qualcuno?
Trentuno autori di questa antologia dedicata all\'ascensore, ideata e curata da Lorenzo Pompeo in collaborazione col sito BraviAutori.it, hanno provato a dare una risposta a queste domande.
A cura di Lorenzo Pompeo
Introduzione dell\'antropologo Vincenzo Bitti.
Illustrazioni interne di Furio Bomben e AA.VV.
Copertina di Roberta Guardascione.
Contiene opere di: Vincenzo Bitti, Luigi Dinardo, Beatrice Traversin, Paul Olden, Lodovico Ferrari, Maria Stella Rossi, Enrico Arlandini, Federico Pergolini, Emanuele Crocetti, Roberto Guarnieri, Andrea Leonelli, Tullio Aragona, Luigi Bonaro, Umberto Pasqui, Antonella Provenzano, Davide Manenti, Mara Bomben, Marco Montozzi, Stefano D'Angelo, Amos Manuel Laurent, Daniela Piccoli, Marco Vecchi, Claudio Lei, Luca Carmelo Carpita, Veronica Di Geronimo, Riccardo Sartori, Andrea Andolfatto, Armando d'Amaro, Concita Imperatrice, Severino Forini, Eliseo Palumbo, Diego Cocco, Roberta Eman.
Il Bene o il Male
Trenta modi di intendere il Bene, il Male e l'interazione tra essi.
Dodici donne e diciotto uomini hanno tentato di far prevalere la propria posizione, tuttavia la Vita ci insegna che il vincitore non è mai scontato. La Natura ci dimostra infatti che dopo un temporale spunta il sole, ma ci insegna altresì che non sempre un temporale è il Male, e che non sempre il sole è il Bene.
A cura di Massimo Baglione
Copertine di Giuliana Ricci.
Contiene opere di: Antonella Cavallo, Michele Scuotto, Nunzio Campanelli, Rosanna Fontana, Giorgio Leone, Ida Dainese, Angelo Manarola, Anna Rita Foschini, Angela Aniello, Maria Rosaria Del Ciello, Fausto Scatoli, Marcello Nucciarelli, Silvia Torre, Alessandro Borghesi, Umberto Pasqui, Lucia Amorosi, Eliseo Palumbo, Riccardo Carli Ballola, Maria Rosaria Spirito, Andrea Calcagnile, Greta Fantini, Pasquale Aversano, Fabiola Vicari, Antonio Mattera, Andrea Spoto, Gianluigi Redaelli, Luca Volpi, Pietro Rainero, Marcello Colombo, Cristina Giuntini.
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Calendario BraviAutori.it "Year-end writer" 2018 - (a colori)
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La Gara 13 - Per modo di dire
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La Gara 70 - Troppo tardi
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