La vita davanti a sé
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La vita davanti a sé
Con Sophia Loren, Ibrahima Gueye, Abril Zamora, Babak Karimi
L’incontro tra Momò, 12 anni, e Madame Rosa non è tra i più felici; lui infatti la deruba dei candelabri che voleva vendere al mercato e cerca di rivenderli a un criminale del quartiere. Quando il dottor Cohen, che detiene la custodia del ragazzino, scopre il fatto lo costringe a chiedere scusa all’anziana signora, dopodiché convince lei a prenderlo con se. Madame Rosa si occupa già di Iosif, un ragazzino abbandonato, come si è occupata nel corso degli anni dei figli delle prostitute.
I rapporti in casa non sono facili, per le differenze culturali, per i vissuti di ognuno di loro, ma si fanno gradualmente sempre più profondi e importanti…
Dopo tanti film che ho visto ultimamente, che ho trovato godibili ma non entusiasmanti, questo finalmente mi ha lasciato qualcosa. La storia è forse una di tante, come se ne sentono tutti i giorni. Ma già la presenza di Sophia Loren fa la differenza. L’ho sempre considerata la “donna più bella del mondo”, e qui si mostra in tutta la sua fiera eleganza, che gli anni non hanno portato via. E bravura ovviamente. Ibrahima Gueye, che interpreta Momò, è davvero molto intenso per essere così giovane, ha uno sguardo penetrante e comunicativo, ed è riuscito a interpretare il suo ruolo egregiamente.
Trovo anche molto bello e poetico il modo in cui il regista ha scelto di rappresentare la voglia di fanciullezza in un bambino che non è più un bambino, che forse non ha mai potuto fare, essere un bambino. E bello anche come è stato reso il senso di comunità, quello vero, che si crea lì dove ce n’è più bisogno.
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Museo letterario
Antologia di opere letterarie ispirate dai capolavori dell'arte
Unire la scrittura all'immagine è un'esperienza antica, che qui vuole riproporsi in un singolare "Museo Letterario". L'alfabeto stesso deriva da antiche forme usate per rappresentare animali o cose, quindi tutta la letteratura è un punto di vista sulla realtà, per così dire, filtrato attraverso la sensibilità artistica connaturata in ogni uomo. In quest'antologia, diversi scrittori si sono cimentati nel raccontare una storia ispirata da un famoso capolavoro dell'Arte a loro scelta.
A cura di Umberto Pasqui e Massimo Baglione.
Introduzione del Prof. Marco Vallicelli.
Copertina di Giorgio Pondi.
Contiene opere di: Claudia Cuomo, Enrico Arlandini, Sandra Ludovici, Eleonora Lupi, Francesca Santucci, Antonio Amodio, Isabella Galeotti, Tiziano Legati, Angelo Manarola, Pasquale Aversano, Giorgio Leone, Alberto Tivoli, Anna Rita Foschini, Annamaria Vernuccio, William Grifò, Maria Rosaria Spirito, Cristina Giuntini, Marina Paolucci, Rosanna Fontana, Umberto Pasqui.
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L'Animo spaziale
Tributo alla Space Opera
L'Animo Spaziale è un tributo alla space opera. Contiene una raccolta di racconti dell'autore Massimo Baglione, ambientati nella fantascienza spaziale. Un libro dove il concetto di fantascienza è quello classico, ispirato al Maestro Isaac Asimov. La trilogia de "L'Animo Spaziale" (Intrepida, Indomita e Impavida) è una storia ben raccontata con i giusti colpi di scena. Notevole la parentesi psicologica, in Indomita, che svela la complessa natura di Susan, elemento chiave dell'intera vicenda. "Intrepida", inoltre, ha vinto il primo premio nel concorso di letteratura fantascientifica "ApuliaCon 2006" (oggi "Giulio Verne"). I racconti brevi "Mr. Sgrultz", "La bottiglia di Sua Maestà" e "Noi, sorelle!" sono stati definiti dalla critica "piccoli capolavori di fantascienza da annoverare negli annali.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
I sogni di Titano
Il "cubo sognatore" su Titano aveva rivelato una verità sconvolgente sull'Umanità, sulla Galassia e, in definitiva, sull'intero Universo, una verità capace di suscitare interrogativi sufficienti per una vita intera. Come poteva essere bonariamente digerito il concetto che la nostra civiltà, la nostra tecnologia e tutto ciò che riguardava l'Umanità… non esisteva?
"Siamo solo… i sogni di Titano", aveva riportato il comandante Sylvia Harrison dopo il primo contatto col cubo, ma in che modo avrebbe potuto l'orgoglio dell'Uomo accettarlo? Ovviamente, l'insaziabile sete di conoscenza dell'Essere umano anelava delle risposte, e la sua naturale curiosità non poteva che spingerlo alla ricerca dell'origine del cubo e delle ragioni della sua peculiare funzione.
Gli autori GLAUCO De BONA (vincitore del Premio Urania 2013) e MASSIMO BAGLIONE (amministratore di BraviAutori.it) vi presentano una versione alternativa del "Tutto" che vi lascerà senza parole. Di Glauco De Bona e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
La Gara 14 - Storie di Storia
A cura di Ser Stefano.
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Gara d'autunno 2020 - Beu, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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GrandPrix d'inverno 2022/2023 - Conchiglie sulla spiaggia - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
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