
La corsa del criceto




Descrizione: Un uomo è vittima di un incidente e cade in coma per vent'anni; si risveglia e trova un mondo molto cambiato...in peggio.
Incipit: Ci mancava solo di accompagnare il gagnu a scuola: quel mese Marco aveva già avuto due richiami dal direttore del laboratorio (lui faceva il tecnico di anatomia patologica in ospedale), e un terzo richiamo per i suoi ritardi cronici era l'ultima cosa che voleva. Eppure, l'ingresso degli alunni nella scuola elementare era un incubo, specialmente per chi, come lui, doveva parcheggiare in tripla fila solo per fare scendere il piccolo Massimo non prima di avergli fatto le solite raccomandazioni che si…
Bel racconto, quasi un romanzo breve, in una Torino così lontana dalle lotte sindacali degli anni Settanta, seppure dal finale mi pare che intravedi ancora qualche spiraglio di luce. Beato te.
A esser sincero io non avrei optato per il taglio umoristico che tu gli hai dato, che ne riduce notevolmente lo spessore e offre la sensazione al lettore, almeno a me, che non credi del tutto a quanto scriti; quando penso allo sfruttamento del lavoro e al trionfo del capitale in forma letteraria ho sempre in mente Furore di Steinbeck, dove peraltro la luce, nel finale, è simile nei modi alla tua.
Qualche consiglio: separa la voce narrante dai dialoghi con un punto e a capo. Adopera i caporali per delimitare il discorso diretto e ricordati che valgono le identiche regole di punteggiatura tanto nel discorso diretto che in quello indiretto. I puntini di sospensione vanno separati dalla parola che segue e piccole altre cose del genere.
Se non ti è capitato mai prima ascolta le conferenze di Umberto Galimberti o di Emaunele Severino su tecnica e capitalismo. O altrimenti, se ancora non l'hai fatto, dai un'occhiata ai testi del torinese Luciano Gallino o di Zygmunt Baumann.
Per scrivere questo racconto ho letto molti articoli sui nuovi lavori, alcuni erano anche di Gallino. Un altro, notevole, di un certo Renato Curcio (nel sito di Pagina uno). Anche Sinistrainrete ne propone di interessanti; insomma, per ora le lotte dei lavoratori sono riprese... in Francia, chissà che non riprenderanno anche qui. Perché, dopotutto, noi(r)esistiamo!
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descrizione: Una prigione se vista da fuori, una fortezza se vista da dentro.
incipit: — Nova non è il nome vero della protagonista del video, ma il soprannome datole dai detenuti. Nel penitenziario la chiamavo io stesso così perché mi pareva appropriato. Per il medesimo motivo farò altrettanto in questa breve presentazione. Essa è l'ultima prostituta umana nella colonia penale — dato sensibile omesso — e a quanto sembra l'unica persona a esercitare quel mestiere nelle colonie penali in generale, evento eccezionale di per sé.
tags: #carcere(8) #immortalita(7) #isolamento(4) #liberta(57) #nova(3) #prigione(8) #prostituzione(4) #comunita(3)
descrizione: Un insolito modo di ammazzare il tempo in una prigione sperduta nella periferia statunitense.
incipit: - Forza Padre Wool, non si faccia pregare… La stanza risuona di una risata grassa, febbricitante, degna della peggior balera. - Perché ridi, ritardato? - La battuta, capo! "Un prete non si fa pregare"! - si scompiscia Blake. - Basta! - ruggisce Mc Ripley - E' un modo di dire universale. Evidentemente non si usa nel buco di culo della galassia che ti ha cagato. Silenzio improvviso, immoto e corposo come il fumo azzurrognolo che screzia l'oltremare delle due divise d'ordinanza. - Scusi questo trog…
tags: #pena di morte(2) #scommessa(3) #secondini(1) #carcere(8)
descrizione: Una donna alla fame e un giudice d'altri tempi vivranno una drammatica avventura ai confini della realtà, che sarà per entrambi la via d'uscita verso una salvezza insperata
incipit: “Ti viu allu strittu di Sant’Anna”. La povera Gerlanda Piccione se lo sentiva ripetere quasi ogni giorno, da amici e nemici, quando camminava barcollando, stretta nel suo abitino nero, nel quartiere di via Garibaldi. Aveva 37 anni, ma ne dimostrava cinquanta almeno, tanto era smagrita. Lo stretto di Sant’Anna lo conosceva bene lei, come tutti, a Girgenti. Era di fronte alla Chiesa di Sant’Anna, accanto al Tribunale. Era quel punto in cui la via Atena improvvisamente si stringeva talmente che solo…
tags: #carcere(8) #giustizia(3) #lampione(3) #pietre(15) #sicilia(17) #poverta(10)
descrizione: La storia di un afroamericano come tanti: in carcere
incipit: A Jamie l'idea non piaceva per niente, ma sapeva che era l'unico modo per entrare nella banda. Beh, “banda” era forse un'esagerazione, diciamo un “gruppo di ragazzini con molte idee e pochi soldi”: fatti apposta per mettersi nei guai, insomma. Era già successo a Pete, il fratello maggiore: una stupida prova di coraggio – come la chiamavano – ossia un furtarello, per provare quanto si era in gamba. Solo che gli era andata male: il negoziante, un irlandese stronzo razzista, non l'aveva perso d'occ…
descrizione: Dalla luce al buio, e viceversa. 500 passi sono la distanza dalla cella alla libertà
incipit: Noi non siamo solo i "buttate le chiavi" e teneteli dentro. Noi siamo centinaia di storie da raccontare. Paure, sogni, speranze. la storia di un detenuto che sfrutta il carcere invece di farsi sfruttare. Che raggiunge la sua consapevolezza attraverso la sofferenza. Un amore smisurato per le figlie e per la vita.

descrizione: La pandemia da Coronavirus si era spostata nelle case di riposo "assistite" e nelle carceri italiane.
incipit: -”Nonno, nonno, hai voglia di raccontarci ancora del virus? Magari delle persone anziane? -”E' stato straziante! La pandemia da Coronavirus si era spostata nelle case di riposo 'assistite' e nelle carceri italiane. Due ambienti con una forte promiscuità di persone: la prima poi veniva anche detta da alcuni “una prigione dorata”, ma entrambe le strutture erano dei veri e propri lager. O campi di concentramento, se preferite. Perchè perdere la vita obbligatoriamente da soli, negli ospizi come nelle…
tags: #anziani(18) #carceri(8) #case di riposo(2) #cellulari(4) #corpi(17) #detenuti(2) #lacrime(26) #lager(3) #morte(226) #strazio(1)
descrizione: Due fratelli, due visioni molto distanti d'intendere il lavoro, la vita. Buona lettura.
incipit: Onofrio Spadoni era un uomo che, come si suole dire, si era fatto da solo. A quattordici anni, appena conclusa la scuola dell'obbligo, era già in fabbrica a imparare il mestiere di tornitore. E a venti, subito dopo il servizio militare, al tempo ancora obbligatorio, aveva aperto la sua piccola officina.

tags: #fiom(1) #sindacato(5) #cgil(1)
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