Dream Theater - Il metal come non lo avete mai visto

A come AC/DC, B come Beasty Boys... Z come ZZTop... inserite qui le loro brevi biografie, o discutete qui di tutto ciò che riguarda questi generi musicali.
Giacomo Scotti
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Dream Theater - Il metal come non lo avete mai visto

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Wikipedia:
I Dream Theater sono considerati il gruppo principale e di maggior riferimento della scena progressive metal e sono inoltre indicati tra gli inventori del genere. L'uscita dell'album Images And Words, nel 1992 è spesso menzionata come "data ufficiale di nascita" del progressive metal. In realtà prima di loro vi erano stati già alcuni gruppi che avevano provato una commistione tra heavy metal e progressive rock. Stiamo parlando dei Fates Warning e dei Queensrÿche. Il loro heavy metal, infatti, si presentava più sperimentale rispetto ad altri gruppi di quel periodo. Tuttavia, la loro musica era ancora basata prevalentemente sulle sonorità classiche del metal e solo per brevi tratti si concedeva a momenti di sperimentazione che tuttavia consistevano semplicemente in semplici arpeggi di chitarra e melodie leggermente più delicate che solo in parte si rifacevano alla tradizione prog. La loro musica, per quanto più evolutiva rispetto ad altri gruppi metal, non aveva ancora le caratteristiche per essere considerata vero e proprio progressive metal. Solo con l'arrivo dei Dream Theater si arriverà ad una vera e propria fusione fra i due e solo dopo l'uscita di Images And Words la definizione progressive metal comincerà ad essere utilizzata ed altri gruppi adotteranno questa formula dando origine ad una nuova realtà musicale. Proprio per questo motivo i Dream Theater vengono designati come i fratelli del progressive metal.

About To Crash (Reprise)

Panic Attack
GiuseppeN
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Re: Dream Theater - Il metal come non lo avete mai visto

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Tecnicamente sono mostruosi, e hanno scritto delle belle canzoni, ma l'impressione generale che ne ho sempre avuto è quella di essere leziosi e freddi. Sono quel tipo di musicisti che, se suoni qualcosa, ti fanno sentire una nullità (ricordo che al concerto avrei voluto poter raggiungere John Myung e picchiarlo); ma la tecnica fine a sé stessa dopo un po' mi diventa insopportabile. :)
Restando in ambito metal, preferisco andare su roba tipo i Carcass, o i Death (per citare i classici), artisti per cui la tecnica è funzionale alla musica e non il suo fine ultimo. O almeno, questa è la mia impressione. Niente derive solistiche o pirule da telefonino cellulare, insomma. :D
Giacomo Scotti
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Re: Dream Theater - Il metal come non lo avete mai visto

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GiuseppeN ha scritto:L'impressione generale che ne ho sempre avuto è quella di essere leziosi e freddi.
Restando in ambito metal, preferisco andare su roba tipo i Carcass, o i Death, artisti per cui la tecnica è funzionale alla musica e non il suo fine ultimo. O almeno, questa è la mia impressione. Niente derive solistiche o pirule da telefonino cellulare, insomma. :D
In parte hai ragione, però più che essere tecnici, variano molto. Tempi, tonalità e ritmo. Lavorano su Suite (Vedesi "Octavarium", "A Change Of Season" e "Metropolis Pt 2) e fanno canzoni lunghe. Tu dirai:
Ma questa è tecnica!
Mi permetto di dissentire, la tecnica in sé è muovere le mani in modo diverso ( e magari in modo più complicato, ma non è detto.) Dietro alle canzoni dei Dream Theater c'è un lavoro, seppur minimo, ma c'è. Ogni componente fa concretamente qualcosa. Non è tecnica.
Forse gli ho elogiati un po' troppo ma, più o meno, è così che la penso.

P.S. Mitici i Death!
Invece i Carcass, da quando ho avuto il dispiacere di ad andarli a sentire al Gods Of Metal del 2009 sono diventati per gli "scassacazz" :smt005 Puoi comprenderne il motivo. Suonare ininterrottamente per un'ora e passa (per di più ascoltando un gruppo che non conosci) può farti girare i così detti.
GiuseppeN
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Re: Dream Theater - Il metal come non lo avete mai visto

Messaggio da leggere da GiuseppeN »

Peccato per i Carcass, ma fossi in te un'ascoltatina all'album "Heartwork" gliela darei. ;)

Per quanto riguarda la tecnica, io la intendo come, uhm, una qualità e capacità musicale superiore alla media. Un chitarrista che suona un assolo in 9/8, usando pentatoniche, armonici e blablabla, e sapendo perfettamente quello che fa, allora per me è "tecnico". Mi sembra che, in questo senso, i Dream Theater siano molto consapevoli di ciò che fanno.
Il problema dei DT non è il loro essere tecnici, ma quello di esserlo in un modo che a me pare, il più delle volte, fine a sé stesso. Hai ragione, costruiscono canzoni in modo non banale, e molte sono anche belle. Ma quando nella canzone c'è sempre spazio per un assolo di 2 minuti di chitarra, seguito da 2 minuti di assolo di tastiera, passando da un 5/4 a 90bpm a un 4/4 a 180bpm per poi passare a un 6/5 pigreco mezzi antani con scappellata a destra... ehm, :), insomma, mi viene a mancare la poesia della canzone. Voglio dire: sono necessari tutti quei piri-piri?
E' la loro cifra stilistica, dirai tu, e qui entriamo nel dominio dell'estetica, del mi-piace o non-mi-piace.

Conosci i Soundgarden? E' un altro genere, ok. Loro sono molto tecnici, e lo capisci dal fatto che suonano quasi tutti i pezzi in tempi dispari, o comunque inserendo cambi e passaggi impestati. Se li ascolti nel dettaglio, capisci che, anche se non usa il doppio pedale a mille all'ora, Matt Cameron è un batterista coi controcazzi. Però le loro canzoni sono essenziali, non ci sono mai passaggi sopra le righe. E questo mi piace.

Mi sono lasciato prendere un po' la mano, pardon... :oops:
E mitici Death davvero, Symbolic è un album strepitoso!
Giacomo Scotti
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Re: Dream Theater - Il metal come non lo avete mai visto

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GiuseppeN ha scritto:Peccato per i Carcass, ma fossi in te un'ascoltatina all'album "Heartwork" gliela darei. ;)
Contaci! Sono sempre curioso di ascoltare qualcosa di nuovo.
Per quanto riguarda la tecnica, io la intendo come, uhm, una qualità e capacità musicale superiore alla media. Un chitarrista che suona un assolo in 9/8, usando pentatoniche, armonici e blablabla, e sapendo perfettamente quello che fa, allora per me è "tecnico". Mi sembra che, in questo senso, i Dream Theater siano molto consapevoli di ciò che fanno.
Vero, vero.
Il problema dei DT non è il loro essere tecnici, ma quello di esserlo in un modo che a me pare, il più delle volte, fine a sé stesso. Hai ragione, costruiscono canzoni in modo non banale, e molte sono anche belle. Ma quando nella canzone c'è sempre spazio per un assolo di 2 minuti di chitarra, seguito da 2 minuti di assolo di tastiera, passando da un 5/4 a 90bpm a un 4/4 a 180bpm per poi passare a un 6/5 pigreco mezzi antani con scappellata a destra... ehm, :), insomma, mi viene a mancare la poesia della canzone. Voglio dire: sono necessari tutti quei piri-piri?
Dipende, alcune volte no. Mentre altre si. Per esempio alcuni assoli che trovo sgradevoli si trovano in "The Dark Eternal Night", "Honor Thy Fater", "Lines In The Sand" ecc. Invece ci sono alcuni che trovo sublimi: quelli di Octavarium, di Beyond This Life di Endless Sacrifice ecc. probabilmente perchè non sono proprio degli assoli.
E' la loro cifra stilistica, dirai tu, e qui entriamo nel dominio dell'estetica, del mi-piace o non-mi-piace.
De gustibus non est disputandum :-D
Conosci i Soundgarden? E' un altro genere, ok. Loro sono molto tecnici, e lo capisci dal fatto che suonano quasi tutti i pezzi in tempi dispari, o comunque inserendo cambi e passaggi impestati. Se li ascolti nel dettaglio, capisci che, anche se non usa il doppio pedale a mille all'ora, Matt Cameron è un batterista coi controcazzi. Però le loro canzoni sono essenziali, non ci sono mai passaggi sopra le righe. E questo mi piace.
Mai sentiti, pare un nome molto comune. Gli ascolterò. Certo, certo anch'io penso che sparare con il doppio pedale a mille all'ora non sia tecnica al massimo è velocità, comunque io più di tutte preferisco la qualità della canzone, ovvero, quante emozioni ricevo da quella canzone.
Mi sono lasciato prendere un po' la mano, pardon... :oops:
Figurati, è bello discutere con te :-)
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