Scrittore-Nonscrittore
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Il fatto è che molti, che si definiscono scrittori e pubblicano i loro lavoro (a pagamento o non), inevitabilmente perdono quella che dovrebbe essere considerata la maggiore qualità di una mente pensante e intelligente: l'umiltà. E invece di appagarsi del piacere della scrittura fine a se stessa, intesa come la capacità di esprimersi, di far vivere dal nulla storie e personaggi, di godere di questa stupefacente abilità che pare un miracolo o una magia, si diventa vanesi, esibizionisti, vogliosi solamente di gridare al mondo, a parenti, amici e conoscenti quanto sia grande il proprio talento e verso quali inimmaginabili alte mete stia navigando la propria geniale creatività. Un vero scrittore non si autoincensa, non si esalta, non invade internet nella plateale divulgazione a tutti i costi dei propri successi. Un vero scrittore sa quanti altri scrittori presenti e passati, lontani e vicini, più grandi di lui esistono in ogni parte del mondo. Un vero scrittore non giudica negativamente i lavori altrui nè li mette a confronto i suoi nel convincimento di avere appreso e realizzato al meglio la misteriosa e insondabile arte della scrittura.
Non è il successo o la pubblicazione il fine ultimo di questa meravigliosa attività cognitiva, ma il fervore intimo e intenso che vibra dentro di noi e che ci fa sentire vivi e palpitanti in un mondo di fantasmi o di persone indifferenti e ipocrite. La scrittura ci serve per conoscere meglio noi stessi e le nostre potenzialità, per dar forma, peso, colore e dimensione al mistero del nostro esistere.
Tutto il resto è solo contorno e "noia".
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Re: Scrittore-Nonscrittore
interrotte. Alla fine hanno scoperto che scrivere non è che gli piacesse più di tanto, era l'aura dell'autore che li faceva sentire realizzati.
Invece io scrivo perché mi piace e chissenefrega delle celebrazioni e dei risultati e anche dell'ambiente che a volte è proprio quello che descrivi tu... si chiama forza di volontà anevrotica.
Finché scrivere ti appaga, ti dà soddisfazione senza forzature... vai tranquillo!
Re: Scrittore-Nonscrittore
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Re: Scrittore-Nonscrittore
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Re: Scrittore-Nonscrittore
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Io comunque voto per sei o sette Mojito
So che voi siete tanto belli carini e simpatici. Quindi DOVETE entrare in queste due pagine:
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Uh io non riesco più a bere tanti mojito, dopo un po' mi viene la nausea
Preferisco gin, vodka o tequila, o tutti e tre uniti a formare il mitologico TGV!
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Re: Scrittore-Nonscrittore
A me fa una rabbia!!
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Però tutti a dire quanto è brava...
P.S. io bevo poco ma sempre di qualità (avevo l'hobby di fare cocktail)
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Re: Scrittore-Nonscrittore
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Gli articoli sui giornali si comprano un tot a spazio... di fatto la recensione di libro non è diversa dalla pubblicità di un amaro, tanto per stare sugli alcoliciRoberto Guarnieri ha scritto: Qui da noi c'è una tizia che ha scritto una commedia in dialetto (una boiata per me) e sono sette giorni che sta sul giornale in cronaca locale, nemmeno fosse Dante Alighieri.
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Anche io mi odiopsychochild ha scritto: @Exlex: ti odio
Per questa, hai tutta la mia stima.psychochild ha scritto:il tgv che prima significa tequila,gin e vodka, poi una volta attivato il suo potere speciale significa "Ti Guardo Vomitare"
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Concordo con te.Giuseppe Novellino ha scritto:Io mi chiedo quanti siano quelli che le leggono, in ogni caso, sia che si tratti di autori famosi sia (e tanto meno) se si tratti di esordienti o sconosciuti.
Eppure le recensioni fanno bene. Illuminano sulla validità del libro, sul suo contenuto, sulla sua forma.
Io le recensioni le leggo ben volentieri, soprattutto visti i costi dei libri.
Però c'è un però. Per quanto riguarda gli scrittori diciamo "famosi" (=quelli che si trovano nelle librerie) mi trovo molto bene. C'è una tale vastità di siti a cui attingere, che prima o poi nella recensione di qualcuno salta fuori la nota positiva o il demerito che mi spinge a comprare il romanzo o meno.
Per quanto riguarda gli esordienti, trovo spesso le recensioni di parte, e mica per colpa loro! Il fatto è che per un esordiente è così difficile far arrivare il suo libro al lettore che spesso la recensione è fatta da chi gli "vuol bene" (amico). Nessunissima malafede, ci mancherebbe, solo che a volte manca l'obiettività...
Così mi regolo di conseguenza: ok la recensione, ma se conosco l'esordiente in questione vado sul sicuro, altrimenti aspetto un po'... e mi chiarisco le idee
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Se è King, Welsh, Palahniuk, Ellroy, McBain, Gibson, Sterling hai torto [ps, ho inserito solo i vivi] hai torto, altrimenti hai fatto benissimo a non riconoscerlo
La fama è masturbazione, non ha un fine più alto del piacere personale
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Re: Scrittore-Nonscrittore
La mia vetrina autore: https://www.braviautori.it/vetrine/recenso/
Recensioni à Go Go: http://www.recensioniagogo.com
E adesso parlo io!: http://valeriabarbera.wordpress.com
Digital Foolish - Dementi Digitali: http://www.digitalfoolish.com
Re: Scrittore-Nonscrittore
Esserlo di professione (o di successo) è un'altra cosa.
Personalmente preferisco usare il termine autore, che nessuno può contestare. Mi diletto nella scrittura fin dall'adolescenza ma non ho mai inviato manoscritti a un Editore fino a circa un anno fa, quando ho deciso di inviare uno dei miei due romanzi (il terzo è in stesura) a prendere un po' di polvere presso qualche Casa Editrice. Il motivo che mi ha spinto a farlo è dovuto solo alla finestra temporale che introduce il soggetto del mio primo lavoro proprio in questi anni, altrimenti avrebbe continuato a prendere polvere solo a casa mia.
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Non dipenderà da te. Vendi molte copie e la parola scrittrice sarà il pubblico ad associarla al tuo nome.Recenso ha scritto:Io scrivo (o meglio scriverò visto che finora ho solo abbozzi) per contrabbandare le mie idee, se poi dovessi riuscire a vendere ben venga ma non so se riuscirò a considerarmi una scrittrice. Mi sembra strana questa parola associata al mio nome
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Re: Scrittore-Nonscrittore
La pubblicazione non ti incorona scrittore …
Uno scrittore è un’artista …
Un’artista è chi vomita arte …
Chi vomita arte non può scendere a basse considerazioni di natura “commerciale” …
Ma tu questo già lo sai!
Uno sfogo è più che legittimo, ma non farti più demoralizzare da uno sterile e vuoto “bla – bla – bla” …
Come hai ben detto tu “non sei uno che ha la diarrea in bocca, sei uno che scrive”!
Re: Scrittore-Nonscrittore
Però non nego di avere una certa ambizione di migliorare e arrivare a pubblicare qualcosa di degno. Sinceramente la tua, psycochild, mi sembra una tendenza al solipsismo intellettuale (non prenderla come un'offesa), perché a mio parere in ciò che definisce uno scrittore dev'esserci la passione personale quanto il tentativo di comunicare agli altri, di influenzarli. Secondo me chi non tenta di pubblicare o comunque 'raggiungere' gli altri (che non vuole dire fare per forza il botto di vendite, ma vuol dire avere a cuore ciò che la tua opera può suscitare in chi ti legge) non è uno scrittore ma non per una supposta 'indegnità' intellettuale o mancanza di capacità letteraria, ma proprio perché sta facendo qualcosa di diverso da ciò che qualifica lo scrittore, appunto l'affrontare il mondo esterno-lettori.
Dici che nessuno può giudicare chi è uno scrittore e chi non lo è, ma per questo ci sono metri di giudizio estetici e contenutistici abbastanza semplici e condivisibili (oltre alla distinzione che ho fatto prima). Quello che non è e non sarà mai possibile giudicare sarà la motivazione del tuo scrivere, il perché ti piace farlo anche senza pubblicare, quello non può ovviamente togliertelo nessuno.
Ora, perdonate il paragone magari infelice, ma la dicotomia mi sembra molto simile alla differenza in ambito erotico tra masturbazione e sesso: la masturbazione È solipsistica, estremamente solipsistica. È sbagliata? No. È piacevole? Ovvio! (maciullerò personalmente chiunque se ne verrà fuori sostenendo il contrario ).
Il sesso da parte sua è più complesso, puoi non riuscire ad avere occasione di farlo, è difficile e a volte ben più faticoso, perché si entra in relazione con gli umori e i sentimenti di qualcuno che non siamo noi. Può essere anche scomodo e imbarazzante, ma se va come deve andare a godere non è solo il singolo.
In breve la tua posizione, psyco, mi sembra quella di un amatore (magari anche eccellente, non posso giudicare) che vuole rimanere tale. Io vivo un rapporto con la letteratura (nel mio caso fantascientifica) forse diverso, nel senso che mi possiede così a fondo da essere veramente quello a cui vorrei dedicare la mia vita (e quindi poter tirarci fuori un lavoro magari, anche se pagato come part time da spalatore di m*rda). Probabilmente il sogno s'infrangerà e mi toccherà diventare un operaio non specializzato che scrive come un dannato per farsi leggere da quattro gatti che lo assecondano per pietà, ma se partissi subito con il dare per scontata questa prospettiva tanto varrebbe che mi dessi all'ippica.
Spero di essermi fatto capire e auguri a tutti, ononasti o eteronasti letterari che vorrete essere (ripeto, nessuna delle due cose è sbagliata o 'inferiore', ma si tratta appunto di cose diverse)
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Singolarmente, tutti i vostri interventi mi trovano d'accordo sulla linea del "pensiero personale", ovvero: ognuno si viva la sua arte come meglio lo fa sentire.
Personalmente mi avvicino molto all'interpretazione di quesitor.
L'arte è, appunto, arte, e non dovrebbe essere inserita in un contesto commerciale, ma... diamine! la competizione è ciò che Madre Natura usa da sempre per tirar fuori il meglio dalle sue Creature!
Per dirla in termini sportivi: noi siamo gli istruttori delle nostre opere, dobbiamo migliorarle e rinforzarle anche in campo, non solo nello spogliatorio. Per lo meno tentare, anche arrivando ultimi, ma tentare!
Re: Scrittore-Nonscrittore
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Re: Scrittore-Nonscrittore
Il problema è CHI ti pubblica e QUANTO i tuoi amici leggano!
Siamo pieni di editori che ti pubblicano gratis, qualunque boiata tu abbia scritto, perché tanto una cinquantina di amici cui far ordinare il "capolavoro" ce li hai e loro si accontentano di questo!
Le grandi editrici, quelle commerciali per intenderci, invece pare preferiscano puntare sul grosso nome, che sia anche uno scrittore non importa!
Gara di primavera 2022 - La grandinata (19 luglio 1943) - e gli altri racconti
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La Gara 55 - La capsula del Tempo
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La Gara 16 - Cinque personaggi in cerca di storie
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Le radici del Terrore
Antologia di opere ispirate agli scritti e all'universo lovecraftiano
Questa antologia nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft. Le ventitrì opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
A cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano.
Copertina di Gino Andrea Carosini.
Contiene opere di: Silvano Calligari, Enrico Teodorani, Rona, Lellinux, Marcello Colombo, Sonja Radaelli, Pasquale Aversano, Adrio the boss, Benedetta Melandri, Roberta Lilliu, Umberto Pasqui, Eliseo Palumbo, Carmine Cantile, Andrea Casella, Elena Giannottu, Andrea Teodorani, Sandra Ludovici, Eva Bassa, Angela Catalini, Francesca Di Silvio, Anna Rita Foschini, Antonella Cavallo, Arianna Restelli.
Special guests: gli illustratori americani e spagnolo Harry O. Morris, Joe Vigil and Enrique Badìa Romero.
Vedi ANTEPRIMA (2,02 MB scaricato 258 volte).
Biblioteca labirinto
Cinque scaffali di opere concatenate per raccontare libri, biblioteche e personaggi letterari
Riportare la lettura e la biblioteca al centro dell'attenzione dovrebbe essere un dovere di ciascuno di noi. Se in qualche misura ci riesce una raccolta di racconti non si può che gioirne, nella speranza che possa essere contagioso, come deve esserlo tutto ciò che ci spinge a riflettere e a interrogarci sull'essenza del nostro esistere.
A cura di Lorenzo Pompeo e Massimo Baglione.
introduzione del Prof. Gabriele Mazzitelli.
Contiene opere di: Alberto De Paulis, Monica Porta, Lorenzo Pompeo, Claudio Lei, Nunzio Campanelli, Vittoria Tomasi, Cristina Cornelio, Marco Vecchi, Antonella Pighin, Nadia Tibaudo, Sonia Piras, Umberto Pasqui, Desirée Ferrarese.
Vedi ANTEPRIMA (211,75 KB scaricato 217 volte).
Human Takeaway
(english version)
What if we were cattles grazing for someone who needs a lot of of food? How would we feel if it had been us to be raised for the whole time waiting for the moment to be slaughtered? This is the spark that gives the authors a chance to talk about the human spirit, which can show at the same time great love and indiscriminate, ruthless selfishness. In this original parody of an alien invasion, we follow the short story of a couple bound by deep love, and of the tragic decision taken by the heads of state to face the invasion. Two apparently unconnected stories that will join in the end for the good of the human race. So, this is a story to be read in one gulp, with many ironic and paradoxical facets, a pinch of sadness and an ending that costed dearly to the two authors. (review by Cosimo Vitiello)
Authors: Massimo Baglione and Alessandro Napolitano.
Cover artist: Roberta Guardascione.
Translation from Italian: Carmelo Massimo Tidona.
Vedi ANTEPRIMA (494,48 KB scaricato 241 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.