Il buio che si muove
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Il buio che si muove
- Marino Maiorino
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Davvero gradito!
Racconti alla Luce della Luna
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Re: Commento
Marino Maiorino ha scritto: ↑10/07/2023, 14:59 Brano tra il racconto di paura d'auore e il fantastico senza scadere nell'inutile splatter. Tutto è molto equilibrato (e l'equilibrio è la cosa più difficile da raggiungere) dall'inizio alla fine, nella presentazione dei personaggi, nella spiegazione della storia, nella caratterizzazione, nell'ambientazione e nella contrapposizione temporale tra guerra dei partigiani e medio evo.
Davvero gradito!
Ciao Marino,
grazie mille per il commento e per voto. Ho cercato di fare del mio meglio per proporre una storia che sua fantastica ma non un fantasy con i suoi stereotipi.
Buona gara Marino a presto.
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È una buona idea, il racconto è piacevole e
"realista" quel tanto che basta per non svaporare.
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Re: Il buio che si muove
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Nella prima frase un refuso evitabile (un compagnia) spezza la poesia che l’autore vorrebbe creare.
L’incipit è ricco di riferimenti sensoriali che riescono a far calare subito il lettore nella scena. Eviterei però la ripetizione di passi/passi.
Anche più avanti concentrazione/ concentrati.
Il senso dell’oppressione è ben reso.
A tratti non è molto comprensibile, anche a una seconda/terza rilettura.
La parte descrittiva è più efficace della parte in cui il buio effettivamente avanza, forse per delle imprecisioni e delle scelte stilistiche.
L’aria di mistero del racconto mi piace e anche il finale aperto. Non riesco però a fare vere ipotesi sul perché, dopo l’attacco dei cavalieri, il protagonista venga “liberato” da questa sorta di maledizione.
Da rivedere secondo me per delle imprecisioni, lo stile però è bello e il racconto scorre bene.
Voto 4
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splendida l'idea, ottime le descrizioni, anche a livello emozionale, cosa non facile.
ti premio col massimo dei voti, nonostante ci siano errori da correggere, perché mi ha coinvolto completamente
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Re: Commento
Selene Barblan ha scritto: ↑17/07/2023, 17:05 Bel titolo, attira l’attenzione e invoglia la lettura; mi ha fatto pensare a una trama horror...
Buongiorno
grazie mille per il voto e per il commento, a presto
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Re: Commento
Grazie mille è bello sentir parlare di coinvolgimento. Buona gara.Fausto Scatoli ha scritto: ↑20/07/2023, 20:10 al netto degli errori, che non mancano, questo è davvero un bel pezzo e ti faccio i miei complimenti.
splendida l'idea, ottime le descrizioni, anche a livello emozionale, cosa non facile.
ti premio col massimo dei voti, nonostante ci siano errori da correggere, perché mi ha coinvolto completamente
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Re: Commento
Grazie mille Anto! Buona gara e buona estate.Anto58 ha scritto: ↑25/07/2023, 10:19 Bel racconto, ricco di supense e di attese dolorose. Lo stile è intimistico, sensoriale, di quelli che ti tirano fuori dalla realtà e ti fanno scivolare lentamente in una sorta di oblio e di pace, seppure la scrittura mantenga sempre la tensione necessaria. Complimenti.
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E alla fine il centro narrativo del racconto è proprio la mancanza di vie di fuga. Senza un motivo, senza un perché.
Come punto debole della trama, al contrario, quella tua necessità di collocare temporalmente e fisicamente l'esercito di fantasmi, con quel riferimento alla battaglia di Campaldino. E quella spiegazione sul perché l'esercito era stato dannato. Fossi stato in te queste spiegazioni non le avrei date per mantenere più indefinita la sensazione di straniamento e l'assenza di vie di fuga. Ciò vale anche per l'altro esercito, che a questo punto potrebbe non essere necessario alla storia. Anche il riferimento al fucile adoperato come una spranga come un alpino in Russia riporta il narrato sulla terra, in un luogo e in un tempo particolare. Io avrei lasciato tutto avvolto nella nebbia.
Queste ultime sono tutte sensazioni da lettore e quindi soggettive.
Un ottimo lavoro, Giovanni.
A rileggerti
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Commento: Il buio che si muove
*commento corretto dopo l’avviso di Massimo Baglione
- Massimo Baglione
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Re: Il buio che si muove
Se invece state solo rispondendo, non serve specificare.
Ricordatevi anche che il testo del commento deve essere lungo almeno 200 battute.
Vi rimando alle istruzioni delle Gare letterarie.
- Alberto Marcolli
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commento : Il buio che si muove
un compagnia costante
il buio lo compre
vede se stesso
assetatati di sangue
da festosi a allarmati - da festosi ad allarmati
ma la pisola ormai è un ferro
il buio lo compre come
o le miei mani
verso l’altro vedo
- - -
“nostri passi, non ci abbandona mai. Gli aghi sui quali ci trasciniamo si rompono arresi al nostro passaggio, ormai ci conoscono bene dato che è tanto che i nostri passi” - passi – passaggio – passi
“la concentrazione, non riesco a fare altro che camminare e tremare, tutti i miei sforzi sono concentrati” - - concentrazione - concentrati
“rompono arresi al nostro… preferisco – rompono, arresi al nostro
“gioia, esseri uomini che sentono… preferisco - gioia, esseri che sentono…
“che si diverte a fare” - - diverte o divertiva? A me suona meglio divertiva
“essersi persi in un bosco come dei pivelli,” preferisco - essersi persi come dei pivelli,
“non c'è spazio per l'orrore, la nebbia e il buio…” preferisco - non c'è spazio per l'orrore. La nebbia e il buio…
“sono di fronte a me allungati” – preferisco - sono di fronte a me, allungati
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Concordo con Selene Barbian sulla frase finale – “ Poi la pace.” Non dico di dare una vera spiegazione, ma un’azione, uno sparo, un fulmine… potrebbero meglio chiudere il racconto.
I refusi sono molti (troppi), ma la storia mi piace. Per la punteggiatura è questione di gusti ma in alcuni casi sarebbe proprio necessaria.
Voto 4
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Re: Il buio che si muove
grazie mille per avermi letto e soprattutto per i tuoi suggerimenti.
Purtroppo il problema dei refusi mi segue malgrado io cerchi di evitarli, posso garantirti che il mio non è lassismo. Mi fa piacere che la storia ti sia piaciuta, sistemerò tutto.
Grazie ancora
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Re: Il buio che si muove
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In ogni caso a me il racconto è piaciuto molto. La cosa che più ho apprezzato è stata l'atmosfera che hai saputo creare: immergendomi nella lettura mi è sembrato di essere lì e di vivere la scena in prima persona.
Ottimo, un bel lavoro!
La Gara 34 - Heroes - un giorno da eroi
A cura di Valeria Barbera e Daniela Piccoli.
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Gara d'autunno 2020 - Beu, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 11 - Parole in padella
A cura di Pia.
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B.A.L.I.A.
Buona Alternativa alla Lunga e Illogica Anzianità
Siamo nel 2106. BALIA accudisce gli uomini con una logica precisa e spietata, in un mondo da lei plasmato in cui le persone nascono e crescono in un contesto utopico di spensieratezza e di bel vivere. BALIA decide sul controllo delle nascite e sulle misure sanitarie da adottare per mantenere azzerato l'incremento demografico e allungare inverosimilmente la vita di coloro che ha più a cuore: gli anziani.
Esiste tuttavia una fetta di Umanità che rifiuta questa utopia, in quanto la ritiene una distopia grave e pericolosa.
BALIA ha nascosto il Passato ai suoi Assistiti, ma qualcuno di questi ha conservato i propri ricordi in un diario e decide di trascriverli in una rischiosa autobiografia. Potranno, questi ricordi, ripristinare negli Assistiti quell'orgoglio di vivere ormai sopito? E a che prezzo?
Di Ida Dainese e Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
BReVI AUTORI - volume 4
collana antologica multigenere di racconti brevi
BReVI AUTORI è una collana di libri multigenere, ad ampio spettro letterario. I quasi cento brevi racconti pubblicati in ogni volume sono suddivisi usando il seguente schema ternario:
Fantascienza + Fantasy + Horror
Noir + Drammatico + Psicologico
Rosa + Erotico + Narrativa generale
La brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente, tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di emozionarci e di farci sognare.
Ma gli estremismi non ci piacciono. Il nostro concetto di brevità è un po' più elastico di un SMS o di un aforisma: è un racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi inclusi).
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Ida Dainese, Angela Catalini, Mirta D, Umberto Pasqui, Verdiana Maggiorelli, Francesco Gallina, Francesca Santucci, Sandra Ludovici, Antonio Mattera, Francesca Paolucci, Enrico Teodorani, Laura Traverso, Romina Bramanti, Alberto Tivoli, Fausto Scatoli, Cinzia Iacono, Marilina Daniele, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel, Isabella Galeotti, Arcangelo Galante, Massimo Tivoli, Giuseppe Patti, SmilingRedSkeleton, Alessio Del Debbio, Marco Bertoli, Simone Volponi, Tiziano Legati, Francesco Foddis, Maurizio Donazzon, Giovanni Teresi, Sandro Pellerito, Ilaria Motta.
Vedi ANTEPRIMA (730,53 KB scaricato 92 volte).
I sogni di Titano
Il "cubo sognatore" su Titano aveva rivelato una verità sconvolgente sull'Umanità, sulla Galassia e, in definitiva, sull'intero Universo, una verità capace di suscitare interrogativi sufficienti per una vita intera. Come poteva essere bonariamente digerito il concetto che la nostra civiltà, la nostra tecnologia e tutto ciò che riguardava l'Umanità… non esisteva?
"Siamo solo… i sogni di Titano", aveva riportato il comandante Sylvia Harrison dopo il primo contatto col cubo, ma in che modo avrebbe potuto l'orgoglio dell'Uomo accettarlo? Ovviamente, l'insaziabile sete di conoscenza dell'Essere umano anelava delle risposte, e la sua naturale curiosità non poteva che spingerlo alla ricerca dell'origine del cubo e delle ragioni della sua peculiare funzione.
Gli autori GLAUCO De BONA (vincitore del Premio Urania 2013) e MASSIMO BAGLIONE (amministratore di BraviAutori.it) vi presentano una versione alternativa del "Tutto" che vi lascerà senza parole. Di Glauco De Bona e Massimo Baglione.
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