Virus

[Pietro_Tapy]

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voce:

(nessuna voce opzionale)

Chiuso in casa

Vedere la vita trascorrere dal balcone

specchiarsi nell’asfalto vuoto

Vietato abbracciare

L'atrocità è di vietare d’incontrare quelli che fermano il tempo

la mano del piccolo nella tua nonno

gioie di commozione già nell’annuncio

Questa batteriologica costrizione

acuisce le ferite mette in risalto l’aria pulita

lega le campane nessuno a lenire i defunti

Skype ci aiuta nell’illusione di poter sostituire la nostra puzza

Abbiamo più buoni propositi

tutta colpa di questo sole che a squarciagola ci ha fatto cantare insieme

Ora abbiamo più buoni propositi

come quelli dei vent'anni

o dei romantici sognatori

Non riusciranno nemmeno quelli della casistica casalinga

a migliorare il miraggio

non riuscirà il pensiero a colmare lo spirito vuoto

il vuoto colmo dell’inutile attesa

Nel piatto solo cibo

e solo in lontananza risuona una stridula melodia

una steel guitar percossa da un archetto peloso

stagliato nella penombra sembra barba incolta

E germogliano nelle fauci nei padiglioni auricolari

L’allungarsi delle note Havaianamente attenua il dolore dell’inedia

rifiuta la melanconia, annulla dubitativi sospiri

e l’ansia palpabile che suona a morte

Scrollata come tergicristalli

incendia tutto

Spegnimento del tutto

Un pensiero lungo ma non c'è tanto di questo tempo

Un pensiero breve è solo triste

Siamo rinchiusi ma siamo nell'Agorà

timidi nel mostrarsi ma esuberanti

il bicchiere è sempre lo stesso

è come nel dito e la luna non riusciamo a vedere

e consumiamo l’oggi nell'oggi

E tutto ritornerà alla vecchia Italia

anche senza virus

perché non possiamo starne senza

Pietro_Tapy

[Fausto Scatoli]

è vero che è sotto forma di poesia, ma la mancanza completa di punteggiatura non aiuta di certo.
qualche punto ci poteva stare, così alcune frasi si legano e divengono poco comprensibili.
detto ciò, la composizione è bella e colpisce come e dove dovrebbe

[Pietro_Tapy]

Grazie dei vostri commenti
Fausto Scatoli, Francesco Pino e leggo con piacre, che concordate nel sottolineare la mancanza di punteggiatura. Credo però di stimolare il lettore a rileggere e posare la virgola, o il punto, o l'escamazione dove posare maggiormente la sua sensibilità. Ciao

[Roberto Bonfanti]

La sintesi poetica mi sembra particolarmente efficace, disegna immagini, suggestioni, evoca con poche parole un immaginario condiviso e allo stesso tempo personale di quest’epoca sospesa.
Niente da dire neanche sulla forma: la poesia può aggirare i vincoli della punteggiatura, è più una questione di musicalità.

[Alessandro Mazzi]

Nonostante la mancanza di punteggiatura, trovo che il testo svolga perfettamente il proprio compito: colpisce e stimola emozioni, quelle che un po tutti noi italiani abbiamo provato qualche mese fa, chiusi nelle nostre case. La scelta di dare un'impronta poetica allo scritto è una scelta azzardata che in questo caso, a mio avviso, è perfettamente azzeccata.