Intervista a Namio Intile
Moderatore: Isabella Galeotti
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Intervista a Namio Intile
L'autore di oggi ha un profilo singolare, amante della libetà dell'anima e di pensiero.
Oggi vi presento: Namio Intile.
Per chi scrivi?
Come il moto del mare varia nel corso di una giornata, a seconda dell’intensità del vento, così motivi personali e ragioni contingenti mutano da individuo a individuo e si modificano col tempo; la loro conoscenza non aggiunge nulla di nuovo a quanto ognuno immagina. Sotto la superficie altre forze agitano le acque. Tra queste il desiderio di proiettarsi all’esterno di se stessi per svelare qualcosa di sé.
Come classifichi il tuo modo di scrivere?
A esser sincero non ci ho mai pensato. Ordinare, raggruppare, sviluppare categorie, semplificare è spesso utile, ma porta in sé il rischio di far scivolare il pensiero dalle classificazioni alle classifiche, ossia in un mondo popolato da sconfitti e vincitori. Da parte mia, come siciliano il mio modo di scrivere è legato al vivere qui, al mio rapporto con la terra che ha prodotto il Mito, col regno del Paradosso popolato da gente diffidente e sottile, e soprattutto a quel particolare sentire lo scorrere del tempo.
Quando scrivi dove ti rifugi?
Scrivo sempre a casa, di fronte al mare e con alle spalle le montagne. Però più che un luogo scrivere è uno stato emotivo: di tranquillità assoluta e assenza di preoccupazioni. Al medesimo stato di quiete è legato il leggere.
Domandazza: sopravvivi con la scrittura, oppure fai altro?
Sciascia faceva l’insegnante, come Bufalino, Brancati, Capuana. Consolo faceva il giornalista. Vittorini s’era dato un po’ a tutto, mentre il cognato Salvatore Quasimodo lavorava al genio civile. Pirandello e Verga erano ricchi di famiglia. Tanto per citare i siciliani più noti. Se non riuscivano due premi Nobel a sopravvivere con la scrittura, chi potrebbe farlo?
Come hai trovato BA, e perché ci rimani?
L’ho trovato da pochissimo in realtà. Dopo la chiusura di quelli in cui scrivevo ero alla ricerca di un luogo condiviso; ormai non ne sono rimasti molti, schiacciati dagli a-social network. Pessima l’esperienza in un blog, simile nei modi, credo, agli a-social. Nello spirito i forum letterari somigliano molto alle riviste letterarie del tempo che fu.
Nel tempo è cambiato il tuo modo di scrivere? Credi di aver perso qualche cosa, oppure l'hai guadagnato?
La domanda presuppone che qualcuno vinca o perda. Ci stiamo abituando ad attribuire un valore venale a ogni azione, a quantificare sentimenti ed emozioni, viviamo la nostra esistenza accerchiati da obiettivi e risultati da raggiungere dentro un universo costituito unicamente da cause ed effetti; senza rendercene conto sottoponiamo noi stessi e tutto ciò che ci circonda a un continuo processo di reificazione.
Io sono diverso, tutto qui. Non si perde o guadagna qualcosa vivendo la propria vita e rappresentando gli archi che la compongono.
Domandazza: se tu fossi un'isola, come saresti?
Sarei come la Sicilia. In equilibrio tra nord e sud, in mezzo a due continenti e lontana da entrambi, in bilico tra il desiderio di oblio e la voglia di esserci, stretta tra un passato glorioso e un futuro fumoso, sommersa da un presente affannoso e mediocre eppure viva.
Quali autori ti hanno formato e con quale percorso sei arrivato a loro?
Ho vagato senza meta per moltissimi anni e, a un certo punto, a guidarmi è stato soltanto il desiderio di complessità e di molteplicità, che fan sempre rima con leggerezza. Ogni artista, qualunque sia la forma d’arte, prova a penetrare la cortina delle illusioni e tenta di ca(r)pire il mondo, e di spiegarlo; attraverso i suoi occhi e ciò che essi vedono. Solo che gli artisti sono molto pochi e confusi tra mille, a volte anche bravi, artigiani.
Assecondo il tuo desiderio di classifiche con due titoli per l’estate: Retablo, di Vincenzo Consolo, e L’Armada, di Franz Zeise.
Ora la classica che pongo a tutti: se ti dicessero: "Namio, hai 5 minuti di tempo per raccogliere le tue cose." Cosa porteresti via?
Certo ami le graduatorie, Isabella. Direi tutto quello che mi circonda e di cui mi sono circondato in queste lunghe decadi di vita: persone, umane e non, oggetti, luoghi, praticamente tutto. Per portare via me e le mie cose ci vorrebbe un intero sistema solare.
Namio ti ringrazio per la tua disponibilità.
Isabella.
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Re: intervista a Namio Intile
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Re: Intervista a Namio Intile
Amen, fratello...ormai non ne sono rimasti molti, schiacciati dagli a-social network
Sì, non ne sono contento, perché quando i siti come il nostro erano più numerosi, ci si divertiva reciprocamente con scambi di iniziative e quant'altro. Oggi purtroppo non è più possibile, tutti presi e gelosi del loro "mi piace" su quelli che giustamente hai identificato con "a-social".
Vabè dai, noi siamo qui e siamo felici di essere trovati e di essere utili.
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Re: Intervista a Namio Intile
Ma per chi volesse approfondire il significato della parola forum, magari un giorno di questo gli dedichiamo un forum.
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Re: Intervista a Namio Intile
Accomodati, c'è la sezione "Pensieri sparsi".Namio Intile ha scritto: ↑06/06/2019, 18:26 Ma per chi volesse approfondire il significato della parola forum, magari un giorno di questo gli dedichiamo un forum.
Luna 69-19
antologia di opere ispirate al concetto di "Luna" e dedicata al 50° anniversario della storica missione dell'Apollo 11
Il 20 luglio 1969 è la data che segna per sempre il momento in cui il primo essere umano ha posato per la prima volta i piedi sul suolo lunare. Quel giorno una parte di voi era d'avanti ai televisori in trepidante attesa del touch-down del lander, altri erano troppo piccoli per ricordarselo e altri ancora non erano neppure nati, tuttavia ne siamo stati tutti coinvolti in molteplici maniere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Mazzi, Andrea Coco, Andrea Messina, Angelo Ciola, Cristina Giuntini, Daniele Missiroli, Enrico Teodorani, Francesca Paolucci, Franco Argento, F. T. Leo, Gabriele Laghi, Gabriele Ludovici, Gabriella Pison, Iunio Marcello Clementi, Laura Traverso, Marco Bertoli, Marco Daniele, Maria Emma Allamandri, Massimo Tessitori, Namio Intile, Pasquale Aversano, Pasquale Buonarotti, Pietro Rainero, Roberta Venturini, Roberto Paradiso, Saji Connor, Selene Barblan, Umberto Pasqui, Valentino Poppi, Vittorio Serra, Furio Bomben.
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Intellinfinito
Questo libro è il seguito di "Un passo indietro". Come il primo, è autoconclusivo.
"Esistevano davvero, gli dèi. Ma non erano dèi. Non lo erano stati per un'oscura volontà divina, ma lo erano semplicemente diventati mediante un'accanita volontà terrena di sopravvivenza".
L'Evoluzione umana (e non) come non l'avete mai immaginata.
Un romanzo postumano e transumano che vi mostrerà un futuro che forse non tarderà a divenire.
Di Massimo Baglione.
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Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Dieci
antologia di opere ispirate dal numero dieci, in omaggio al decimo compleanno dell'associazione culturale BraviAutori.it
Non amiamo l'auto-celebrazione, tuttavia ci è piaciuto festeggiare il nostro decimo compleanno invitando gli autori a partecipare alla composizione di un'antologia di opere di genere libero che avessero come traccia il numero 10. Ventidue autori hanno accettato l'invito e ciò che ci hanno regalato è stato confezionato in queste pagine.
Con la presente antologia abbiamo voluto ringraziare tutti i collaboratori, gli autori e i visitatori che hanno contribuito a rendere BraviAutori.it ciò che è oggi, e che continuerà a essere finché potrà.
A cura di Massimo Baglione.
Copertina di Giuseppe Gallato.
Contiene opere di: Ferruccio Frontini, Giuseppe Gallato, Mirta D, Salvatore Stefanelli, Gabriella Pison, Alberto Tivoli, Massimo Tivoli, Francesca Gabriel, Francesca Santucci, Enrico Teodorani, Gabriele Ludovici, Martina Del Negro, Alessandro Borghesi, Cristina Giuntini, Umberto Pasqui, Marezia Ori, Fausto Scatoli, Arcangelo Galante, Giorgio Leone, Fabio Maltese, Selene Barblan, Marco Bertoli.
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Gara d'inverno 2022/2023 - Immaginazione Artificiale - e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
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GrandPrix d'inverno 2023/2024 - Terrazze d'aprile - e le altre poesie
A cura di Massimo Baglione.
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La Gara 40 - La musica è letteratura
A cura di Antonella Pighin.
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