Il cavaliere del cielo
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Il cavaliere del cielo
- Alberto Marcolli
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 284
- Iscritto il: 08/05/2018, 18:06
-
Author's data
commento :Il cavaliere del cielo
Qui su "Bravi autori" vanno alla grande e forse ti classifichi addirittura nei primi dieci.
Onestamente te lo auguro. È ben scritto. È scorrevole. La narrazione funziona e penso segua le regole di questo genere letterario che non necessita di molta fantasia, né ragionamenti complicati o sforzi per lanciare messaggi impegnati. Basta un libro di storia dove apprendere quanto ci interessa, un pizzico di inventiva per divagare un po' sul tema e il gioco è fatto.
Come scrittore noto con piacere una notevole capacità di scrittura che vorrei veder impegnata, più proficuamente, su altre sponde.
Voto 5
Commento
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 709
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Commento
Scrivere un racconto con ambientazione storica non è facile come a primo acchitto potrebbe sembrare. Anzi è piuttosto complicato proprio perché la fantasia deve viaggiare lungo una strada già tracciata. Il passato è struttura e dentro questa struttura bisogna sapere muoversi.
Detto questo il tuo più che un racconto con ambientazione storica mi è sembrato un tentativo di racconto biografico, attraverso un artificio che è quello del vedersi catapultati, come per magia, ai primi del Novecento a dialogare, si scoprirà solo nel finale, con un morto, e dove il tuo obiettivo non è di raccontare una storia dentro la Storia, ma di farci scoprire un personaggio storico attraverso gli occhi di un novello Dante.
Tentativo che ritengo in parte riuscito.
A mio avviso questo è il lungo periodo meno riuscito cheaffatica la lettura dell'intero testo: " Durante la Grande Guerra le nazioni coinvolte nel conflitto iniziarono a usare il termine "asso" per indicare i piloti che avessero abbattuto almeno cinque aerei nemici. Ogni aviazione applicava regole specifiche per la conferma o il rigetto di una vittoria. In media i criteri erano piuttosto rigidi e il successo veniva riconosciuto unicamente nel caso in cui l'abbattimento fosse stato confermato da fonti indipendenti, quali altri aviatori o testimoni da terra. A volte la conferma poteva arrivare da fonti d'intelligence o a seguito di interrogatori di prigionieri e disertori. E lui, il Barone Rosso, con le sue 81 vittorie accertate, fu il miglior pilota di caccia che la storia ricordi. Nel corso della guerra si guadagnò la stima dei superiori e il rispetto e l'ammirazione dei camerati. Capace di trasmettere fiducia e coraggio ai commilitoni, divenne un modello da emulare per tutti coloro che aspiravano a guadagnarsi la gloria in sella a un destriero fatto di metallo."
Qui provi a dare spiegazioni, ma anziché lasciarlo fare ai due protagonisti attraverso i dialoghi, come poi in realtà riesci, o far intervenire la voce narrante, ti intrometti nella qualità di autore e dunque a gamba tesa. Cosa che a mio avviso è quasi sempre errata. E per di più cambi il tempo verbale virando al passato così da sottolineare ancor più il distacco con il resto del testo.
Nel finale provi poi una spiegazione razionale di quanto accaduto al Barone Rosso, del suo essere morto ma vivo (ma la presenza dell'altro protagonista?), ma data la situzione volutamente surreale io lo avrei evitato.
Dal punto di vista formale ti segnalo solo un aviere al posto di aviatore, e forse l'uso insistente del verbo essere (lo fanno in molti in realtà) quando potrebbero adoperarsi dei verbi più precisi atti a descrivere la situazione in svolgimento, ad esempio: "dovevo essere a un'altezza inusitata" dovevo trovarmi... dovevo volare... ecc.
A ogni modo, un buon racconto, a rileggerti
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: commento :Il cavaliere del cielo
Buongiorno Alberto, grazie per il tuo giudizio, lo apprezzo molto. Per una serie di circostanze, in primis una passione per la storia che coltivo praticamente da sempre, attualmente sono focalizzato su questo genere di racconti, finalizzati a dare una chiave di lettura personale e alternativa agli eventi bellici e non del passato. Intanto grazie mille!Alberto Marcolli ha scritto: ↑17/10/2021, 20:48 Daje con i racconti storici immaginari.
Qui su "Bravi autori" vanno alla grande e forse ti classifichi addirittura nei primi dieci.
Onestamente te lo auguro. È ben scritto. È scorrevole. La narrazione funziona e penso segua le regole di questo genere letterario che non necessita di molta fantasia, né ragionamenti complicati o sforzi per lanciare messaggi impegnati. Basta un libro di storia dove apprendere quanto ci interessa, un pizzico di inventiva per divagare un po' sul tema e il gioco è fatto.
Come scrittore noto con piacere una notevole capacità di scrittura che vorrei veder impegnata, più proficuamente, su altre sponde.
Voto 5
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Commento
Grazie Egidio per il tuo commento!
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Commento
Grazie Namio per il benvenuto e per l'accurata e approfondita analisi del mio racconto.Namio Intile ha scritto: ↑18/10/2021, 17:00 Innanzitutto, benvenuto.
Scrivere un racconto con ambientazione storica non è facile come a primo acchitto potrebbe sembrare. Anzi è piuttosto complicato proprio perché la fantasia deve viaggiare lungo una strada già tracciata. Il passato è struttura e dentro questa struttura bisogna sapere muoversi.
Detto questo il tuo più che un racconto con ambientazione storica mi è sembrato un tentativo di racconto biografico, attraverso un artificio che è quello del vedersi catapultati, come per magia, ai primi del Novecento a dialogare, si scoprirà solo nel finale, con un morto, e dove il tuo obiettivo non è di raccontare una storia dentro la Storia, ma di farci scoprire un personaggio storico attraverso gli occhi di un novello Dante.
Tentativo che ritengo in parte riuscito.
A mio avviso questo è il lungo periodo meno riuscito cheaffatica la lettura dell'intero testo: " Durante la Grande Guerra le nazioni coinvolte nel conflitto iniziarono a usare il termine "asso" per indicare i piloti che avessero abbattuto almeno cinque aerei nemici. Ogni aviazione applicava regole specifiche per la conferma o il rigetto di una vittoria. In media i criteri erano piuttosto rigidi e il successo veniva riconosciuto unicamente nel caso in cui l'abbattimento fosse stato confermato da fonti indipendenti, quali altri aviatori o testimoni da terra. A volte la conferma poteva arrivare da fonti d'intelligence o a seguito di interrogatori di prigionieri e disertori. E lui, il Barone Rosso, con le sue 81 vittorie accertate, fu il miglior pilota di caccia che la storia ricordi. Nel corso della guerra si guadagnò la stima dei superiori e il rispetto e l'ammirazione dei camerati. Capace di trasmettere fiducia e coraggio ai commilitoni, divenne un modello da emulare per tutti coloro che aspiravano a guadagnarsi la gloria in sella a un destriero fatto di metallo."
Qui provi a dare spiegazioni, ma anziché lasciarlo fare ai due protagonisti attraverso i dialoghi, come poi in realtà riesci, o far intervenire la voce narrante, ti intrometti nella qualità di autore e dunque a gamba tesa. Cosa che a mio avviso è quasi sempre errata. E per di più cambi il tempo verbale virando al passato così da sottolineare ancor più il distacco con il resto del testo.
Nel finale provi poi una spiegazione razionale di quanto accaduto al Barone Rosso, del suo essere morto ma vivo (ma la presenza dell'altro protagonista?), ma data la situzione volutamente surreale io lo avrei evitato.
Dal punto di vista formale ti segnalo solo un aviere al posto di aviatore, e forse l'uso insistente del verbo essere (lo fanno in molti in realtà) quando potrebbero adoperarsi dei verbi più precisi atti a descrivere la situazione in svolgimento, ad esempio: "dovevo essere a un'altezza inusitata" dovevo trovarmi… dovevo volare… ecc.
A ogni modo, un buon racconto, a rileggerti
La parte, che ritieni essere la meno riuscita, nasce da un mio eccesso di zelo: in questi racconti, tra le altre cose, mi propongo di divulgare qualche dettaglio storico che, pur non essendo di per sé particolarmente significativo (e che per questo magari sfugge alle fonti più generaliste), ha attratto per qualsivoglia motivo la mia curiosità, come appunto quello relativo ai criteri utilizzati nella prima guerra mondiale per attribuire ai piloti il titolo di asso. Il rischio, così come è successo, è quello di appesantire la narrazione. In futuro cercherò di tenere a freno, o almeno di rendere meno invasiva, la mia vena storiografica.
Sulla morte del Barone Rosso c'è un fraintendimento. Nel racconto, fatta eccezione per le infarciture di fantasia, ho riportato eventi realmente accaduti o presunti tali (la morte di Boelke in seguito a un incidente aereo, la devozione del Barone nei confronti di quest'ultimo, l'iniziale proponimento di non partecipare più ai combattimenti aerei, il soggiorno a casa per ritrovare almeno un po' di serenità etc…) Tra questi c'è anche il ferimento alla testa causato dal mitragliere di un velivolo biposto, a cui lui miracolosamente sopravvisse. Questo incidente gli causò in seguito delle forti emicranie, io ho aggiunto il particolare, ovviamente inventato, delle allucinazioni ricorrenti di cui ipoteticamente soffriva ogni volta che, a bordo del suo aereo, volgeva lo sguardo verso il basso. Ma nel racconto l'ufficiale tedesco non muore. Perirà, ironia della sorte, pochi mesi dopo i fatti raccontati, a causa di un proiettile vagante sparato da terra. Tra l'altro avevo pensato di inserire questo dettaglio nel racconto, presentando la sua morte come strettamente collegata al fatto che, incautamente, si era avvicinato troppo al suolo, simbolo della guerra nella sua accezione più bestiale. Ma poi non ho trovato un modo decente di mettere insieme i pezzi e ho desistito. Ma ora che ci penso, considerando il tuo commento, un finale alternativo potrebbe essere il seguente: il Barone Rosso, colpito a morte dalla contraerea nemica, non accetta di essere stato ucciso dalla vile e odiata terra e per questo continua imperterrito a battersi in duelli all'ultimo sangue nell'alto dei cieli.
Ti ringrazio infine per avermi segnalato alcuni errori e imprecisioni formali, se ho capito bene è possibile apportare delle piccole modifiche ai racconti pubblicati, provvederò a sistemarli.
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 130
- Iscritto il: 16/12/2019, 7:27
- Contatta:
-
Author's data
Re: Il cavaliere del cielo
Il racconto e' molto buono, si legge con facilita' ed è piacevole scoprire i personaggi tratteggiati con cura. Curiosamente, m sono cimentato pure io in questo genere, con una serie di racconti ambientati nella prima guerra mondiale, dove non manca un accenno al nostro asso Baracca, ma non cercarli qui, in futuro puo' darsi che li sottoponga a questi lettori esigenti e competenti,
Complimenti e voto alto
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Il cavaliere del cielo
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Commento
Grazie in particolare per avermi segnalato la parola aviere, l'errore era davvero grossolanoNamio Intile ha scritto: ↑18/10/2021, 17:00 Innanzitutto, benvenuto.
Scrivere un racconto con ambientazione storica non è facile come a primo acchitto potrebbe sembrare. Anzi è piuttosto complicato proprio perché la fantasia deve viaggiare lungo una strada già tracciata. Il passato è struttura e dentro questa struttura bisogna sapere muoversi.
Detto questo il tuo più che un racconto con ambientazione storica mi è sembrato un tentativo di racconto biografico, attraverso un artificio che è quello del vedersi catapultati, come per magia, ai primi del Novecento a dialogare, si scoprirà solo nel finale, con un morto, e dove il tuo obiettivo non è di raccontare una storia dentro la Storia, ma di farci scoprire un personaggio storico attraverso gli occhi di un novello Dante.
Tentativo che ritengo in parte riuscito.
A mio avviso questo è il lungo periodo meno riuscito cheaffatica la lettura dell'intero testo: " Durante la Grande Guerra le nazioni coinvolte nel conflitto iniziarono a usare il termine "asso" per indicare i piloti che avessero abbattuto almeno cinque aerei nemici. Ogni aviazione applicava regole specifiche per la conferma o il rigetto di una vittoria. In media i criteri erano piuttosto rigidi e il successo veniva riconosciuto unicamente nel caso in cui l'abbattimento fosse stato confermato da fonti indipendenti, quali altri aviatori o testimoni da terra. A volte la conferma poteva arrivare da fonti d'intelligence o a seguito di interrogatori di prigionieri e disertori. E lui, il Barone Rosso, con le sue 81 vittorie accertate, fu il miglior pilota di caccia che la storia ricordi. Nel corso della guerra si guadagnò la stima dei superiori e il rispetto e l'ammirazione dei camerati. Capace di trasmettere fiducia e coraggio ai commilitoni, divenne un modello da emulare per tutti coloro che aspiravano a guadagnarsi la gloria in sella a un destriero fatto di metallo."
Qui provi a dare spiegazioni, ma anziché lasciarlo fare ai due protagonisti attraverso i dialoghi, come poi in realtà riesci, o far intervenire la voce narrante, ti intrometti nella qualità di autore e dunque a gamba tesa. Cosa che a mio avviso è quasi sempre errata. E per di più cambi il tempo verbale virando al passato così da sottolineare ancor più il distacco con il resto del testo.
Nel finale provi poi una spiegazione razionale di quanto accaduto al Barone Rosso, del suo essere morto ma vivo (ma la presenza dell'altro protagonista?), ma data la situzione volutamente surreale io lo avrei evitato.
Dal punto di vista formale ti segnalo solo un aviere al posto di aviatore, e forse l'uso insistente del verbo essere (lo fanno in molti in realtà) quando potrebbero adoperarsi dei verbi più precisi atti a descrivere la situazione in svolgimento, ad esempio: "dovevo essere a un'altezza inusitata" dovevo trovarmi... dovevo volare... ecc.
A ogni modo, un buon racconto, a rileggerti
- Ishramit
- rank (info):
- Pubblicista
- Messaggi: 84
- Iscritto il: 28/02/2021, 11:29
- Contatta:
-
Author's data
Commento
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Il cavaliere del cielo
Visto che ci sono, preciso anche che il racconto è ambientato nella bettola francese dove ogni tanto andava l'asso francese impersonato da Snoopy, il cane di Charlie Brown, acerrimo nemico del Barone Rosso. Ma come i duelli descritti da Schulz non erano che un gioco, non erano che una fantasticheria del "bambino" Snoopy, così il Barone Rosso si ritrova a giocare con il suo cane, un alano, emulo del più famoso beagle del mondo. Non ho inserito questo particolare a caso: il Barone Rosso, quando è scoppiata la prima guerra mondiale, aveva 22 anni, era cioè poco più di un ragazzo. Ragazzo che doveva affrontare l'orrore della guerra a testa alta, da uomo fatto e vissuto. Così la parte iniziale del racconto fa da contraltare a quella finale: da una parte il Barone Rosso bambino, che giocava con il suo cane nel segreto di una stanza dalla porta chiusa, e dall'altra l'asso degli assi, il più grande pilota che sia rimasto impresso nell'immaginario collettivo. Ho appena accennato alcuni di questi dettagli per non appesantire il racconto, ma il bello di questo forum penso sia la possibilità per l'autore di descrivere fatti ed emozioni che hanno portato alla stesura di una certa storia.
Grazie infine per i tuoi suggerimenti, che ricalcano quelli di Namio Intile, e di cui farò tesoro.
Commento
Ero convinto inoltre che il Barone avesse sempre pilotato un triplano, invece no.
A rileggere altri tuoi lavori, e voto alto
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Il cavaliere del cielo
-
- rank (info):
- Correttore di bozze
- Messaggi: 479
- Iscritto il: 23/06/2015, 23:54
-
Author's data
Re: Il cavaliere del cielo
- Roberto Bonfanti
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 782
- Iscritto il: 13/10/2013, 12:58
-
Author's data
Commento
Se devo fare una critica trovo che alcune parti, come già segnalato, sfiorino la forma dello “spiegone”, (ma in generale è una sensazione che mi ha accompagnato nella lettura di tutto il racconto). Nonostante l’escamotage dichiarato all’inizio della lettura dei pensieri, trovo un po’ forzato il monologo del Barone Rosso che si fa domande e si dà le risposte; una partecipazione più attiva dell’interlocutore forse avrebbe alleggerito, messa così sembra quasi che la sua presenza serva solo a introdurre il personaggio, a elencarne i dati salienti, come se fosse un suo biografo.
Ci sono narrazioni contrastanti sulla vera natura dell’asso tedesco, secondo alcune non sarebbe stato così nobile e cavalleresco come la leggenda ce l’ha tramandato, ma questo ha poco a vedere con il racconto.
Refusi, quasi niente, solo questa frase: 'Non farmi più domandè, le dissi, 'sono tutti morti'.
Ripeto: buonissima prova.
https://chiacchieredistintivorb.blogspot.com/
Intervista su BraviAutori.it: https://www.braviautori.it/forum/viewto ... =76&t=5384
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Il cavaliere del cielo
Ciao Marcello,Marcello Rizza ha scritto: ↑24/10/2021, 13:29 Ciao Messedaglia. Non ho ancora letto il tuo racconto. Sono sorpreso dal voto quasi unanime che ti è stato dato. Pensare che il tuo racconto sia superiore a quello di Namio mi intimidisce. Non vedo l'ora di leggerlo. Sono a rincorrere un altro concorso, dove mi mancano due giorni per assolvere ai commenti obbligatori per essere ammessi alla votazione, e per quel tempo sarò ancora un poco assente qui. Dopodiché tornerò per il tuo racconto è per i commenti che sono stati dati al mio, e che non trascuro. Ma arrivo...
grazie per il tuo intervento, leggerò e commenterò presto il tuo racconto, ciao!
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Commento
Ciao Roberto,Roberto Bonfanti ha scritto: ↑24/10/2021, 16:03 Racconto di alto livello, scritto molto bene, miscela contesto storico con ambientazione fantastica. La citazione di Snoopy non l'avevo colta alla prima, dopo il tuo commento ho riletto con un sorriso quel salire sulla cuccia.
Se devo fare una critica trovo che alcune parti, come già segnalato, sfiorino la forma dello "spiegone", (ma in generale è una sensazione che mi ha accompagnato nella lettura di tutto il racconto). Nonostante l'escamotage dichiarato all'inizio della lettura dei pensieri, trovo un po' forzato il monologo del Barone Rosso che si fa domande e si dà le risposte; una partecipazione più attiva dell'interlocutore forse avrebbe alleggerito, messa così sembra quasi che la sua presenza serva solo a introdurre il personaggio, a elencarne i dati salienti, come se fosse un suo biografo.
Ci sono narrazioni contrastanti sulla vera natura dell'asso tedesco, secondo alcune non sarebbe stato così nobile e cavalleresco come la leggenda ce l'ha tramandato, ma questo ha poco a vedere con il racconto.
Refusi, quasi niente, solo questa frase: 'Non farmi più domandè, le dissi, 'sono tutti morti'.
Ripeto: buonissima prova.
innanzitutto, grazie per il tuo commento e per l'attenta revisione del racconto.
Mi fa piacere che ti abbia fatto sorridere il cane imbronciato che sale sul tetto della cuccia. Tra l'altro, anche l'idea del monologo scaturisce dal mondo dei Peanuts, dove Charlie Brown percepisce i pensieri di Snoopy. Il monologo si è poi dilungato un po' oltre quelle che erano le mie intenzioni iniziali, e per questo ho fatto poi intervenire nel dialogo l'interlocutore, ma ero ormai arrivato al punto in cui il Barone Rosso esternava tutto il suo travaglio interiore, e in questa situazione il monologo mi è sembrato funzionare meglio del dialogo (eventuali interventi dell'interlocutore, almeno per come me li ero immaginati, mi apparivano banali se non patetici). Ad ogni modo sì, nelle mie intenzioni l'interlocutore funge da spalla e ha di base la funzione di introdurre il Barone Rosso. Un ruolo effettivamente un po' ristretto viste le premesse del racconto, che fanno pensare che ne sia il protagonista.
Per quanto riguarda l'altro tuo dubbio, ho cercato di mantenere un equilibrio tra l'aspetto divulgativo e quello narrativo, cosa davvero non semplice da realizzare, e il risultato può essere stato quello, almeno a tratti, di risultare un po' leziosi, specie nella prima parte del racconto.
Sì, ci sono interpretazioni contrastanti sulla vera natura del Barone Rosso. Da un lato ho preso quella più funzionale alla mia storia, dall'altro ho tenuto conto in piccola parte anche di quella che lo dipinge in termini meno cavallereschi. Per questo il suo aereo gronda sangue solo quando si ritrova a mitragliare vigliaccamente la fanteria nemica. Quindi, nella finzione del racconto, c'è una sorta di redenzione di questo personaggio storico. In ogni caso, ai posteri l'ardua sentenza…
Grazie infine per aver individuato un refuso, provvedo a correggerlo.
-
- rank (info):
- Correttore di bozze
- Messaggi: 324
- Iscritto il: 13/10/2021, 17:38
-
Author's data
Commento
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Il cavaliere del cielo
grazie mille per il tuo commento e il tuo voto!
- Marino Maiorino
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 754
- Iscritto il: 15/10/2012, 0:01
- Località: Barcellona
- Contatta:
-
Author's data
Commento
Una buona descrizione della mostruosità e dell'inutilità della guerra (la prima mondiale, poi...).
Purtroppo, simili lezioni vanno apprese sulla propria pelle: l'umanità dimentica troppo presto, e viene distratta troppo facilmente con "ideali" abilmente manipolati.
Racconti alla Luce della Luna
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
Autore presente nei seguenti ebook di BraviAutori.it:
- Fausto Scatoli
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 792
- Iscritto il: 26/11/2015, 11:04
- Contatta:
-
Author's data
Commento
alla fine mi era diventato pesante, devo ammettere.
la prova è più che buona, nulla da eccepire, qualche refuso di punteggiatura e niente altro da segnalare per quanto riguarda la stesura.
buone le descrizioni, anche se non mi arrivano le emozioni e le sensazioni dei protagonisti.
racconto storico portato al fantastico, genere non semplice ma qui ben espresso
http://scrittoripersempre.forumfree.it/
Autore presente nei seguenti libri di BraviAutori.it:
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 141
- Iscritto il: 03/07/2021, 8:53
-
Author's data
Commento
Il racconto è scritto bene, i dialoghi sono convincenti e non mi sembra ci siano refusi o altro di sorta da segnalare.
Come dicevo la storia non mi avvince, ma non è colpa tua: ognuno ha le sue preferenze. Per questo motivo la lettura mi è sembrata un po' statica, non ha… decollato (scusa il bisticcio di parole con l'argomento!).
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Commento
Ciao Marino,Marino Maiorino ha scritto: ↑14/11/2021, 10:49 Comincia un po' come un gioco d'avventura: descrizioni scarne, essenziali, che costringono il lettore all'incontro col protagonista, il quale si rivela più interessante e profondo dell'auspicabile. A tratti inutilmente altezzoso, ma profondo.
Una buona descrizione della mostruosità e dell'inutilità della guerra (la prima mondiale, poi...).
Purtroppo, simili lezioni vanno apprese sulla propria pelle: l'umanità dimentica troppo presto, e viene distratta troppo facilmente con "ideali" abilmente manipolati.
sì, concordo pienamente con quanto scrivi, sembra proprio che gli esseri umani capiscano la realtà delle cose solo quando la provano sulla propria pelle, e periodicamente vengono ripetuti sempre gli stessi errori, mah…
Grazie per avermi letto e commentato.
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Commento
Ciao Fausto,Fausto Scatoli ha scritto: ↑16/11/2021, 20:08 ho fatto un po' fatica a finirlo, sebbene sia scritto molto bene.
alla fine mi era diventato pesante, devo ammettere.
la prova è più che buona, nulla da eccepire, qualche refuso di punteggiatura e niente altro da segnalare per quanto riguarda la stesura.
buone le descrizioni, anche se non mi arrivano le emozioni e le sensazioni dei protagonisti.
racconto storico portato al fantastico, genere non semplice ma qui ben espresso
grazie per aver letto e commentato il mio racconto.
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Commento
Ciao Temistocle,Temistocle ha scritto: ↑18/11/2021, 8:30 Confesso che questo non è il mio genere preferito, quindi il mio giudizio sarà sicuramente influenzato da questo fatto.
Il racconto è scritto bene, i dialoghi sono convincenti e non mi sembra ci siano refusi o altro di sorta da segnalare.
Come dicevo la storia non mi avvince, ma non è colpa tua: ognuno ha le sue preferenze. Per questo motivo la lettura mi è sembrata un po' statica, non ha… decollato (scusa il bisticcio di parole con l'argomento!).
divertente il tuo gioco di parole , mi fa venire in mente un finale alternativo :
Dopo qualche minuto, il Barone Rosso rientra con l’espressione scornata, la proverbiale flemma prussiana sembra essere evaporata del tutto: “Stramaledetto ferrovecchio colorato di rosso! Non sono riuscito a decollare, i meccanici dicono che si tratta di un’avaria al motore… Facciamoci pure un altro giro di vino, ho chiamato l’asso francese, il duello è rimandato a domani.”
E ovviamente grazie per aver letto e commentato il mio racconto.
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 737
- Iscritto il: 11/07/2016, 22:53
-
Author's data
Commento
"Buongiorno, piacere di conoscerla, io sono il l'Oberleutnant Qui l’articolo il non andrebbe tolto?
Concludendo è scritto bene, voto 4.
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 117
- Iscritto il: 28/09/2021, 9:42
-
Author's data
Re: Commento
Grazie per il bel commento! Per quanto riguarda la frase citata, sì, l'articolo è un refuso, provvedo a toglierlo. Ancora grazie e ciaoSelene Barblan ha scritto: ↑29/11/2021, 7:45 Ciao, il racconto è ben riuscito, soprattutto per l’aria di sogno che hai saputo rendere e per come hai saputo descrivere anche gli aspetti emotivi e il personaggio del Barone Rosso. Le informazioni storiche sono anche interessanti e in linea generale ben inserite nel testo; solo nel primo paragrafo descrittivo trovo sia un po’ meno legato alla storia e diventa un po’ troppo un pezzetto di Storia. Trovo che l’incipit sia la parte meglio riuscita perché cattura subito l’attenzione e invoglia a leggere.
"Buongiorno, piacere di conoscerla, io sono il l'Oberleutnant Qui l’articolo il non andrebbe tolto?
Concludendo è scritto bene, voto 4.
La Gara 27 - Io, frammenti di autobiografie
A cura di Ser Stefano.
Scarica questo testo in formato PDF (1,06 MB) - scaricato 496 volte.
oppure in formato EPUB (668,88 KB) (vedi anteprima) - scaricato 235 volte..
Lascia un commento.
La Gara 34 - Heroes - un giorno da eroi
A cura di Valeria Barbera e Daniela Piccoli.
Scarica questo testo in formato PDF (768,57 KB) - scaricato 372 volte.
oppure in formato EPUB (396,14 KB) (vedi anteprima) - scaricato 242 volte..
Lascia un commento.
Gara d'autunno 2021 - Babi Yar, e gli altri racconti
A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (703,36 KB) - scaricato 48 volte.
oppure in formato EPUB (411,48 KB) (vedi anteprima) - scaricato 35 volte..
Lascia un commento.
Time City
amanti nel tempo
Con questo romanzo scopriremo in che modo un rivoluzionario viaggio nel Tempo darà il via a un innovativo sistema di colonizzare la Luna e, forse, l'intero Universo. Partendo dalla Terra con una macchina del Tempo, è possibile arrivare sulla Luna? In queste pagine vi sarà raccontato del lato "Tempo" di questa domanda. La parte "Luna" (qui solo accennata) verrà sviluppata più corposamente nel seguito di questo libro auto-conclusivo. L'autore ha cercato a lungo qualche riferimento a opere che narrassero di un crononauta che sfrutti il viaggio nel Tempo per raggiungere il nostro satellite naturale, ma non è riuscito a trovarne alcuna. Lo scrittore Giovanni Mongini (autore, tra le varie cose, dello splendido articolo "Viaggio al centro del tempo") lo ha confortato in tal senso, perciò si vuole concedere il lusso di indicare la sua persona come colei che ha inventato per prima questo tipo di viaggio Terra-Tempo-Luna. Concedeteglielo, vi prego, almeno per un po' di… tempo.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (1,00 MB scaricato 441 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Un passo indietro
Il titolo di questo libro vuole sintetizzare ciò che spesso la Natura è costretta a fare quando utilizza il suo strumento primario: la Selezione naturale. Non sempre, infatti, "evoluzione" è sinonimo di "passo avanti", talvolta occorre rendersi conto che fare un passettino indietro consentirà in futuro di ottenere migliori risultati. Un passo indietro, in sostanza, per compierne uno più grande in avanti.
Di Massimo Baglione.
Vedi ANTEPRIMA (1,82 MB scaricato 480 volte).
Nota: questo libro non proviene dai nostri concorsi ma è opera di uno o più soci fondatori dell'Associazione culturale.
Gare letterarie stagionali - annuario n° 1 (2018 - 2019)
Le Gare letterarie stagionali sono concorsi a partecipazione libera, gratuiti, dove chiunque può mettersi alla prova nel forum di BraviAutori.it, divertirsi, conoscersi e, perché no, anche imparare qualcosa. I migliori testi delle Gare vengono pubblicati nei rispettivi ebook gratuiti i quali, a ogni ciclo di stagioni, diventano un'antologia annuale come questa che state per leggere.
A cura di Massimo Baglione.
Contiene opere di: Alessandro Mazzi, Angelo Ciola, Aurora Gallo, Ida Dainese, Carlo Celenza, Carol Bi, Daniele Missiroli, Draper, Edoardo Prati, Fabrizio Bonati, Fausto Scatoli, Gabriele Ludovici, L.Grisolia, Laura Traverso, Liliana Tuozzo, Lodovico, Marco Daniele, Namio Intile, N.B. Panigale, Nunzio Campanelli, Pierluigi, Roberto Bonfanti, Seira Katsuto, Selene Barblan, SmilingRedSkeleton, Stefano Giraldi Ceneda, Teseo Tesei, Tiziano Legati, Tiziana Emanuele.
Vedi ANTEPRIMA (950,08 KB scaricato 68 volte).