Il gallo

[Athosg]

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voce:

(nessuna voce opzionale)

Gennaio.

Ore 3 e 32.

Notte fonda.

Non dormo.

Soporifero penso

agli oscuri ingranaggi

delle nostre vite.

Il mondo dorme.

Sonni agitati

e sonni tranquilli.

Puttane, ladri e assassini

sono scomparsi.

Di notte siamo tutti bambini.

Mi alzo.

Sono lucido.

Cuocio un uovo.

Mangio un po’ di pane.

Duro,

come il pane dei giusti.

E dopo mesi,

lo sento,

il gallo.

Dopo tanto tempo

ha ricominciato a cantare.

Forse si salverà anche lui.

[Mauro Conti]

Ciao Athosg, se proprio vuoi un consiglio spassionato ti consiglierei di dormire durante la notte! poichè spesso porta brutti pensieri e speriamo che il gallo si salvi...
Componimento costituito da vari "comparti" dove pensi un po' di tutto e descrivi quello che fai nel cuore della notte (fame notturna?)
A livello di evocazione di immagini e sensazioni in chi legge forse potevi "caricarla" di più.
Penserò al voto. Ciao!

[Rossella D'Ambrosio]

Salve Athosg. Il verso sul quale mi sono soffermata a pensare è "Di notte siamo tutti bambini". Sì perché forse la notte è il tempo in cui con una sorta di ingenuità ci mettiamo a nudo, esaminando noi stessi, il nostro stare nel mondo ed indaghiamo con sguardo più profondo ciò che durante il giorno vediamo soltanto senza posarci la nostra attenzione. I versi sembrano descrivere un'apparente notte tranquilla e senza macchia, ma in realtà tutto scorre sullo sfondo di una tacita indifferenza. Sebbene lo stile non sia di mio gradimento e non abbia trovato l'opera particolarmente "poetica", il mio voto è comunque 2.

[Domenico Gigante]

Ciao Athosg! Un clima un po' surreale quello delle notti bianche. Hai cercato di rendere vivido questo momento d'insonnia attraverso alcuni rapidi colpi di matita (il bianco e nero si addice alla notte). In parte ci sei riuscito, anche se il verso non suona come dovrebbe. Forse ne potrebbe uscire un buon racconto. Un abbraccio!