Anche questo è Natale
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Anche questo è Natale
Il freddo irriducibile e sgradito compagno
Abiti consunti trovati in angoli di esistenza
Seduto tra la fame e macchiati cartoni
Tra lattine vuote e sogni infranti
Tra vecchi giornali e la tirannia del tempo
Languidi sguardi verso sfavillanti vetrine
Occhi carichi di amarezza
E colmi di anni lenti e persi
Bramoso di una moneta o un sorriso
Ricordando tutti i Natali andati
Invisibile agli aridi cuori altrui
Forse ancor più gelidi delle notti di strada
Disperatamente cercando di confortare l'anima
Riccamente addobbata per l'occasione
Di struggente malinconia.
-
- rank (info):
- Necrologista
- Messaggi: 206
- Iscritto il: 27/09/2016, 10:52
-
Author's data
Commento
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Re: Anche questo è Natale
Purtroppo anche nella ricca Lombardia in diversi angoli di strada fa capolino la povertà e la solitudine.
Grazie per il commento e per l'immeritato voto.
- Laura Traverso
- rank (info):
- Editorialista
- Messaggi: 1038
- Iscritto il: 27/05/2016, 16:40
- Località: GENOVA
- Contatta:
-
Author's data
Commento
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Re: Anche questo è Natale
Anche nella mia "ricca" Lombardia, e non solo nelle grandi città o metropoli, si vedono persone in coda per un po' di pane oppure a dormire in strada o in auto. È una cosa che faccio veramente fatica ad accettare. Ma la cosa che mi fa più male emotivamente è come queste persone, già immerse nell'umiliazione del dover chiedere, divengano invisibili agli occhi di chi passa. Mi fa male allo spirito questo fatto. L'indifferenza della gente mi fa parecchio schifo.
@Laura, grazie del commento e dell'apprezzamento. Un grandissimo in bocca al lupo alla tua amica.
@Francesco:
Ti ringrazio dell'appunto, ti confesso che sono consapevole del fatto che alcuni passaggi delle mie poesie risultano troppo prosaici; ovviamente devo lavorarci e sicuramente migliorare sotto questo aspetto, ci sto già lavorando, piano piano…
Molto interessanti i tuoi spunti, mi aiutano molto nel concreto a comprendere come potenzialmente intervenire sulle mie lacune. Contento comunque che ti sia piaciuto "lo spirito" del pezzo e la sua tematica, al resto ci lavoriamo.
Grazie mille!

-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Re: Anche questo è Natale
come piccolo iniziale passo con l'obbiettivo di "poetizzare" i versi troppo prosaici.
Grazie
-
- rank (info):
- Foglio bianco
- Messaggi: 22
- Iscritto il: 23/03/2021, 9:12
-
Author's data
Commento
Lo stile lo trovo abbastanza ricercato e ogni parola mi ha comunicato il suo senso pieno. Ribadisco è BELLISSIMA.
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Re: Anche questo è Natale
Un saluto.
-
- rank (info):
- Terza pagina
- Messaggi: 799
- Iscritto il: 07/03/2019, 11:31
-
Author's data
Commento
Averi evitato quel colmi ripetuto, ma capisco perché tu l'abbia fatto.
Buona prova.
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Re: Anche questo è Natale

-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Re: Commento
Grazie Namio. Una delle mie "preoccupazioni" in fase di stesura era proprio quella di evitare (il più possibile) di cadere nel "pietismo", nel retorico e anche nel patetico. Con una tematica del genere purtroppo è molto facile.Namio Intile ha scritto: 27/01/2023, 17:41 Tema di certo non facile, perché facile sprofondare in una insopportabile retorica. Tu non l'hai fatto e pure hai evitato inutili rime. Hai adoperato il verso libero provando a elaborare un senso e a consegnare al lettore un'immagine vivida e non scontata.
Averi evitato quel colmi ripetuto, ma capisco perché tu l'abbia fatto.
Buona prova.
Penso che comporre un pezzo che parli di emarginazione, povertà e solitudine...in rima, sarebbe stato poco azzeccato e ho scelto altro, magari non fuori luogo, in ogni caso non mi andava l'idea.
Quel "colmi" ripetuto anche a me suona male...lo sostituiamo!

Grazie!
- Domenico Gigante
- rank (info):
- Correttore di bozze
- Messaggi: 420
- Iscritto il: 09/01/2022, 22:38
- Località: Roma
- Contatta:
-
Author's data
Commento
Commento
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Re: Commento
Grazie mille Domenico, felice che ti sia piaciuta. Detto da te che hai molta più dimestichezza con la poesia, la tecnica, la poetica e soprattutto la metrica. Sotto questi aspetti non è paragonabile ai tuoi pezzi, che sono misurati "col centimetro"Domenico Gigante ha scritto: 17/02/2023, 8:02 Ciao Mauro! Mi è piaciuta moltissimo. Hai saputo evocare con versi semplici e intensi il Natale "alternativo" dei senza tetto nella sua "struggente malinconia" (parole adattissime a descrivere questa condizione). L'unico suggerimento che mi sento di darti (ma è solo la mia opinione) è di asciugarla un po'. Ad esempio ci sono alcuni versi che richiamano la condizione altrui, tipo "Languidi sguardi verso sfavillanti vetrine" o "Invisibile agli aridi cuori altrui", che mi sembrano di troppo e stonano un po' con la lucida descrizione che fai delle condizioni materiali e spirituali in cui versano i clochard. Un abbraccio!

Tornando al tuo consiglio invece, credo di non aver inquadrato il tuo appunto...nel senso, trovi che i versi che hai citato sono, diciamo, di troppo? Li avresti evitati? Danno un tono prolisso? "Annacquano"?
Grazie mille

-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Re: Commento
Ti ringrazio Lety. Ho cercato di descrivere un lato della condizione umana, quella in ombra, quella emarginata.Letylety ha scritto: 22/02/2023, 18:15 Una poesia molto bella e umana. Ora che anche l'ultimo Natale lo abbiamo messo alle spalle, la possiamo apprezzare ancor meglio. Ormai i senza fissa dimora aumentano ogni giorno di più, e tantissime persone trovano riparo nella strada oltre per motivi economici anche perché non reggono più una vita normale. Proprio oggi è uscita una statistica che dice che 67 persona al giorno spariscono. Una parte viene ritrovata, gli altri sono descritti in questa bella poesia.
E' raccapricciante pensare che all'alba dell'anno Domini 2023 persone in Italia (ben 67 al giorno come hai riportato, anch'io ho sentito la notizia al TG) spariscano e non se ne sa più nulla.
Inoltre nella nostra popolazione stanno aumentando preoccupantemente i nuovi poveri, che vanno ad aggiungersi a quelli "vecchi"...
Grazie della lettura e del commento.
- Domenico Gigante
- rank (info):
- Correttore di bozze
- Messaggi: 420
- Iscritto il: 09/01/2022, 22:38
- Località: Roma
- Contatta:
-
Author's data
Re: Commento
Caro Mauro! Sia ben inteso: è solo la mia personale opinione. Provo a spiegare meglio. Nella poesia tu descrivi una condizione oggettiva di degrado e lo fai senza indulgere al pietismo degli occhi altrui o all'ingiusta ricchezza. Solo in un paio di versi, mi sembra, fanno capolino queste tematiche, che sento un po' estranee al resto del componimento. Ma sono dettagli naturalmente, che nulla tolgono al buon lavoro che hai fatto.Mauro Conti ha scritto: 22/02/2023, 21:07 Grazie mille Domenico, felice che ti sia piaciuta. Detto da te che hai molta più dimestichezza con la poesia, la tecnica, la poetica e soprattutto la metrica. Sotto questi aspetti non è paragonabile ai tuoi pezzi, che sono misurati "col centimetro"mentre questo umile pezzo è molto sciolto...
Tornando al tuo consiglio invece, credo di non aver inquadrato il tuo appunto...nel senso, trovi che i versi che hai citato sono, diciamo, di troppo? Li avresti evitati? Danno un tono prolisso? "Annacquano"?
Grazie mille![]()
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Re: Anche questo è Natale
Bene, credo di aver inteso ora il senso del tuo appunto. Quindi tu avresti omesso riferimenti all'altrui ricchezza, che va sotto il profilo contenutistico a "stonare" con la condizione umile delle persone fragili. Il paragone con chi "ha", l'osservare le vetrine ecc intacca un po' lo spirito nobile di chi soffre....
Assolutamente interessante come considerazione. E ti ringrazio.
-
- rank (info):
-
Author's data
Commento
"Anche nella mia "ricca" Lombardia, e non solo nelle grandi città o metropoli, si vedono persone in coda per un po' di pane oppure a dormire in strada o in auto. È una cosa che faccio veramente fatica ad accettare. Ma la cosa che mi fa più male emotivamente è come queste persone, già immerse nell'umiliazione del dover chiedere, divengano invisibili agli occhi di chi passa. Mi fa male allo spirito questo fatto. L'indifferenza della gente mi fa parecchio schifo."
Bene, permettimi un appunto su questo, quando si osserva una situazione di disagio, si smette di osservare una persona e si osserva, ci si sofferma invece solo sulla situazione in cui essa appare. La gente che passa quindi, me e te compresi, si sentono perciò ognuno a suo grado e modo, probabilmente intimoriti dalla situazione di disagio percepita all'occhio e di conseguenza evitano qualsiasi vera interazione umana, dove al di là dello spiccio, o nei migliori dei casi della coperta, di un panino, offriamo poco o nulla di "noi" cioè diamo o portiamo sempre e solo materialità e mai una nostra sentita emotività, un dialogo, un interesse reale sulla persona. Per qualcuno questo potrebbe significare abbassarsi al loro "livello sociale" o status presente , qualcun altro invece può essere intimorito dalla presenza stessa di un vero e proprio stato di disagio derivato ed evocato dalla figura con cui ci si ritroverebbe ipoteticamente ad interagire il che porta diciamo così ad una percezione di pericolo o di pericolosità sulla propria persona poi avere o provare ad avere un approccio realisticamente più diretto, un dialogo per esempio. La verità è che, nonostante non sia ancora successo di fatto avrei tanto voluto avere uno di questi dialoghi con qualcuno di loro, non per dare, ma per ricevere io qualcosa, una storia, un racconto diverso da quello che si può ascoltare solitamente, senza dover o voler offrire però nient'altro che questo, una disponibilità di ascolto, di dialogo reciproco. Anche io quindi a mia volta non ho voluto vedere o capire mai realmente nulla, ma solo osservare a distanza, domandando e ponendo atto e luogo a questo ipotetico dialogo solo dentro me stesso.
Venendo alla poesia, non me ne volere, ma ad essere sincero, ci sono versi troppo carichi troppo enfatizzati per questo contesto a mio parere. Di "poesia" (in senso di
poesia sovrapposta al loro stato, a dispetto di ciò che forse si potrebbe credere o pensare dal nostro punto di vista) credo ce ne sia ben poca in situazioni del genere, quella forse la vediamo o percepiamo più noi da un nostro punto di vista, legati e oppressi dalla società in cui interagiamo, ma allo stesso tempo però così ben riparati dal concetto e dallo stato poi di comodo che dalla nostra società e socialità consegue. Se dovessi descrivere perciò io uno stato di questo tipo userei delle parole più fredde, più semplici se vogliamo, meno cariche, ma forse proprio per questo a mio avviso più realistiche se sovrapposte a questo specifico contesto. Voto 3.
-
- rank (info):
- Apprendista
- Messaggi: 174
- Iscritto il: 30/08/2020, 20:55
-
Author's data
Re: Anche questo è Natale
Gara d'inverno 2022/2023 - Immaginazione Artificiale - e gli altri racconti
















A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (697,70 KB) - scaricato 8 volte.
oppure in formato EPUB (436,31 KB) (


Gara d'inverno 2021/2022 - La Strega, e gli altri racconti












A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (700,60 KB) - scaricato 50 volte.
oppure in formato EPUB (347,45 KB) (


Gara d'estate 2020 - Anniversari, e gli altri racconti









A cura di Massimo Baglione.
Scarica questo testo in formato PDF (516,87 KB) - scaricato 23 volte.
oppure in formato EPUB (389,76 KB) (


Museo letterario
Antologia di opere letterarie ispirate dai capolavori dell'arte
Unire la scrittura all'immagine è un'esperienza antica, che qui vuole riproporsi in un singolare "Museo Letterario". L'alfabeto stesso deriva da antiche forme usate per rappresentare animali o cose, quindi tutta la letteratura è un punto di vista sulla realtà, per così dire, filtrato attraverso la sensibilità artistica connaturata in ogni uomo. In quest'antologia, diversi scrittori si sono cimentati nel raccontare una storia ispirata da un famoso capolavoro dell'Arte a loro scelta.
A cura di Umberto Pasqui e Massimo Baglione.
Introduzione del Prof. Marco Vallicelli.
Copertina di Giorgio Pondi.
Contiene opere di: Claudia Cuomo, Enrico Arlandini, Sandra Ludovici, Eleonora Lupi, Francesca Santucci, Antonio Amodio,
Isabella Galeotti,
Tiziano Legati,
Angelo Manarola, Pasquale Aversano,
Giorgio Leone,
Alberto Tivoli,
Anna Rita Foschini,
Annamaria Vernuccio, William Grifò,
Maria Rosaria Spirito,
Cristina Giuntini,
Marina Paolucci,
Rosanna Fontana,
Umberto Pasqui.
Vedi ANTEPRIMA (211,82 KB scaricato 194 volte).
Biblioteca labirinto
Cinque scaffali di opere concatenate per raccontare libri, biblioteche e personaggi letterari
Riportare la lettura e la biblioteca al centro dell'attenzione dovrebbe essere un dovere di ciascuno di noi. Se in qualche misura ci riesce una raccolta di racconti non si può che gioirne, nella speranza che possa essere contagioso, come deve esserlo tutto ciò che ci spinge a riflettere e a interrogarci sull'essenza del nostro esistere.
A cura di Lorenzo Pompeo e Massimo Baglione.
introduzione del Prof. Gabriele Mazzitelli.
Contiene opere di: Alberto De Paulis, Monica Porta,
Lorenzo Pompeo,
Claudio Lei,
Nunzio Campanelli,
Vittoria Tomasi, Cristina Cornelio, Marco Vecchi, Antonella Pighin, Nadia Tibaudo,
Sonia Piras,
Umberto Pasqui,
Desirée Ferrarese.
Vedi ANTEPRIMA (211,75 KB scaricato 236 volte).
Déjà vu - il rivissuto mancato
antologia poetica di AA.VV.
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. Il dèjà vu diventa così una fotocopia mentale di quell'attimo, un incontro del pensiero con se stesso.
Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? Chi non lo ha mai rievocato come un sogno o, perché no, come un incubo a occhi aperti?
Ventitrè autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.
A cura di Francesco Zanni Bertelli.
Contiene opere di: Alberto Barina, Angela Catalini, Enrico Arlandini,
Enrico Teodorani,
Fausto Scatoli, Federico Caruso, Francesca Rosaria Riso, Francesca Gabriel,
Francesca Paolucci,
Gabriella Pison,
Gianluigi Redaelli, Giovanni Teresi, Giuseppe Patti,
Ida Dainese,
Laura Usai,
Massimo Baglione, Massimo Tivoli, Pasquale Aversano,
Patrizia Benetti, Pietro Antonio Sanzeri,
Silvia Ovis,
Umberto Pasqui,
Francesco Zanni Bertelli.
Vedi ANTEPRIMA (941,40 KB scaricato 167 volte).