Ritratto 4. Prova di pittura ad olio

Nella descrizione che hai inserito per questo disegno, dici: "L'unica parte ben fatta áƒÂ¨ la vetta della montagna a sinistra".
Beh, caro Paolo, a me piacerebbe saper fare anche solo il prato in basso a sinistra!

Stendo un velo pietoso sulla tua affermazione su cosa sia ben fatto o meno nel ritratto.
Una sola domanda: ma è il ritratto di chi?
Ciao

Mi piace questa tua pittura con tanti colori tutti ben armonizzati tra loro.
Bellissime le montagne e il cielo in secondo piano e bello anche il ritratto. Non è facile colorare un volto nè dargli sfumature e luce come hai fatto tu. Tra l'altro a parte tutto il resto che è stato dipinto molto bene ho notato che l'orecchio è perfetto!
Complimenti!

A 17/19 anni sapevi giá  dipingere così e senza aver fatto nessuna scuola? Sono sbalordita per il tuo talento!

Sono sempre impressionata dalla forza del tratto che si nasconde sotto ai tuoi disegni. Trovo che renda l'immagine molto reale agli occhi di chi guarda, perché attira abilmente lo sguardo sulla precisione delle linee senza calcarle. Questo dà solidità alla montagna e consistenza ai suoi pendii, crea l'esperienza di vita sul volto dell'uomo, tutto con tocco delicato, allo stesso modo in cui si riesce a intravvedere/immaginare/sentire l'ossatura del viso sotto alla pelle. Qui c'è anche lo splendore del colore, il verde che assale con odore d'erba, il cielo che si riversa sulla terra, nell'acqua del ruscello, sulla camicia e negli occhi dell'uomo. Crediamo di vedere e sapere tutto e invece ci sfugge il segreto più importante, quello celato in quello sguardo che non ricambia il nostro, che punta verso un altro tempo. Le rughe, ma soprattutto la serenità coltivata con pazienza, suggeriscono un messaggio: imparate dall'esperienza, camminate sulla terra senza scordarvi mai di portare con voi un po' di cielo.