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Incipit: :tu che sai tuttotu che non mi ascoltitu che hai altro a cui pensaredimmi sono viva?ora che non amoora che non…
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Recensioni: 6 di visitatori, 8 totali.
Recensione o commento # 1, data 00:00:00, 02/02/2008
Chi crede di sapere tutto... in realtá cosa sa?Le parole, il corpo, le orecchie, servono comunque, anche senza "chi sa tutto".
Serve sempre, come esperienza di vita.
recensore:
user deleted
Recensione o commento # 2, data 00:00:00, 03/02/2008
come ti ho giá detto: un'ora di vita è sempre vita.anche non utilizzando a pieno i tuoi cinque sensi, tu stai vivendo e ti stai completando.
sono d'accordo con Sphinx tutto è esperienza
devi riuscire a trovare la felicitá anche senza l'amore.
recensore:
Leila Mascano
Recensione o commento # 3, data 00:00:00, 03/02/2008
Vorrei darti, se me lo permetti, la mia persomale interpretazione del mito di Narciso, il quale specchiandosi s'innamora della propria immagine che vede riflessa, e pensando si tratti di un bellissimo giovane, si sporge per raggiungerlo e muore.In effetti secondo me Narciso ha riconosciuto se stesso nell'immagine speculare, che crede di un altro.Quel volto riflesso gli dá la certezza di esistere, e forse lui comunque sceglierebbe la morte anche sapendo che quel volto è, come è, un inganno.Spesso è questo che chiediamo all'amore: di rilettere la nostra immagine, e se lo specchio si rompe, ci sembra di non esistere più. Non è facile trovare in se stessi l'integritá indispensabile , eppure è un cammino necessario anche se doloroso. Innanzitutto per se stessi ( homo faber e donna anche )e poi perché da questo traguardo ne viene un risultato insperato: non più oppresso dalla responsabilitá dell'altro, lo specchio più facilmente non s'infrange o non intorbida l'immagine riflessa. Non credere che non ti abbia capito: è proprio la comprensione che m'ispira ad esortarti a reagire e ad amarti. Bella, forte, completa, degna d'amore come certo sei.recensore:
Leila Mascano
Recensione o commento # 4, data 00:00:00, 03/02/2008
Ancora una piccola cosa, un motto portafortuna: sii fiamma e non falena.Niente di quello che accade è inutile, se ci serve a capire, e a far sì che non si ripeta più.
risposta dell'autore, data 00:00:00, 03/02/2008
Grazie, Leila, per le tue parole... sei stata gentile a ragalarle a me.recensore:
Visitatore
Recensione o commento # 5, data 00:00:00, 03/02/2008
ciao Erika, sono Andreafinalmente sono riuscito a farti una recensione
le tue poesie sono sempre profonde e sincere
ciao
un saluto a Max
Recensione o commento # 6, data 00:00:00, 29/09/2010
Tu...a chi si rivolge la poetessa? Pare al creatore, a colui che l'ha messa al mondo......e a esso rivolge, in un confidenziale abbandono, le domande che da sempre numerosi filosofi,ma anche gente comune, si sono sempre fatte da tempi remoti. Questo componimento richiama al "Dialogo fra la Natura e l'Islandese" delle Operette morali di Giacomo Leopardi. Di fronte a una natura raffigurata come una donna deforme, il povero islandese si rivolge a lei e le chiede il senso della sua vita, il perchè del dolore e delle sofferenze dentro una condizione esistenziale che, da inconsapevoli e innocenti, abbiamo ricevuto senza poterla negare nè scegliere.Ovviamente succede qualcosa che impedirá alla Natura di dare la sua risposta. Anche perchè una risposta non c'è. Non può esserci.Anche in questa lirica trovo lo stesso ardore di avere quella risposta, pur sapendo che quel TU è troppo distante e lontano per potersi accorgere della tormentata richiesta di un piccolo e insignificante essere umano. La lirica è piena di interrogative retoriche,in cui l'autore si piega all'intimo dubbio piuttosto che alla ricerca di una veritá che non sará mai svelata.
Semplice e struggente, si legge non senza identificarsi.
risposta dell'autore, data 00:00:00, 05/10/2010
grazie Angela. la tua recensione ha colto in pieno il senso della mia poesia. le domande rivolte al TU non cercano risposta ed era proprio mia intenzione portare il TU ad una figura eterea e quasi divina. il fatto che sia riuscita a farlo non può che compiacermi. Grazie. 
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